21/11/2007 – Il cibo dell'anima
Oggi Piero Cannizzaro al Cinema Trevi
Previste per oggi, al Cinema Trevi di Roma, le proiezioni dei film-doc di Piero Cannizzaro. Il rinnovamento del documentario italiano, avvenuto negli ultimi anni, ha in Piero Cannizzaro uno dei suoi maggiori artefici, come testimonia la sua ampia filmografia, che si muove su molteplici latitudini (ha realizzato documentari e reportage in America, Russia, Siberia, Sri Lanka, Sud Africa, Golfo Persico, Norvegia, Lapponia), sempre alla ricerca di nuovi universi da esplorare. La curiosità è alla base del lavoro di Cannizzaro che con la sua macchina da presa entra in ambienti chiusi aprendo un dialogo che coinvolge lo stesso spettatore, invitandolo a raccogliere il testimone del regista e mettersi anche lui in viaggio.
ore 18.30
Storie di Osho (2006)
Regia: Piero Cannizzaro; fotografia; Vasile Caplescu, P. Cannizzaro; musiche: Lamberto Macchi, Antonio Arena e tradizionali; montaggio: Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi – Claudio Merli; durata: 20’
Nella Comunità di Osho a Miasto, in provincia di Siena, si mangia vegetariano. Questa non è un’imposizione di ordine ideologico, ma una scelta che aiuta a raggiungere la leggerezza necessaria alla meditazione. Nei gruppi di crescita spirituale di questa comunità il cibo e tutti quei gesti che accompagnano il rito del “mangiare” spesso vengono usati come pratica di meditazione e di consapevolezza.
La filosofia di Osho è una sintesi delle culture orientale ed occidentale in cui la meditazione orientale e la terapia occidentale si fondono nei loro aspetti più significativi: quello più sociale, conviviale, di celebrazione e quello fatto di interiorità, di silenzio meditativo, dell’essere con se stessi che rendono la meditazione accessibile al mondo occidentale.
a seguire
Storie Buddiste (2006)
Regia: Piero Cannizzaro; fotografia; Vasile Caplescu, P. Cannizzaro; musiche: tradizionali del repertorio buddista; montaggio: Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi – Claudio Merli; durata: 15’
La storia è ambientata nell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) uno dei più importanti monasteri buddisti occidentali dove diverse volte ha anche risieduto il Dalai Lama. Qui alcuni monaci e i due maestri spirituali del centro raccontano del loro rapporto con il cibo, ponendo l’attenzione sia al rispetto dell’ambiente che a quello per tutti gli esseri viventi, ma anche a come l’alimentazione possa diventare pratica quotidiana di meditazione. Parte del cibo vegetariano consumato nel monastero viene coltivato all’interno dell’istituto seguendo sia i metodi tradizionali legati ad antiche usanze tibetane, sia quelli più avanzati della biodinamica.
a seguire
Storie Valdesi (2007)
Regia: Piero Cannizzaro; fotografia; Vasile Caplescu, P. Cannizzaro; musiche: tradizionali del repertorio valdese; montaggio: Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi – Claudio Merli; durata: 26’
La nostra storia si svolge come un vero e proprio viaggio nel territorio valdese con alcuni personaggi della Val Pellice (Torino) come un pastore donna o Walter Eynard che della cucina valdese ha fatto il simbolo del suo ristorante a Torre Pellice, ma anche alcuni produttori di carni e formaggi tipici che legano il gusto del territorio all’identità religiosa. L’alimentazione tradizionale delle comunità riflette il gusto tipico dei paesi del nord. Una cucina profondamente legata alla storia e all’ambiente: si richiama infatti a situazioni legate alla permanenza o al passaggio di popoli differenti.
Premio FOOD IN FILM 2007
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Storie di Clausura (2007)
Regia: Piero Cannizzaro; fotografia; Vasile Caplescu, P. Cannizzaro; musiche: tradizionali del repertorio religioso; montaggio: Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi – Claudio Merli; durata: 33’
Storie di Clausura è ambientato tra le colline nella provincia di Macerata, in un convento di clausura delle monache benedettine. In questo monastero le monache producono tutto ciò di cui hanno bisogno, dal frumento all’olio, dagli insaccati agli ortaggi, dalla frutta alle uova, ma non solo. Le benedettine di Monte San Martino che seguono la Regola di S. Benedetto “Ora et labora” si adoperano anche in molte altre occupazioni, dalla pittura, ai ricami degli arredi sacri, attività che vengono scandite dalle pratiche spirituali delle preghiere, dei canti, e dei vespri. Il pranzo è per le monache una liturgia, un rendere “lode al Signore” perché la preghiera e il cibo sono due “strumenti” che consentono loro di star bene e di trasmettere un messaggio positivo, secondo il dettame di S Teresa d’Avila “quando il corpo sta bene l’anima canta”.
