14/5/2004 – "(immagina) fermo in moto" a Fuori orario

con film di Sokurov, Rivette, Erice, Amico, Munk, Marker, Ejzenstein

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Raitre

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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FUORI ORARIO cose (mai) viste


di Ghezzi Di Pace  Fumarola Francia Giorgini Luciani Melani Turigliatto e Bendoni


presenta:


 


 


Venerdi  14 maggio  2004 ore 2.15 – 3.00 


(immagina) fermo in moto (1) – spazi


a cura di Donatello Fumarola e enrico ghezzi


con il film:


A PROPOSITO  DEI  FATTI  D'OLTRECAUCASO                     prima visione TV      


(K Sobytijam v zakavkaz'e,  URSS, 1989, b/n, 10')


Regia: Aleksandr Sokurov


A Krasnodar, nelle terre d'Oltrecaucaso, alcune madri protestano perché i loro figli sono stati arruolati e mandati nelle zone di guerra. Le immagini della manifestazione sono utilizzate da Sokurov per un numero speciale del cinegiornale di Leningrado, che è anche l'appello personale del regista al presidente Gorbacëv e alle autorità sovietiche. Egli stesso appare sullo sfondo di una San Pietroburgo innevata in una sorta di autoritratto civile che mette in guardia sul presente e il futuro della Russia.


 


Seguiranno nel corso della notte immagini di Jean Vigo a proposito di Nizza


 


 


 


Sabato  15  maggio  2004  ore 1.30 – 7.00


(immagina) fermo in moto (2) – forme


a cura di Donatello Fumarola e enrico ghezzi


con i film:


MERRY-GO-ROUND                                                                 prima visione TV        


(Francia, 1978, col., 153', v.o. sott.li it.)


Regia: Jacques Rivette  – Musica: Barre Phillips (casso), John Surman (clarinetto)
con: Maria Schneider (Léo), Joe Dallesandro (Ben), Francoise Prévost (Renée Novich), Maurice Garrel (Julius Danvers), Danièle Gégauff (Elisabeth), Jean-Francis Stévenin (il dottore), Sylvie Meyer (Sylvie), Michel Berto (Jérôme).


Un misterioso incontro, un rapimento, case vuote, un traffico di denaro e una moltitudine di personaggi coinvolti in una storia di cui ciascuno detiene la (sua) chiave.. In questo film costruito sulla circolarità di un gioco complesso e esoterico Jacques Rivette porta a un estremo il suo gusto per l'enigma.


«Mi piace che un film sia un'avventura: per chi lo fa e per chi lo vede. L'avventura di questo film è stata un po' incostante, ho dovuto cambiare molte cose nel corso delle riprese in risposta a venti contrari, stasi o brezze gentili. Spero solo che alla fine il film, con tutti i suoi detours, conservi qualcosa dei pericoli e delle insidie che ha attraversato, delle sue incertezze, dei suoi momenti di trasparenza – anche se ci si accorge che forse il viaggio è stato solo un girare in tondo, come su una giostra ('merry-go-round' in inglese)».  (Jacques Rivette)


 


 


IL SOLE DELLA MELA COTOGNA


(El sol del membrillo,  Spagna, 1992, col., 133') 


Regia: Victor Erice – Con: Antonio Lopez Garcia, Maria Moreno, Enrique Gran, José Carretero.


Il pittore Antonio Lopez Garcia ha per motivo ispiratore una albero, un giovane melo cotogno che lui stesso ha piantato qualche anno prima nel proprio giardino: adesso è carico di frutti, che il sole d'autunno accende di colori cangianti a seconda dell'ora del giorno, stupendi e inafferrabili. Dopo tre mesi di generosi tentativi, il pittore riconosce l'impossibilità di rendere coi colori della propria tavolozza l'ineffabile palpitare della luce sul giallo delle mele che, esaurito il loro ciclo vitale, già cominciano a cadere per terra e avvizzire: così ripone il quadro in cantina e mette mano a un meno arduo disegno in bianco e nero.


«Il sole della mela cotogna è quello che risplende nei primi giorni d'autunno, quando i frutti del melo cotogno cominciano a maturare. Coincide con la cosiddetta "estate di san Miguel", che cade il 28 settembre: un giorno in cui il caldo sembra essere nuovamente quello estivo. Così "il sole della mela cotogna" viene tradizionalmente considerato quello di cui non ci si deve fidare, perché i suoi effetti possono essere dannosi, soprattutto se uno si espone eccessivamente ai suoi raggi, senza adottare nessuna cautela. In alcune parti della Spagna una volta si diceva che questi raggi, generatori di una luce e un calore misteriosi, nuocessero in maniera particolare ai bambini.» (Victor Erice)


 


