La recente scomparsa di Steve Irwin, il naturalista australiano famoso per la temerarietà e i documentari sui coccodrilli, sembra aver scatenato una singolare forma di vendetta da parte dei suoi fan. Irwin – che deve la sua popolarità alla serie di quasi cinquanta documentari ("Crocodile Hunter") inaugurata nel 1992 e trasmessa da Discovery in tutto il mondo – è stato ucciso a 44 anni dalla puntura di una pastinaca comune, una sorta di razza, mentre girava riprese subacquee nella Grande barriera corallina, al largo di Port Douglas, nel Nord-Est dell'Australia. Secondo fonti del servizio ambulanze, Irwin è morto per arresto cardiaco quando un barbiglio dell'animale gli ha trafitto il torace.

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Ora, in Australia si assiste alla moria delle razze. Due sono state trovate a Deception Bay, a nord di Brisbane, capitale del Queensland, con la coda mozzata; altre sei sono state rinvenute più a nord, a Hervey Bay. "Non sappiamo se questi incidenti sono legati alla morte di Steve Irwin. Per ora è soltanto una supposizione – ha dichiarato Wayne Sumpton, biologo del Dipartimento di pesca dello stato del Queensland – A volte ci capita di trovare delle razze con le code tagliate. Di solito la gente lo fa perché teme di essere punta oppure per cattiveria, ma è piuttosto raro". Intanto, le autorità collegano il fenomeno proprio alla morte del documentarista, e hanno lanciato un appello ai fan chiedendo di non accanirsi sui pesci. "Questa sarebbe l'ultima cosa che vorrebbe Steve", ha dichiarato Michael Hornby, direttore di Wildlife Warriors Worldwide. (a.g.)

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