12/7/2006 – La giornata di Arezzo Wave

Oltre 10.000 persone alla giornata di apertura

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L'astronave di Arezzo Wave è partita, per la ventesima volta. Una folla multicolore di oltre diecimila persone ha assistito al lancio. Il festival ha sempre avuto come punto di riferimento l'esplorazione e la scoperta di nuovi mondi musicali, mescolando i confini delle culture e delle emozioni, poichè, come ha detto anche Caparezza dal main stage ad una folla festante, "le nazioni, i confini, sono solo delle divisioni politiche fatte dagli uomini, ma che poco o nulla hanno a che fare con i veri sentimenti dei popoli".
Si è iniziato con il Word Stage, il palco dedicato alla letteratura, alla parola, alla scrittura, al teatro, all'interno dell'Anfiteatro Romano. "Scrivere da altri pianeti", questo il nome che Giampaolo Simi ha dato al workshop dedicato all'illustrazione di un nuovo modo, "un nuovo mondo" appunto, di percorrere la via della letteratura, della scrittura. E poi La Fandango e Massimo Zamboni, per presentare il libro di quest'ultimo "il mio primo dopoguerra", l'attore palermitano Davide Enia, (tornato ad Arezzo due anni dopo il successo del precedente Italia
Brasile 3-2) che insieme a Giulio Barocchieri ha musicato e recitato una tragicommedia dal sapore popolare, e per finire "Morire dal ridere", omaggio teatrale a Ettore Petrolini nel settantesimo anniversario della morte, con la regia di Gianfranco Pedullà e Nicola Rignanese.
Cinewave ha offerto le prime due pellicole, "Texas" di Fausto Paradivino e "la Storia del cammello che piange" di due giovani registi, Byambasuren Davaa e Luigi Falorni. Due modi di affrontare la quotidianità che appartengono a due mondi molto distanti tra loro, segno
consapevole che anche questo stesso nostro pianeta, in apparenza uno ed unico, è in realtà composto da molti altri al suo interno.
Il Main Stage ha iniziato con AMORE, band toscana dagli interessantissimi testi. A seguire i Sunshiners portano il pubblico dall'altra parte del mondo, ai tropici, con la loro musica caraibica mista a reggae. La prima esplosione di ritmo e gioia si è avuta con Roy Paci & Aretuska. Non hanno bisogno di presentazioni, nè loro nè la tromba di Roy, tagliente come il vetro. Definisce la platea, "un palcoscenico fantastico", e le band emergenti una ricchezza da
sostenere. Il pubblico lo ripaga con calore e partecipazione. Un ospite gradito, Pau dei Negrita, invitato sul palco ad emozionare il pubblico di casa. Bersuit, argentini, alzano il tasso di coinvolgimento, spostando l'asse su temi sociali e politici. Sarà l'atmosfera calcistica dello stadio, i ritmi sudamericani, ma quando il cantante inneggia alla Coppa del Mondo vinta dall'Italia, la platea esplode.
Il suggello alla serata lo mette Caparezza, con la sua carica e la sua musica, sempre in bilico tra l'impegno e la denuncia dei testi e la freschezza delle composizioni. Il percorso autocelebrativo si fa immediatamente vedere con la presentazione del suo ultimo disco "Habemus Capa". E' quello che tutti aspettavano, l'artista pugliese si immedesima nelle canzoni recitate e il suo pubblico si fa sentire. Il "ritrovamento" di se stesso, come lui recita nelle sue canzoni, è avvenuto. Caparezza cattura la platea, la fa ballare, ridere, riflettere. Un artista a 360° che riesce a toccare temi importanti con la leggerezza e l'ilarità che lo contraddistingue.

IL PROGRAMMA DI GIOVEDI' 13 LUGLIO

Giovedì 13 il programma prevede una folta serie di appuntamenti. Il Wake Up stage offrirà dalle 10,00 musica con le band regionali vincitrici del concorso Arezzo Wave Italia; Snakioplatz, Suonocaustica, I Tavernicoli, Ilaria Pastore Trio, Satellite Inn, e con la presentazione del progetto "Rezophonic" , il superprogetto con finalità sociali legato all'associazione AMREF, dietro il quale si celano alcuni importanti nomi della scena musicale italiana provenienti da Deadsonika, Lacuna Coil, Malfunk ed altri ancora. Presenti alla conferenza/concerto ci saranno *Mario Riso, Francesco Sarcina, Diego Mancino, Max Canotti e Marco Trentacoste. Allo Psycho, a partire dalle 14,45 si alterneranno Comi Petar, Eterea, Fumisterie, Studio Davoli, Ameba4 ed infine Fabri Fibra, il rapper che da alcuni mesi sta facendo parlare di se, in un dibattito aperto sui suoi testi. Per chi avesse orecchie meno allenate, Arezzo Wave prevede anche Poliphonic Wave, l'angolo dedicato alla musica classica, che dalle 19 a Piazza San Jacopo, presenterà l'ensemble vocale Vox Cordis in una performance itinerante di musica corale.*
La serata del main stage sarà tutta italiana partendo dai Water in face e proseguendo con la sorpresa del 2006 Baustelle, gli scatenati Verdena, i Mau Mau che presenteranno il loro nuovo cd "Dea", gli Africa Unite, e il gran finale affidato a Daniele Silvestri, che torna ad Arezzo dopo nove anni presentando al pubblico il suo concerto, in attesa del nuovo disco, in uscita il prossimo settembre

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