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Art Carney, nato nei pressi di New York nel 1918, è morto pochi giorni fa all'età di 85 anni. Una lunga carriera di attore, equamente divisa tra cinema e televisione, gli fruttò fama e premi: la popolare serie televisiva "Honeymooners" (1955) lo rese famoso con il personaggio di Ed Norton, ruolo che gli regalerà tre Emmy; mentre dal cinema ricevette nel 1974 addirittura l'Oscar come miglior attore per il film di Paul Mazursky "Harry e Tonto".
Sul grande schermo, Carney aveva lavorato nel 1965 in "Una Rolls-Royce gialla", di Anthony Asquith (con Rex Harrison, la Bergman, la Moreau, Omar Sharif ed Alain Delon), e nel 1975 in "Un uomo da buttare", di J.G. Avildsen; due anni dopo fu il protagonista del thriller di R. Benton "L'occhio privato", mentre nel 1978 venne convocato da Stanley Donen per il suo famoso musical "Il boxeur e la ballerina". Qualche anno più tardi (1984) Carney approdò alla fantascienza nel film di M.L. Lester "Fenomeni paranormali incontrollabili"; nello stesso anno partecipò a "I Muppets alla conquista di Broadway" di un giovane Frank Oz, per chiudere la carriera nel 1993 con un ruolo di primo piano in "The Last Action Hero" di J. McTiernan.

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