15/7/2006 – Spasseggiare negli sguardi

A Fuori orario "Biancaneve" di J. C. Monteiro

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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FUORI ORARIO Cose (mai) viste

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto e Bendoni


 


Venerdi' 14 luglio dalle ore 1.30 alle ore 7.00
NOTTI (SEMPRE PIU') BIANCHI (2)
Con i film
IO PIACCIO ( o LA VIA DEL SUCCESSO CON LE DONNE)
(Italia 1955, b/n, 92')
Regia Giorgio Bianchi -Con Riccardo Billi, Aldo Fabrizi, Dorian Gray, Sandra Mondani, Peppino De Filippo, Tina Pica, Walter Chiari, Lina Volonghi, Giorgio Bianchi, Mario Carotenuto
Un giovane scienziato, il dott. Roberto Maldi, e la sua assistente Sandra fanno degli esperimenti con gli ormoni nello stabilimento sieroterapico del comm. Tassinetti: il fine, cui tendono è la produzione di un siero capace d'infondere il coraggio. Per misurare l'efficacia del preparato ottenuto il dott. Maldi ne trangugia una certa quantità; ma non ne risente alcun effetto. La sera stessa però, essendosi recato a teatro, Maldi osserva che tutte le donne, ch'egli avvicina, subiscano il fascino, che da lui emana. E' tra queste Doriana, la bella e giovane soubrette, amica del comm. Tassinetti. Quando se ne rende conto, il maturo industriale va su tutte le furie: vorrebbe chiudere il laboratorio scientifico e licenziare il dott. Maldi. Cambia idea però quando Sandra lo informa minutamente dei preziosi effetti del nuovo ritrovato, che ella ha potuto accertare osservando il comportamento del cappone-cavia. Tassinetti decide allora di iniziare la produzione su larga scala del nuovo siero, e per convincere i membri del consiglio d'amministrazione dell'opportunità della sua proposta distribuisce loro alcune fiale contenenti il miracoloso liquido. Il dott. Maldi vorrebbe sapere con maggior precisione in che modo si manifesta il misterioso fascino, ma Sandra gli fa notare che comunque l'effetto non dura che ventiquattr'ore. L'improvvisa morte del cappone-cavia desta in tutti gravi apprensioni; ma ben presto si verrà a sapere che l'animale è stato ucciso dall'inserviente, che voleva venderlo di nascosto a qualche massaia. Maldi però ha distrutto la formula del siero: egli sa che Sandra lo ama ed egli ne ricambia il sentimento, convinto che il vero amore è quello, che nasce da naturale, reciproca simpatia.

FATALITA'
(Italia, 1946 b/n, 76')
Regia Giorgio Bianchi – Con Anita Durante, Amedeo Nazzari, Maria Michi, Massimo Girotti
Vincenzo è un giovane imprenditore, pieno di iniziativa, che è riuscito a ripescare nel Tevere una draga affondata dai tedeschi, e ne assicura il funzionamento. I suoi affari prosperano, e con la sua giovane moglie, Paola, che egli adora e ha sempre al fianco, può fare una vita relativamente agiata. Ma non hanno figli, e forse per questo la donna trova quella vita troppo monotona, e presta l'orecchio alla narrazione vivace, che Renato, il comandante della draga, le fa delle sue esperienze nelle lontane Americhe. Improvvisamente Renato dichiara a Paola il suo amore, e le propone di fuggire con lui. Paola accetta, ma quand'è sul punto di fare il passo decisivo, nel piccolo albergo, dove con Renato dovrebbe aspettare l'ora della partenza, viene presa dal disgusto e dal rimorso, e ritorna al marito. Disgraziatamente nella piccola stanza d'albergo, dove Paola ha passato pochi momenti con Renato, si svolge quella notte una tragedia. La polizia vi trova, tra l'altro, l'anello di sposa, che Paola vi ha lasciato. Quando Paola, ignara di tutto, si reca all'albergo a cercare il suo anello, viene raggiunta dal marito, messo in sospetto da una notizia del giornale, che l'investe e dopo un breve scambio di parole l'uccide.

