15/1/2007 – Un Arcipelago di una settimana

A "La 25ma ora", su La7, tributo al festival di corti che compie 15 anni

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Dopo la serie di best of di alcuni dei festival cinematografici più significativi d'Italia, "25a ora- Il cinema espanso", il contenitore sul cinema d'autore in onda su La7 all'1.00, condotto da Paola Maugeri, manderà in onda per la settimana dal 15 al 22 gennaio un ciclo di puntate dedicate ad Arcipelago – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, manifestazione di cinema indipendente che proprio nel 2007 compie 15 anni. Il ciclo – che ospita alcuni dei registi scoperti e lanciati nel corso del tempo dal festival romano – proseguirà anche la settimana successiva, dal 23 al 26 gennaio, per un totale di dieci puntate.

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Lunedì 15, insieme ad uno dei fondatori di Arcipelago, nonché direttore artistico del festival, Stefano Martina, si passeranno in rassegna alcuni dei corti più significativi della storia della manifestazione, alternati ad una selezione di "sigle d'autore" (tra cui quelle firmate da Giuseppe Piccioni e dai Manetti Bros.) che hanno aperto le varie edizioni del festival. Il primo corto in onda, dal titolo La misura dell'amore, è di Maurizio Dell'Orso ed è interpretato da una Stefania Rocca ancora alle prime armi, impegnata – assieme ad Arturo Paglia – in due monologhi alternati rivolti alla macchina da presa a svelare gli orrori nascosti dietro una storia d'amore. Segue Incantesimo napoletano della coppia Paolo Genovese e Luca Miniero, un corto di grande originalità che tre anni dopo la proiezione ad Arcipelago – diventato nel frattempo lungometraggio – avrebbe vinto il premio della critica al Festival di Locarno. Premio del pubblico nel '97 al festival (e David di Donatello l'anno successivo) per il terzo corto della serata, firmato Rolando Stefanelli: si tratta di La matta dei fiori, una storia di "ordinaria" romanità di sapore pasoliniano, girata in un bianco e nero assai evocativo.


 


Martedì 16 gennaio il protagonista della serata sarà il regista napoletano Pappi Corsicato, sorta di "padrino morale" del festival: il suo cortometraggio Libera (diventato poi anch'esso lungometraggio) segna infatti la data di nascita ideale di Arcipelago. Di Corsicato andranno in onda quattro dei suoi numerosi documentari d'arte: a partire da L'heaume enchanté, "L'elmo incantato", in cui la sua macchina da presa girovaga fra le opere dell'artista Mimmo Palladino, per continuare con Gilbert & George, sul celebre duo artistico formato da Gilbert Prousch e George Passmore, alla ribalta nell'arte contemporanea da oltre trent'anni. A seguire, Girotondo di capriccio, un omaggio a Luigi Ontani e, in chiusura, Around, brevissimo e originale documentario su Richard Serra ambientato in Piazza del Plebiscito, a Napoli.


 


La serata di Mercoledì 17 gennaio sarà invece interamente dedicata al regista Eugenio Cappuccio, altra firma d'autore storica di Arcipelago. In onda il suo primo cortometraggio dal titolo Il Caricatore, co-diretto assieme a Massimo Gaudioso e Fabio Nunziata: un piccolo "cult" sui dubbi artistici di un terzetto di amici che cerca di girare un film con un solo caricatore di pellicola. Il corto vinse ad Arcipelago nel 1995 e subito dopo a Locarno, per poi diventare un lungometraggio due anni più tardi. Seguono E Fellini disse: vai sulle madonne… in cui un giovanissimo Cappuccio documenta in video un provino che Federico Fellini fece nel 1990 ad un'attrice sul set di La voce della luna, e Di un padre che non c'era, videoritratto dell'attore barese Totò Onnis, conosciuto proprio su quello stesso set di Fellini.


 


Giovedì 18 gennaio sarà quindi la volta del regista salentino Edoardo Winspeare, scoperto e lanciato da Arcipelago nel '96 con una memorabile anteprima del suo film d'esordio Pizzicata. In onda alcuni suoi lavori inediti proiettati per la prima volta nell'ambito di una "personale" che il festival romano gli ha poi dedicato nel 2004. Dopo il surreale videosaluto di Winspeare agli spettatori di Arcipelago, verrà trasmesso il suo primo cortometraggio, Un breve film sulla toilette, ambientato in maniera altrettanto surreale nei bagni di una storica birreria di Monaco di Baviera, città in cui il regista ha studiato cinema alla fine degli anni '80. L'ultimo gattopardo, documentario biografico sulla casata dei Guarini, dinastia feudale presente in Salento da più di mille anni, conclude la puntata.


 


Venerdì 19 gennaio la carrellata degli autori di Arcipelago prosegue con il collettivo Fluid Video Crew. Davide Barletti, uno dei quattro registi fondatori del gruppo, commenterà Shqipëria, un documentario in sei capitoli sul dramma degli albanesi sbarcati a Brindisi nel marzo del '97. Il video seguente, realizzato con il consueto stile visivamente elaborato, riguarda l'incontro con un gruppo di giovani rapper in un sottopassaggio della metropolitana di Roma, ed il titolo parla da sé: Spakka 'na cifra. Entrambi i lavori furono premiati ad Arcipelago nel 1998, in due diverse sezioni.


La puntata si conclude con I Don't Like Music Videos, un'intervista-ritratto sui generis dedicato a Jem Cohen, filmmaker americano indipendente con una breve esperienza cinematografica a Hollywood.

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