16/9/2008 – Cresce il "Pranzo di ferragosto"

Da 14 a 80 copie nelle sale italiane

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Continua il successo in sala delle quattro vecchiette del film di Gianni Di Gregorio, Pranzo di Ferragosto, presentato nella Settimana internazionale della Critica alla Mostra di Venezia. Venerdì 12 settembre le copie del film vincitore del  “Leone del Futuro” sono passate da 40 a 80, dopo essere già cresciute da 14 a 40 dopo i primi risultati positivi. Opera prima costata intorno ai 500 mila euro, Pranzo di Ferragosto, prodotto da Matteo Garrone e distribuito da Fandango, è diventato un vero e proprio caso: al 10 settembre ha infatti incassato 192 mila euro (dati Cinetel) e, in una settimana dall’uscita, è passato dal 12° al 7° posto nella classifica per incasso dei film in sala, con una media a schermo (739 euro) seconda soltanto a quella di Kung Fu Panda.

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Il primo esercente a credere nelle possibilità del film è stato l’amministratore delegato di Circuito Cinema, Fabio Fefè. “Sono felicissimo – dice –  dell’andamento del film di Di Gregorio che dimostra che c’è spazio per titoli di questo tipo”.  Fefé dice di essere rimasto immediatamente impressionato dal film quando l’ha visto per la prima volta due mesi fa, ancor prima che venisse annunciata la sua presenza al Lido. “Se appena uscito in sala – spiega Fefè – a funzionare erano soprattutto gli spettacoli pomeridiani, tradizionalmente frequentati dagli anziani, negli ultimi giorni anche le programmazioni serali e quella delle 22.30 stanno ottenendo risultati interessanti. Un segnale del fatto che la platea si stia allargando grazie al passaparola e che questa storia stia iniziando ad interessare anche i più giovani”.

Un altro indizio del fatto che il pubblico di questo film sia progressivamente più vasto deriva anche dalla programmazione in alcuni multiplex Warner Village. “Il nostro obiettivo – spiega il l’executive del circuito americano, Nicola Grispello – è quello di proiettare sempre più film italiani e di qualità e Pranzo di Ferragosto è una produzione intelligente e divertente che merita di essere vista anche dagli spettatori che frequentano abitualmente le nostre sale. Per noi programmare pellicole del genere è importante perché,  in questo momento, il prodotto italiano tira molto ed è giusto che un pubblico generalmente meno sofisticato si confronti con ritmi narrativi e storie differenti”. L’esercente padovano Mauro Abriani insiste sull’importanza di avere sempre più film del genere: “il pubblico delle nostre sale, ovvero i cinema d’essai che hanno resistito all’avvento dei multiplex, è progressivamente più anziano. Questa generazione di persone di mezz’età, da un lato respinge un po’ i multiplex, ma – al tempo stesso – rifiuta di starsene a casa a guardare la Tv. Una commedia come Pranzo di Ferragosto parla dei loro problemi e la gente lo adora al punto da averlo preferito anche ad altri film italiani presentati alla Mostra del Cinema. Ovviamente sono parecchi anche i giovani che lo vengono a vedere in virtù dell’effetto Venezia che nel Veneto sentiamo molto”.

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