AMOR NON HO PERO' PERO'
(Italia 1951 b/n, 75')
Regia Giorgio Bianchi – Con Renato Rascel, Luigi Pavese, Aroldo Tieri , Carlo Ninchi
Teodoro, un uomo semplice, mite, di poco spirito, è dominato dal fratello Antonio, un arruffone senza scrupoli, che si vale della sua collaborazione nello svolgimento dei suoi multiformi traffici. Un giorno Teodoro, avvilito per un affare andato a male, vede una ragazza buttarsi nel Tevere. Benché non sappia nuotare, Teodoro salta in acqua per salvarla, ma alla fine le parti s'invertono: egli stesso sarà salvato da Gina, la quale poi gli racconterà la sua storia. Ella ha voluto morire perché l'uomo da lei amato, Andrea, accusato d'un delitto, commesso non da lui, ma da certi gangsters, è stato arrestato. Il capo dei malviventi ha nelle mani le prove dell'innocenza d'Andrea e Teodoro, dopo aver ripetutamente impedito a Gina di mandar ad effetto i suoi propositi disperati, decide d'affrontare il bandito e di sottrargli queste famose prove. Attraverso varie avventure. Teodoro, favorito dalle circostanze, riesce nell'intento; ma quando ha in mano le agognate prove, che devono restituire a Gina l'uomo amato, è assalito dalla tentazione di distruggere quanto deve servire soltanto all'altrui felicità. Egli vincerà la tentazione, Andrea sarà liberato: con una grande tristezza nell'animo, Teodoro vedrà allontanarsi i due innamorati.



Sabato 15 luglio dalle ore 1.00 alle ore 7.00 (6 h)
SPASSEGGIARE NEGLI SGUARDI
con
BIANCANEVE prima visione tv
(Branca de neve, Portogallo, 2000, 73')
Regia: João César Monteiro – Con (voce) Maria do Carmo, Reginaldo Da Cruz, Ana Brandão, Luis Miguel Cintra, Diogo Dória e João César Monteiro
"Il film si apre con alcune immagini fotografiche reali, quelle del corpo dello scrittore svizzero trovato morto nella neve a Herisau nel 1956, poi lo schermo viene invaso dal buio e inizia il dialogo, con sottolineature recitative di tipo prettamente teatrale. La favola di Biancaneve viene ripresa da dove i fratelli Grimm l'avevano lasciata, ovvero da quando il principe risveglia Biancaneve, ma stavolta l'eroina rifiuta l'happy end e il principe si rammarica, sospirando: "Perturbo la tua pace, giacevi così bene nella tua bara, se ti avessi lasciata lì". I suoi sono "personaggi che hanno attraversato la follia e per questo rimangono di una superficialità straziante, completamente disumana, imperturbabile". Così Walter Benjamin a proposito dei personaggi di Robert Walser dalla cui Schneewittchen (Biancaneve) Monteiro ha tratto il suo film." (Giovanni Petitti)

INIZIO DEL CAMMINO prima visione tv
(Walkabout, Australia, 1971, col., 92')
Regia: Nicholas Roeg – Con Jenny Agutter, David Gulpil, Lucien John, John Meillon.
Una ragazzina di quattordici anni e il suo fratellino di sei sono lasciati soli I mezzo al deserto australiano dal padre che si è suicidato. Un aborigeno li aiuta a ritornare alla civiltà, ma nel frattempo innesca una tensione sensuale con la ragazza che avrà uno sbocco tragico e impensato e che farà perdere a tutti la loro innocenza.5

VA E VEDI
(Idi i smotri, Urss, 1985, col., 123')
Regia: Elem Klimov –
Con Aleksej Kravcenko, Olga Mironova, Liubomiras Lauciavicus, Vladas Bagdonas.
1943: nella Bielorussia occupata dai nazisti, l'adolescente Flora si unisce ai partigiani, perde la famiglia e vede sterminare un intero villaggio. Non gli rimarrà che sparare sul ritratto di Hitler, immaginando la storia che scorre a ritroso: ma non avrà il coraggio di fare fuoco anche sulal foto del Führer neonato.


domenica 16 luglio 2005, 1.30 – 6.00 (270')

OUT OF JOINT (INGORGO DI ANNIVERSARI SCARDINATI)
Centossessioni viscontiane
Con i film