Domenica 16 maggio  2004   ore 2 – 6


(immagina) fermo in moto (3) – immagini


a cura di Donatello Fumarola e enrico ghezzi


con i film:


WE INSIST!  Suite per la libertà subito      


Italia, 1964, b/n, durata 15' 19"


Regia: Gianni Amico


Musica: Abbey Lincoln, Coleman Hawkins, Max Roach – Montaggio: Roberto Perpignani


Diviso in tre parti, che seguono tre momenti della composizione We Insist – Freedom Now Suite di Max Roach sui poemi di Oscar Brown jr., e cioè trittico (suddiviso in preghiera, protesta, pace), tutta l'Africa e il giorno della libertà, questo breve ma intenso film di montaggio riesce a rendere cinematografiche, inserite in una dimensione temporale dove il prima determina il dopo. (Adriano Aprà, Filmcritica, 1965)


LA PASSEGGERA                                                                                  


(Pasazerka, Polonia 1963, b/n, dur. 58'05" v.o. sott.li it.)


di Andrzej Munk.  – Con Aleksandra Slaska, Anna Ciepielewska, Jan Kreczmar


Su una nave in rotta da Amburgo verso il Canada, nei primi anni sessanta, Liza, ex sorvegliante ad Auschwitz, crede di riconoscere tra i passeggeri Marta, un'ebrea che fu sua vittima e con la quale, spinta da un'attrazione fisica non ricambiata, cerco' di instaurare un simulacro di rapporto umano. Confida la cosa al marito e, nel tentativo di giustificare le sue colpe, ripercorre il racconto del passato.


Munk mori' in un incidente stradale il 20 settembre 1961 lasciando il film incompiuto: con un lavoro di due anni fu portato a termine dal suo collaboratore Witold Lesiewicz che inseri' al posto delle inquadrature mancanti foto di scena e una voce fuori campo.


LA JETEE'                                                                         

(Francia 1962, b/n, dur. 27' v.o. sottotitoli italiani)                                              

Regia di Chris Marker – con Helen Chatelein, Davos Hanich, Jacques Ledoux.


La terra sopravvive tra le sue rovine dopo un disastro nucleare. I pochi sopravvissuti tentano il viaggio nel tempo, per tornare ai momenti che hanno anticipato la guerra atomica, allo scopo di cercare del cibo e una soluzione all'imminente fine dell'umanita'.


IL PRATO  DI BEZIN   


(Bezin Lug, URSS, 1937, b/n, durata 30')


Regia: Sergej Ejzenstein – Con: Vitijia Kartascev, Boris Zaclava, Elena Teleseva


Basato sul testo di Turgenev, il film è la ricostruzione attraverso i fotogrammi (fissi) rimasti del film che fu bloccato alla produzione dal regime sovietico e non fu mai realizzato.


 


Lunedì 17 maggio 2004 dalle 1.30 alle 3.00


NERO SU NERO


Con


THE KINGDOM II        


terzo episodio: Gargantua


(Riget II, Danimarca 1997, col. v.o. sott.li it. 50')


di Lars von Trier e Morten Arnfred – con Ernst Hugo Jarogard, Kristen Rolffles, Soren Pilmark


L`antica palude dove sorge "il Regno" e' di nuovo inquieta. L`ambulanza fantasma riappare come protagonista di un gioco perverso. "Fratellino", il bambino deforme, sintesi tra umano e demoniaco, sceglie di non cedere al proprio lato oscuro condannandosi a morte. Helmer,  perseguito dalla legge per aver ridotto la piccola Mona in stato catatonico, somministra un infuso caraibico a Krosghoj trasformandolo in zombie. La signora Drusse, sopravvissuta ad un grave incidente, indaga sulla presenza del maligno nei sotterranei dell`ospedale. Bondo scopre che il suo sarcoma epatico e' in metastasi, mentre la "Loggia" gioca incautamente con i fantasmi. Il regno merita di salvarsi?


 


seguito da


 


PRELUDES #14                                                                 

Di Stan Brakhage, 2'


La serie dei "preludi" del grand Stan Brakhage. Quattordicesimo episodio.


 


e da


 


MISS MEND                                  v. muta con sottotitoli it.                   45' circa

primo episodio (seconda parte)


Regia: Fedor Ozep e Boris Barnet – Con Natal'ja Glan, Igor Il'inskij, Vladimir Fogel'


Primo episodio: A Littletown, negli Stati Uniti, il criminale Cice rapisce il miliardario Gordon Storn e fa in modo che tutti lo credano ucciso dai bolscevichi. Ma una sua lettera di soccorso viene intercettata da Tom Hopkins, mentre si scopre che l'orfano allevato dalla dattilografa Vivian Mend e' un figlio naturale di Gordon Storn.


 


 

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