23/3/2004 – Nel Lazio più schermi che altrove
Il censimento delle sale parla chiaro
L'Anec – Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici – ha ultimato il censimento delle sale, prima rilevazione completa effettuata negli ultimi venti anni. Il risultato finale vede nel nostro paese un totale di 3.628 schermi, collocati in complessive 2.298 strutture che offrono in tutto oltre 1.200.000 posti a sedere.
In testa alla classifica per regioni troviamo il Lazio, con 426 schermi, mentre sono ben 9 le regioni che "offrono" complessivamente meno di 100 schermi: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia-Giulia, Molise, Sardegna, Trentino Alto Adige, Umbria, Val d'Aosta. Ecco la classifica completa:
Lazio (426)
l'Emilia Romagna (425)
Lombardia (401)
Toscana (354)
Piemonte (345)
Veneto (285)
Campania (252)
Sicilia (230)
Puglia (188)
Liguria (173)
Marche (148)
Friuli Venezia Giulia (80)
Abruzzo (78)
Sardegna (63)
Umbria (49)
Calabria (42)
Trentino Alto Adige (40)
Basilicata (20)
Valle d'Aosta (16)
Molise con (13)
Dal punto di vista della concentrazione dell'offerta, il 70,9% del totale sono monosale, il 15,7% sono multisale (tra i 2 e 7 schermi), il 3,3% sono multiplex (da 8 schermi in su), il 10% sono arene e, per il restante 0,1%, esistono in tutt'Italia solo 3 drive-in (nel Lazio, in Campania e in Puglia).
14 multiplex si trovano in Lombardia, 9 in Emilia Romagna, 8 in Piemonte e nel Lazio, 7 in Campania, 6 in Toscana e nel Veneto. Neanche un multiplex invece in Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta.
La Basilicata è l'unica regione ad avere solo monosale, mentre la Valle d'Aosta ha una sola bisala in attività. La Toscana possiede il maggior numero di arene ad attività continuativa: 46, contro le 34 della Sicilia, le 30 dell'Emilia Romagna, le 26 della Liguria e le 20 della Puglia.