Accanto alle proiezioni, al Napolifilmfestival partono anche gli appuntamenti di "Parole di Cinema", coordinati da Augusto Sainati, critico cinematografico e professore di Storia del cinema all'Università Suor Orsola Benincasa. Un ciclo di incontri-lezione, in cui i protagonisti del cinema italiano si confrontano con gli studenti universitari. Ospite del primo appuntamento è stata la regista napoletana Antonietta De Lillo, che la scorsa mattina ha incontrato i ragazzi presso la Sala Rossellini del Cinema Filangieri dopo la proiezione del suo film Il resto di niente, sulla Rivoluzione partenopea del 1799. Dopo oltre 10 anni di lavorazione e di vicende produttive travagliate, il film, tratto dall'omonimo romanzo di Enzo Striano, è uscito nelle sale italiane nel 2005. La De Lillo, nel ricordare le sue difficoltà, ha voluto rivolgere un ammonimento fondamentale agli studenti: "il cinema è sacrificio". Ha, poi, parlato della nuove possibilità espressive del digitale e ricordato l'apporto fondamentale dei suoi collaboratori e della protagonista del film, Maria de Medeiros nei panni di Eleonora Pimentel Fonseca.

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