RaiTRE

FUORI ORARIO cose (mai) viste

di Ghezzi Di Pace  Fumarola Francia Giorgini Luciani Melani Turigliatto e Bendoni

presenta:

venerdi' 13 febbraio;   1.30  – 7.00

presenta:

(s)Tati spaziali del riso

3 film di Jacques Tati

con:

LE VACANZE DI MONSIEUR HULOT

(Les Vacances de Monsieur Hulot, Francia 1953, b/n, 83' v.or.sott. it.)

Regia: Jacques Tati;  con: Jacques Tati, Louis Perrault, Nathalie Pascaud, Michele Rolla

Monsieur Hulot va in vacanza su una spiaggia della Bretagna in una pensioncina familiare e gli capitano tante piccole disavventure. Finiscono le ferie, rimane la malinconia.

MIO ZIO

(Mon oncle, Francia 1958, col. 110' v.or.sott.it.)

Regia: Jacques Tati;  con Jacques Tati, Jean-Pierre Zola, Adrienne Servantie

Gli Arpel vivono in una villa ultramoderna, dotata di tutti i conforti elettromagnetici. Il loro figlio Gerard di nove anni preferisce a i genitori lo zio, M. Hulot, scapolo spensierato che abita in un quartiere popolare.

GIORNO DI FESTA

(Jour de Fete, Francia 1949, col. 77' v.or.sott.it.)

Regia: Jacques Tati;  con: Jacques Tati, Guy Decomble, Paul Frankeur

Nel paesino di Follainville un postino assiste ai preparativi della festa annuale, vi partecipa con zelo e vuole, imitando un documentario che ha visto, consegnare la posta "all'americana".

 

 

sabato 14 febbraio; 1.20  – 7.00

presenta:

metafora (del)la visione

a cura di Donatello Fumarola

con:

IL MOSTRO VERDE                        primavisioneTV                          

(Italia 1966-67, col. 24')

Regia di Tonino De Bernardi e Paolo Menzio

con: Pia Epremiam, Tonino De Bernardi, Angela Rolando, Mariella Navale, Paolo Menzio

<<Il mostro verde nasce, come film, dall'idea di un altro cinema e anche dall'utopia di un altro vivere. Come soggetto e, se si può dire, sceneggiatura (ma sono termini che allora rifiutavamo), il film intendeva coniugare tra loro il Burroughs di Dead Fingers Talk, The Soft Machine e Nova Express, con il Frankenstein di Mary Shelley, per finire con la Liberazione di Howl di Ginsberg. Ma più ancora la matrice indiretta va ricercata nella pittura "nuova" di quegli anni (americana e anche italiana e anche proprio di Torino, tant'è che una lunga scena venne girata nel paesaggio metallico di lamiere ritorte di Marisa Merz, che per noi divennero le interiora contorte del mostro).

Il mostro verde fu il nostro manifesto dell'underground (è il film dell'amicizia e dell'entusiasmo e spero che si senta anche questo, oggi): lo proiettammo ovunque, cantine comprese, persino dove non c'era la corrente elettrica… Piacque molto a Ginsberg, che allora girava come un santone e a Torino lo vide nel magazzino-studio di Paolo, che fu anche in parte il nostro set. >>  (Tonino De Bernardi)

Capolavoro dell'underground di produzione italiana, per due schermi.

DOG STAR MAN                                                                

(id. 1961-1964, col., muto 75')

Regia di Stan Brakhage

<<Qui le implicazioni cosmiche dei film precedenti sono sviluppate ulteriormente intervallando immagini del mondo dell'uomo (corpi, alberi, un cane), con quelle del mondo che lo sovrasta (nuvole, la corona solare, la superficie della luna) e con quelle del mondo a lui interno (un'inquadratura al microscopio del sangue che scorre attraverso le arterie, un primo piano del cuore che batte). E' soprattutto un universo schiacciante di forze naturali. Il messaggio del film è inequivocabile: sottomettiti o muori!>> (Dan Clarke)

GARDEN PATH                                                                 

(id. USA, 2001, col. 14'41")

di Stan Brackhage e Mary Beth Reed

Realizzato in collaborazione con Mary Beth Reed, un piccolo, sublime film che ci mostra Stan Brackhage al lavoro. Un omaggio al suo cinema hand-painted, estremamente sensuale e tattile, astratto e interiormente intimo, movimenti di camera come colpi di pennello, visioni che simultaneamente evocano forme e elementi della natura – vitree, ignee, floreali, cristalline, celestiali…

THE ACT OF SEEING WITH ONE'S OWN EYE                              

(id. 1971, col., muto, 29')

di: Stan Brakhage

Girato nell'obitorio di Pittsburgh, dove Brakhage ha filmato le autopsie di diversi corpi. <<Di necessità io divento strumento del passaggio della visione interiore, attraverso ogni mia sensibilità, nella sua forma esteriore.>> (Brakhage).

