Con la quota di ben 1200 lungometraggi prodotti in un anno la Nigeria è ormai seconda solo all'India, la ben nota Bollywood. Il segreto di tale prolificità risiede sia nei tempi stretti di lavorazione, in media dieci giorni, sia nel massimo contenimento dei costi, circa 20mila dollari a film. I profitti derivano essenzialmente dalla vendita delle cassette più che dalle proiezioni in sala. I vhs sono venduti ovunque, dalle bancarelle ai parcheggi fino agli incroci stradali nel mezzo di ingorghi. E' stato Kenneth Nnebue, affarista di etnia igbo già arricchitosi con la pirateria di film americani, indiani e cinesi, il primo ad intuire come i nigeriani preferissero evitare di uscire la sera per andare al cinema a causa della forte criminalità nel paese ed a puntare sulla vendita delle cassette da poter vedere comodamente a casa.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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