15/1/2008 – Labirinto sfrattato!
Chiude lo storico cineclub romano
Per chi lo conosce è un pezzo della storia dei cineclub della Capitale nel quartiere Prati. Il Labirinto, apprendiamo dall'Ansa, chiude per sfratto: il 9 gennaio scorso è stato eseguito lo sfratto per finita locazione nella sede di Via Pompeo Magno, 27 a Roma. Lo stabile, di proprietà dell'Ordine religioso dei Redentoristi, sarà adibito ad attività commerciali a più alta redditività, nonostante si trovi sotto l'edificio di culto della Chiesa di San Gioacchino. I dirigenti del Labirinto fanno sapere che l'Ente religioso si è dimostrato "completamente insensibile" alle loro ragioni ("non potevamo sopportare un aumento del canone di locazione, arrivato alla cifra di 5.500 euro mensili") e commentano: "il quartiere Prati perde un'altra opportunità di cultura e di aggregazione sociale, contribuendo ad una pericolosa spirale inflazionistica dei valori immobiliari: chiudono i circoli culturali e cambiano le destinazioni d'uso da abitazione a servizi commerciali e finanziari. La città di Roma perde un importante punto di riferimento nel panorama culturale e associativo. Dal 1979 al 2007 sono stati almeno centomila i romani che si sono associati al Labirinto per conoscere i classici e le avanguardie del cinema internazionale, o per seguire le innumerevoli Rassegne e Festival organizzati dal Cine Club in collaborazione con Enti ed Istituzioni". I dirigenti del Labirinto fanno sapere che promuoveranno una sottoscrizione tra i propri associati per sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni locali (Comune e Provincia di Roma, Regione Lazio), al fine di "denunciare il comportamento mercantilistico dell'Ordine religioso dei Redentoristi e del Parroco di San Gioacchino e di reperire una sede idonea per proseguire al più presto le attività di programmazione e di laboratorio cinematografico, a favore della cittadinanza e dei giovani in particolare". (f.m.)