LUCHINO VISCONTI ALLA RICERCA DI TADZIO (Italia 1970, colore) 28'
Regia Luchino Visconti
Con Bjorn Andersen, Luchino Visconti
Una puntata del celebre magazine CINEMA '70 curato da Alberto Luna.
Il regista Visconti sta cercando l'interprete per il ruolo di Tadzio del suo nuovo film Morte a Venezia, tratto dal romanzo di Thomas Mann. I provini si svolgono all'Hotel Des Bains al Lido di Venezia, che sara' anche uno dei principali set del film. La scelta cade sul giovane svedese Bjorn Andersen.

PER LUCHINO VISCONTI (Italia, 1986, col.)
Un programma di Caterina d'Amico de Carvalho, Vieri Razzini, L'Officina Filmclub
Fuori Orario Cose (mai) viste ripropone un celebre programma (mai piu' replicato) che venne realizzato e trasmesso nel 1986 dalla Terza Rete Rai, in occasione del decimo anniversario della morte di Luchino Visconti. Pur nelle consuete ristrettezze produttive della Rai Tre di allora, vennero realizzate otto puntate per complessive dieci ore di trasmissione, che affrontarono il cinema, il teatro e l'opera di Luchino Visconti durante gli oltre cinquant'anni della sua carriera, con un'eccezionale ricerca di repertori televisivi, cinematografici e radiofonici, ma soprattutto attraverso piu' di quaranta interviste-testimonianza ai suoi attori e collaboratori, tra cui Claudia Cardinale, Suso Cecchi D'Amico, Burt Lancaster, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Dirk Bogarde, Enrico Medioli, Mario Chiari, Mauro Bolognini, Clara Calamai, Silvana Mangano, Paolo Stoppa, Franco Zeffirelli, Pietro Ingrao, Dario Argento, Michelangelo Notarianni, Piero Tosi, Vera Marzot e tantissimi altri. L'irripetibile ritratto, intorno al nome di Luchino Visconti, di "un gruppo di famiglia" al lavoro.



lunedì 17 luglio 2005, 0.55 – 2.15 (140')
NERO SU NERO
con

LE CINQUE STAGIONI – 2a puntata: PRIMAVERA
(Italia 1976, col., 62')
Regia: Gianni Amico
Con Carlo Romano, Elsa Merlini, Tino Scotti, Tino Carraro, Renato Pinciroli, Tiberio Murgia
In una casa di riposo per anziani alla periferia di Genova un gruppo di ospiti decide di costruire un presepio, il più bello che si sia mai visto, per vincere il premio di tre milioni di un concorso. Il senso dell'impresa non sta nel premio, ma nell'impresa stessa, in quella che gli autori – G. Amico, Enzo Ungari, Arnaldo Bagnasco – chiamarono "la costruzione di un'utopia". E anche la realizzazione di un sogno collettivo attraverso la riscoperta del lavoro come lotta, creatività, sforzo comune. "Non basta lavorare per gli altri, bisogna lavorare con gli altri". In questo Racconto di Natale, scandito nel giro di un anno, da un inverno a quello successivo, contano i personaggi e i loro rapporti più che la storia, i sentimenti più che le idee. Il ligure G. Amico (1933-90) raggiunge quattro traguardi: un film sulla terza età senza sentimentalismi; un racconto divertente senza prestiti dalla commedia all'italiana; uno sguardo in cui la tenerezza si sposa alla lucidità; la sapiente orchestrazione di una ricca galleria di personaggi in cui vecchie glorie del cinema convivono con caratteristi sconosciuti e agguerriti teatranti. Ultimo film di C. Romano (1908-76). Prodotto dalla RAI, diviso in 4 puntate, andò in onda sulla Rete Uno in prima serata da domenica 5 dicembre 1976.



martedì 18 luglio 2005, 1.55 – 2.00 (5')
EVELINE
mercoledì 19 luglio 2005, 1.55 – 2.00 (5')
VENT'ANNI PRIMA
giovedì 20 luglio 2005, 1.55 – 2.00 (5')
PIÙ GRANDE DEL CINEMA (Rossellini fa 100 anni)

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