ore 20.30
Tavola Rotonda con Piero Cannizzaro, Fabio Castriota, Paolo D’Agostini, Enrico Magrelli, Silvana Silvestri, Alberto Sobrero
a seguire
Storie dell'Islam (2007)
Regia: Piero Cannizzaro; fotografia; Emilio Giliberti, P. Cannizzaro; musiche: Lamberto Macchia, Antonio Arena e tradizionali del repertorio arabo; montaggio: Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi – Claudio Merli; durata: 30’
La storia è ambientata a Torino durante il festival di Torino e Spiritualità. Il protagonista del film-doc è Abdelaziz, uno degli Imam di questa città. Persona aperta al dialogo con le altre comunità e desideroso di creare un rapporto solido con la cultura occidentale, Abdelaziz ci conduce nell’affascinante realtà musulmana. Anche se sono diverse le testimonianze presenti in questa storia, come quella del sociologo Khaled Fouad Allam o quelle della ricercatrice Nesa Elouafi, dello scrittore iraniano Hamid Ziarati o quella di Mohamed che ha aperto con successo una pasticceria di dolci tipici mediorientali proprio nella piazza di Porta Palazzo, oramai divenuta un punto di riferimento non solo per la comunità araba, ma per tutta la città di Torino.
Premio FOOD IN FILM 2007
a seguire
Storie Ebraiche (2006)
Regia: Piero Cannizzaro; fotografia; Vasile Caplescu, P. Cannizzaro; musiche: Lamberto Macchia, Antonio Arena e tradizionali del repertorio ebraico; montaggio: Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi – Claudio Merli; durata: 24’
La storia ruota attorno a Donatella Limentani, un’ebrea che vive a Roma e ha dedicato la sua vita a raccogliere le ricette di cucina della tradizione Ebraica. Girato nel ghetto di Roma, il documentario, attraverso varie testimonianze di ebrei che seguono i numerosi precetti della cultura ebraica, ci da uno spaccato di questa antichissima religione. Un viaggio tra sapori e colori dei piatti askhenaziti e sefarditi, tra riti e ricette nate dall’incontro di culture diverse e lunghe diaspore. In definitiva, un viaggio nella memoria.
a seguire
Storie di dolci (2005)
Regia: Piero Cannizzaro; fotografia; Vasile Caplescu, P. Cannizzaro; musiche: Lamberto Macchia, Antonio Arena; montaggio: Federico M. Maneschi, Juan Antequera Dusatti; origine: Italia; produzione: Emme Audiovisivi – Claudio Merli; durata: 17’
Storie di dolci è la storia di un riscatto, un riscatto dalla povertà siciliana degli anni Quaranta e Cinquanta, ambientata ad Erice, oggi città della “scienza”, ma famosa per la millenaria tradizione dei dolci nati nel chiuso dei numerosi conventi del bellissimo borgo medievale. Storie di dolci racconta la storia di Maria Grammatico, una signora, oggi settantenne, cresciuta per più di vent’anni nel convento di clausura gestito dalle monache che custodivano antiche ricette di pasticceria di altissimo livello. La sua storia inizia proprio nel convento S. Carlo di Erice. Qui di nascosto, “rubando” e memorizzando con vari espedienti le ricette alle monache di clausura, gelosissime del loro sapere dolciario, una volta uscita dall’istituto, ha trovato la forza e la volontà di aprire in proprio una pasticceria utilizzando le tecniche, gli ingredienti di un’arte che poteva scomparire. Oggi Maria Grammatico è fra i custodi della vera arte dolciaria isolana.
Premio HERMES 2005 – Premio FESTIVAL MEDITERRANEO Bosa 2006 – Premio ACADEMIA BARILLA 2006
Proiezioni a ingresso gratuito
Su internet è disponibile un'intervista a Piero Cannizzaro registrata durante le recenti proiezioni Milanesi allo Spazio Oberdan a proposito del film-doc Il Cibo dell'anima: www.anothertv.net