E' giunto alla XIV edizione il Premio "Sergio Leone" (2 agosto – 5 agosto) a Torella dei Lombardi, in provincia d'Avellino. Terra natale del padre di Leone, Roberto Roberti, regista tra i più noti degli anni '10, Torella porta avanti da anni la memoria dell'opera del grande cineasta romano con una rassegna interamente dedicata a lui e al cinema western. Anche quest'anno, a precedere la manifestazione, dal 28 luglio all'1 agosto si è tenuta la rassegna "Cinema a mezzogiorno – Dieci film in cerca di pubblico", una vetrina sul giovane cinema italiano, giunta alla settima edizione e curata da Giovanni Robbiano. Nove i film in concorso, Mundo Civilizado di Luca Guadagnino, Sulla mia pelle di Jalongo, Piano 17 dei Manetti Brothers, Lievi crepe sul muro di cinta di Federico Rizzo, Craj diretto da Davide Marengo, La radio di Davide Sordella, Sara Maj di Marianna Scriveres, Onde di Francesco Fei, Tra cielo e terra di Luca Mazzieri. A completare il quadro, fuori concorso, Quando la verità si sveglia di Angelo Rizzo. Per quanto riguarda il Premio "Sergio Leone", anche quest'anno la manifestazione si è avvalsa della direzione artistica di Gianni Minà, il quale è riuscito ad allestire un programma di tutto rispetto, ricco d'incontri e avvenimenti. Si inizia mercoledì 2 agosto, a partire dalle 21 con la presentazione di un filmato inedito di una lezione tenuta da Leone al Centro Sperimentale di cinematografia. A seguire un omaggio a Tonino Delli Colli, il grande direttore della fotografia da poco scomparso, abituale collaboratore di Leone. Saranno presenti il figlio di Delli Colli, Stefano, e Felice Laudadio direttore dei Festival di Viareggio e Taormina. La prima serata prosegue con la proiezione del filmato realizzato nel 2005 a Torella, in occasione dei venti anni di C'era una volta in America. A concludere, la premiazione del film vincitore di "Cinema a mezzogiorno", da parte della giuria presieduta da Laudario, e l'eventuale proiezione del documentario L'americano a Roma – La vera storia dello spaghetti western, di Giovanni Pannone.  Giovedì 3 agosto sono previsti i festeggiamenti per i quaranta anni de Il buono, il brutto e il cattivo: Minà incontrerà due degli sceneggiatori del film, Lucio Vincenzoni e Furio Scarpelli e l'abituale aiuto regista di Leone, Giancarlo Santi. A precedere la proiezione del film, ci sarà la consegna del "Leone di pietra" per la sezione saggistica, riconoscimento che quest'anno andrà a Angela Prudenzi e Sergio Toffetti, autori del libro Il buono, il brutto e il cattivo, edito dalla Scuola Nazionale di Cinema. Venerdì 4 agosto l'evento probabilmente più atteso: l'incontro con Monte Hellman, il regista statunitense autore, tra l'altro, di La sparatoria (1967) e Strada a doppia corsia (1971). Hellman introdurrà la proiezione del suo western del 1978, Amore piombo e furore (China 9, Liberty 37) interpretato da Warren Oates, Fabio Testi e Sam Peckinpah. Interverranno anche Fabio Testi e Gianni Bozzacchi, produttore del film. A concludere, sabato 5 agosto, l'incontro dal titolo "Il western oggi fra commedia e impegno sociale", in cui Minà, Giovanni Robbiano e gli ospiti della manifestazione presenteranno le proiezioni di due "western" di successo dell'ultima stagione: Bandidas di Joachim Roenning e Espen Sandberg, scritto e prodotto da Luc Besson, e I segreti di Brokeback Mountain, il film di Ang Lee, vincitore dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia e di ben tre premi Oscar.

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