PERSIAN SERIES                                                                   

(id. Usa 2001, col., muto, 47')

Regia di Stan Brakhage

Serie di immagini dipinte e intrecciate in una tessitura ispirata alle "Mille e una notte". 

THE ELEPHANT MAN                                                           

(id. G.B. 1980., b/n, 119')

Regia: David Lynch;  con Anthony Hopkins, Anne Bancroft, John Hurt, John Gielgud

1884: John Merrick, colpito da una forma ripugnante di neurofibrosi che gli deforma le ossa del cranio, e' usato come attrazione da fiera. Viene salvato da un medico, Frederick Treves, e l'uomo-elefante diventa cosi' un protagonista della Londra vittoriana, anche se a causa del suo aspetto mostruoso continuera' a essere vittima di violenze e umiliazioni.

 

 

Domenica 15 febbraio; 1.10 – 6.00

presenta:

magnifiche ossessioni tv:

le 101 cose televisive del (mezzo) secolo rai

a cura di Ciro Giorgini e Rosalba Ruggeri

con:

 

una notte di montaggio dedicata a raitre 1987 1994 come palinsesto di durevole fragilita', di intensita' inedite, di autonomia editoriale con ampi brani tratti da:

UN GIORNO IN PRETURA, FUORI ORARIO, SAMARCANDA, TELEFONO GIALLO, BLOB, CHI L'HA VISTO, PUBBLIMANIA, VENTI ANNI PRIMA, POSTO PUBBLICO NEL VERDE, LA TV DELLE RAGAZZE, SCHEGGE, MI MANDA LUBRANO, ALLARME IN CITTA', ULTIMO MINUTO, VA' PENSIERO, PROFONDO NORD, IL TESTIMONE, COMPLIMENTI PER LA TRASMISSIONE

ed estratti da molti altri programmi trasmessi dalla Rete.

 

Lunedì 16 febbraio;  0.55 – 3.00

presenta:

nero su nero

con:

TWIN PEAKS

(USA 1990-1991) serie creata e prodotta da David Lynch e Mark Frost

cast:

Kyle MacLachlan ,Michael Ontkean, Mädchen Amick, Dana Ashbrook, Richard Beymer, Lara Flynn Boyle, Sherilyn Fenn, Warren Frost, Peggy Lipton, James Marshall, Everett McGill, Jack Nance,Kimmy Robertson, Ray Wise, Joan Chen, Piper Laurie, Sheryl Lee

 

EPISODIO n. 18 (Masked Ball)  diretto da Duwayne Dunham                   46'
Mentre l'agente Cooper viene tenuto sott'occhio dall'FBI e dalla DEA, Nadine si innamora di Mike Nelson, Hank ha uno scontro con Ben, e Andrew Packard si fa nuovamente vivo.

 

seguito da

PRELUDES #3                                                                   2'

di Stan Brakhage

La serie dei "preludi" del grand Stan Brakhage. Terzo episodio.

 

e

FANTÔMAS IV: FANTÔMAS CONTRE FANTÔMAS (Francia 1914)               60'

Regia: Louis Feuillade ;  con René Navarre, Edmond Bréon, Georges Melchior, Laurent Morlas, Naudier, Renée Carl

dal romanzo di Pierre Souvestre and Marcel Allain

Nell'opinione pubblica comincia a diffondersi una voce ostile: se Juve non riesce mai ad arrestare Fantômas è solo perché lui stesso è Fantômas! L'ispettore di polizia viene quindi messo in prigione. Nel frattempo, in un quartiere popolare di Parigi, Paulet e Nini assassinano un agente per il recupero dei crediti. Père Moche, sotto le cui spoglie si cela Fantômas, si incarica di far sparire il cadavere, che poi viene ritrovato dal detective americano Tom Bob. Ma Tom Bob è sempre… Fantômas.