21/1/2005 – Viaggio nel "cinema novo"

Questo fine settimana a Fuori Orario due prime tv di Paulo C. Saraceni e "Il fiume dell'oro" di Paulo Rocha

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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Venerdi' 21 gennaio   2005  RAI 3;  1.30 – 4.30


 


Fuori Orario   cose (mai) viste


di Ghezzi  Di Pace  Francia  Fumarola  Giorgini  Luciani  Melani  Turigliatto  e Bendoni

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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presenta


epifanie (ri)correnti


(FUORI ORARIO 1989/2004, PRIMA PROIEZIONE LUMIERE 1895/2005)


con i film


 

PORTO DAS CAIXAS                                                       PrimaVisioneTV                    

(Brasile 1963, b/n v.or.sott.it. 73')


Regia: Paulo Cesar Saraceni


con Irma Alvarez (la donna), Reginaldo Faria (l'amante), Paulo Padilha (il marito), Sergio Sanz (il soldato), Josef Guerreiro (il barbiere), Margarida Rey (donna che vende le armi


Tratto da un fatto reale avvenuto a Rio de Janeiro negli anni '50. Una donna vuole uccidere il marito per liberarsi di una vita impossibile. Ha bisogno di un complice. Dopo aver cercato di attirare un soldato, seduce il proprietario di un locale sperando che l'amore gli possa dare la forza di uccidere. Dopo l'omicidio, però, la donna è in preda a una forte crisi.
"In Porto das Caixas volevo fare un film che avesse due componenti principali: dare un'importanza fondamentale al personaggio della donna e rappresentare nella donna, in qualche maniera, ciò che è un paese abbandonato. Cioè volevo che tutto il contenuto sociale che faceva parte delle radici stesse del Cinema Nôvo nascesse non da una situazione sociale astratta, bensì da personaggi nei quali il pubblico potesse percepire una serie di problemi umani e sociali esistenti in Brasile. E anche la totale indifferenza dei politici di professione verso i problemi del popolo, interamente sottomesso mentre loro evitavano di fare la riforma agraria e si perdevano nella demagogia. Persone incapaci di capire. C'era una critica anche al popolo, critica che Glauber riprese in Terra em transe, alla sua manifesta impotenza di uscire da una situazione data, di ribellarsi. In Porto das Caixas è il personaggio della donna a liberarsi della sua situazione uccidendo il marito, che rappresenta per lei tutto un mondo contratto incapace di agire." (Paulo César Saraceni)


 

O DESAFIO (La sfida)                                                                  Prima Visione TV

(Brasile 1965, b/n v.o.sott.it. 94')                  


Regia: Paulo Cesar Saraceni


con Isabella (Ada), Oduvaldo Vianna Filho (Marcelo), Sergio Brito (Vindustriale), Luiz Linhares (lo scrittore), Joel Barcellos e Hugo Carvana (amici di Marcelo), Gianina Singulani (moglie dello scrittore), Marilu Fiorani, Renata Graça, Couto Filho, Zé Kéti, Maria Betania


L'azione si svolge poco prima dell'aprile del 1964, quando venne deposto il presidente del Brasile João Goulart. Marcelo, giornalista e romanziere, attraversa una crisi fortissima, vedendo i suoi amici in carcere. Ha una relazione con Ada, una giovane ragazza della ricca borghesia carioca, sposata con un industriale. Fra di loro c'è una vera affinità e sono entrambi intellettuali e progressisti. Ma non lascerà mai il marito e i figli. Marcelo prende coscienza della sua incapacità di agire, del fatto che anche il suo amore può diventare una pura e semplice evasione, un modo per non impegnarsi in cause più serie. Dopo un'ultima discussione con un vecchio intellettuale disilluso e fallito, Marcelo capisce che è arrivato il momento di agire.
"O desafio tratta di due intellettuali e svolge un discorso critico abbastanza personale, un'autocritica dell'intellettuale brasiliano che viveva 'in pace' con la povertà nazionale e che, vedendo venir meno un'illusione di cambiamento, sentiva che tutto si sgretolava. […] È un film fatto in quindici giorni con un budget molto basso, ma impostato per avere un grande impatto. E l'avrebbe avuto al momento giusto se la censura non l'avesse bloccato. Il clima evocato nel film è quello che ho vissuto io stesso nei giorni che seguirono la caduta di Goulart." (Paulo César Saraceni)


