18/7/2005 – Il grande successo di Arezzo Wave

Mauro Valenti, fondatore/direttore della manifestazione, tira le somme di questa edizione e ha detto: "E' il festival più rivoluzionario che abbia mai fatto"

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Nel corso della conferenza stampa finale di Arezzo Wave Love Festival, il direttore artistico Mauro Valenti ha voluto sottolineare la grande scommessa che ha caratterizzato questa XIX edizione della rassegna. "E' il festival più rivoluzionario che abbiamo mai fatto, è stato un momento di rottura di tutti gli schemi. Abbiamo portato sui nostri palchi nomi che ancora non sono conosciuti molto in Italia, a parte i Negramaro che ieri sera (16 luglio) hanno riscosso il successo che meritano. Abbiamo fatto una scelta diversa rispetto a quella di altri festival in Italia: abbiamo deciso di diventare più europei. Abbiamo puntato su una crescita qualitativa del nostro pubblico e abbiamo vinto la nostra scommessa. Lo dimostra il successo ottenuto da Antony, salito sul palco terrorizzato dalla possibilità di non essere apprezzato, ma che invece è rimasto molto soddisfatto dell'accoglienza del pubblico italiano".

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Valenti ha anche fatto notare che l'affluenza di pubblico è andata crescendo giorno dopo giorno, registrando il record per gli eventi del settore Cultwave (vedi il workshop di Kusturica che ha riempito il Cinema Corso).


Secondo il direttore artistico, la forza di Arezzo Wave è quella di non essere un festival "rock", ma un LOVE festival, nell'ambito del quale ogni sezione è libera di gareggiare per arrivare a essere la cosa più importante di Arezzo Wave. L'inizio del Festival è avvenuto con calma, la gente si sentiva forse un po' stordita dalle tante proposte, ma ha dimostrato che proprio la varietà è la forza di questa rassegna.


"A dimostrare il successo di questa scommessa – continua Valenti – è stata anche la risonanza che il Festival intero ha avuto sui media (stampa nazionale, tv generaliste e satellitari), e mi sento di ringraziare tutte le persone che lo hanno reso possibile. L'apprezzamento per le nostre attività arriva non solo dai giornali ma anche dalle realtà europee come la European Music Platform di cui siamo appena diventati membri e che ci permetterà di portare all'estero la musica italiana.


In questo senso devo ringraziare anche molti degli artisti italiani che suonano quest'anno al Festival e che hanno accettato di esibirsi per un cachet più basso rispetto ai loro standard (come gli Afterhours e i Negramaro), perchè sanno che in questo modo permettono ad Arezzo Wave di realizzare progetti ambiziosi come il concerto degli iraniani 127. Per realizzarlo, dopo un duro durato tre mesi e grazie a ingenti sforzi economici, siamo riusciti dove l'organizzasione del South By Southwest festival di Austin aveva fallito.


Stiamo lavorando molto con il nostro ufficio stampa di New York perché Arezzo Wave possa diventare all'estero sinonimo di buona musica proveniente dall'Italia e per poter realizzare degli scambi di giovani artisti tra vari festival europei e statunitensi."


Valenti non ha mancato di snocciolare alcune cifre di questo festival, che ha ricevuto un ampio riscontro da parte dei media, soprattutto considerando la natura alternativa dell'evento. Il responsabile dell'informatica e della multimedialità Michele Buresti ha confermato che il sito internet ha registrato in cinque giorni 30.000 contatti e 300.000 pagine visitate. Anche la diretta in streaming ha raggiunto risultati inaspettati (4.500 visitatori in 3 giorni).


"Due tra le cose significative di questa edizione – ha continuato Valenti – sono state la presenza dei 127 e la collaborazione di Ralf Dj, che ha realizzato la compilation Italy Dance 4 India a favore dei progetti umanitari che Arezzo Wave ha deciso di sostenere quest'anno.


La sezione Elettrowave si è ulteriormente ingrandita, sviluppandosi quest'anno su 12.000mq, registrando un incremento di pubblico del 40% rispetto allo scorso anno.
Il direttore artistico ammette che non è stato facile realizzare questo festival: "è stata l'edizione più dura, non solo per la scommessa qualitativa, ma anche dal punto di vista organizzativo. Inoltre, è stato chiesto ad AW di fare da consulenti artistici per alcuni altri festival, tra cui uno che si svolgerà in Sicilia a settembre. Non solo altre realtà musicali ma anche enti locali di altre zone hanno chiesto di condividere la competenza di Arezzo Wave per la realizzazione di alcuni progetti."


Rispondendo alle domande dei giornalisti, Valenti ha accennato ad alcuni progetti di Arezzo Wave per la XX edizione (2006), come la presentazione di inedite collaborazioni artistiche internazionali, auspicando di riuscire a discutere con serenità intorno ad un tavolo con gli Enti Territoriali, per esempio, studiando insieme una soluzione per il campeggio, che quest'anno ha dimostrato più che mai di essere una realtà molto lontana dallo spirito di Arezzo Wave Love Festival.

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