22/1/2008 – A che è ora è la fine del film?

Gli esercenti discutono di possibili cambiamenti negli orari delle proiezioni

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Modificare gli orari degli spettacoli cinematografici? 
Ne discutono da tempo gli esercenti di tutta Italia, “perché le abitudini sociali – scrive il Giornale dello Spettacolo, che ha raccolto una serie di pareri – stanno cambiando ed anche i cinema, per soddisfare le esigenze dei propri spettatori, tendono ad adeguarsi”. 
A Roma un esperimento è partito proprio nelle ultime settimane in alcuni locali di Circuito Cinema: approfittando dell’uscita di due film di lunghezza superiore alla norma come Lussuria e Cous Cous, entrambi di oltre due ore e mezza, le proiezioni sono avvenute in orari inconsueti, con un terzo spettacolo conclusivo programmato nelle diverse sale in orario variabile fra le 21 e le 22. 
I primi risultati sono positivi – commenta Fabio Fefè, responsabile di Circuito Cinema- ed è nostra intenzione sperimentare qualcosa di analogo anche con film di durata normale”. Positiva l’esperienza di sei sale dello stesso Circuito Cinema a Genova, dove Alessandro Giacobbe segnala l’aumento di presenze dal 20 al 30%: “Da due anni abbiamo adottato, in seguito a un questionario diffuso tra gli spettatori,  la formula dell’ultimo spettacolo alle 21,15 dal lunedì al giovedì, lasciando i quattro spettacoli con l’ultimo alle 22,30 da venerdì a domenica”. “Fino ad una decina d’anni fa– ricorda Danilo Taccalite, direttore di una serie di sale romane – almeno nei giorni feriali, l’ultimo spettacolo garantiva il 50% dell’incasso complessivo della giornata. Oggi lo spettacolo che fa segnare il maggior numero di presenze è il penultimo, ma almeno per Roma, l’orario delle 20,30 rischia di essere irraggiungibile da alcune categorie, che, non volendo far troppo tardi la sera, finiscono per rinunciare al cinema”. Segnali incoraggianti per le novità arrivano dall’ Odeon di Milano, che apre ormai da quattro anni alle 12,30, e lo spettacolo di fine mattinata fa segnare mediamente 400 presenze suddivise nei vari schermi. 
Il Barberini di Roma offre addirittura due proiezioni mattutine, alle 10,30 e alle 12,30. “Sono frequentate prevalentemente – spiega il titolare Mario Fiorito-  da giovani e studenti; la media è di 250 presenze al giorno”. “La diversificazione degli orari – dice Gianluigi Della Casa responsabile dei cinema Medusa di Milano – è una necessità e un dovere nei confronti del pubblico.”. Per Paolo Protti, presidente dell’Anec, associazione nazionale esercenti cinema, ed esercente di Mantova, non esistono regole valide per tutti: “molto dipende dal target di ciascuna sala, perché un orario che funziona nelle metropoli non necessariamente funziona in provincia, così come sono diverse le richieste del pubblico che frequenta i multiplex e di chi si rivolge ai cinema di città”.

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