 


Sabato 22  gennaio 2005 RAI 3;   1.15 – 7.00


 


 


PAGINE DAL LIBRO DI SATANA                                                PrimaVisioneTV    


(Blade of Satans Bog, Danimarca 1920, b/n 137' muto con cartelli it.))
Regia di Carl Theodor Dreyer; con Helge Nissen, Jacob Texiere, Ebor Strandin
Il tema religioso e le due forze contrapposte, Dio e il demonio, sono presenti in questa storia. Il secondo ne è protagonista e Dreyer lo descrive in quattro epoche ed episodi differenti. Il diavolo appare sotto diverse sembianze. Prima spinge Giuda contro Gesù, poi un monaco a torturare una ragazza ingiustamente creduta strega, quindi un servo ad aiutare dei rivoluzionari ed infine fallisce il tentativo di distruggere l'amore di due sposi.


INTOLERANCE                                                                                                     


(Usa 1916, b/n muto con cartelli it. 112')


Regia di David Wark Griffith


con Lillian Gish, Douglas Fairbanks, Constance Talmadge, Alfred Paget, Max Davidson, Bessie Love.
Partendo da uno spunto del poeta americano Walt Whitman sull'intolleranza si raccontano quattro storie. La caduta di Babilonia: re Baldassare credendo ormai, dopo aver vinto sull'esercito della Persia, di essere al sicuro dà il via a una celebrazione fastosissima che però dà modo al nemico Ciro di sconfiggerlo. La passione di Cristo racconta tre momenti dell'esistenza di Gesù. La notte di San Bartolomeo, tratta di una storia d'amore poco prima dell'eccidio degli Ugonotti. La madre e la legge: un povero operaio, dopo uno sciopero sanguinoso, viene ingiustamente condannato a morte per omicidio. L'uomo si salverà in extremis per via della confessione dell'assassino.


Uno dei film più importanti della storia del cinema.


 


Domenica 23 gennaio   2005;    1.30 –  6.00


 


 


Paulo Rocha, cinema: mutazione di vita


a cura di Roberto Turigliatto


 


 


con i film:


LA RADICE DEL CUORE            (A Raiz do Coração, Portogallo, 1969, col., 114', v.or.sott.it)


Regia: Paulo Rocha


A Lisbona si celebra Sant'Antonio, patrono della capitale e protettore degli innamorati. La campagna elettorale e' iniziata, c'e' aria di crisi. La polizia e' all'inseguimento di un gruppo di travestiti. Catone, giovane candidato sindaco, e' un demagogo senza scrupoli che si serve della tradizione popolare per la sua scalata politica. Ha una relazione con   Silvia,   un bellissimo travestito.   Ma l'amore che cerca  Silvia non e' di questo mondo. Una notte, in un locale, incontra Vincent, un tipo pericoloso. Ju, una donna non piu' giovane che possiede uno studio fotografico, conserva foto compromettenti della Lisbona del potere…


 


VANITAS O L'ALTRO MONDO – intervista a Paulo Rocha (Italia, col., 30' c.a) 


a cura di  Lorenzo Esposito, Donatello Fumarola, enrico ghezzi, Giona A. Nazzaro, Daniele Di Cicco


Intervista realizzata per Fuori Orario al cineasta portoghese in occasione della presentazione del suo ultimo film, Vanitas, al Torino Film Festival (novembre 2004)


 


IL FIUME DELL'ORO(O Rio do Ouro, Portogallo 1998, col., 98', v.or.sott.it.)


Regia: Paulo Rocha; con: Isabel Ruth, Lima Duarte, Joana Barcia, Joao Cardoso

Una ballata della gelosia, la storia di un grande e terribile crimine in un contesto popolare, sulle rive color sangue del Fiume d'Oro, tra i vigneti che producono il vino Porto. Capolavoro del grande regista portoghese Paulo Rocha.

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