2/5/2008 – L'horror giapponese a Cannes, l'orrore italiano nel resto del mondo

In attesa di Tokyo Sonata, nuovo di Kiyoshi Kurosawa, il documentario italiano sull'epoca d'oro dell'horror Hanging Shadows fa il giro dei festival. VIDEO

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Tokyo Sonata - Kurosawa KiyoshiTokyo Sonata, nuovo di Kiyoshi Kurosawa, è pronto per il Festival di Cannes 2008, dove sarà presentato nella sezione Un Certain Regard: non una novità per il regista giapponese: Kairo fu presentato nella stessa sezione nel 2001 vincendo il premio della critica, Bright Future fu in competizione per la Palma D’Oro nel 2003. Il film esplora come il lavoro di un uomo (Teruyuki Kagawa, conosciuto per Sukiyaki Western Django e Sway) definiscano il suo ruolo e la sua identità nel Giappone moderno, attraversato da cambiamenti sempre più vertiginosi, attraverso il rapporto con la sua famiglia –   i suoi figli sono Yu Koyanagi (Crows zero) e Kai Inowaki. Per la Fortissimo Films, che pure si è occupata di validi titoli cinesi, hongkonghesi, thailandesi, è la prima produzione in lingua giapponese, per Kurosawa la prima volta alle prese con una sceneggiatura che non ha scritto di persona (è dell’australiano Max Mannix) anche se ha riscritto alcune parti e introdotto un personaggio di supporto per il collaboratore di vecchia data Yashuko. La Fortissimo intende continuare la collaborazione col regista nipponico producendo un film d’azione a San Francisco, che sarebbe il primo di Kurosawa girato in lingua inglese.

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Nel frattempo il documentario dedicato al cinema italiano dell’orrore e di genere Hanging Shadows – Perspectives on Italian Horror Cinema, diretto da Paolo Fazzini, già uscito Hanging Shadows – Perspectives on Italian Horror Cinemain dvd in USA e in Italia per la Beat Records in un’edizione che lo unisce a Cinecocktail 4, compilation musicale a tema (la numero 3 era dedicata al poliziottesco) sarà presentato in diversi prestigiosi festival internazionali, dal RIOFAN di Rio de Janeiro a Maggio (in cui sarà proiettato anche Il Bosco Fuori di Gabriele Albanesi) alla 44° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro  a giugno, all’interno di un evento speciale dedicato a Dario Argento, dal Weekend de la Peur Horror Film Festival in agosto, in Francia, al Motel X Festivais de Cinema de Terror di Lisbona, a settembre. Nel documentario Fazzini, come racconta a horror.it, ha coinvolto in una serie di interviste esclusive le figure “che hanno vissuto l'ultima fase dell'esplosione del cinema horror italiano, cioè quella vivissima degli anni '80, in cui personaggi come Dario Argento, Ruggero Deodato, Lucio Fulci hanno consolidato le relative carriere, e in cui Soavi, Stivaletti, Lamberto Bava hanno potuto esordire con pellicole che sono state esportate in tutto il mondo. Questa fase è inesorabilmente finita, ma la sensazione è che questi registi non abbiano esaurito le loro idee e che, indirettamente, stiano comunque creando una sorta di eredità che i filmmaker più giovani stanno tentando, faticosamente (almeno da un punto di vista produttivo), di raccogliere”.

 

 

 

 

 

 

 

Trailer Hanging Shadows – Perspectives on Italian Horror Cinema

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