25/11/2005 – Ancora cinema nelle vene

A Fuori orario questo fine settimana "Undisputed" di W. Hill, ma ci sono anche "Zero in condotta" di Vigo e "Il ragazzo dai capelli verdi" di Losey

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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Rai 3


Fuori Orario cose (mai) viste


di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola Giorgini Melani Turigliatto e Bendoni


presenta


 


 


venerdì 25 novembre 2005    dalle ore 1.30 alle 4.30


CINEMA NELLE VENE (45)


con i film


 


UNDISPUTED                                                             Prima Visione TV                          


(id, USA 2002, col., 90')


Regia di Walter Hill.  Con Wesley Snipes, Ving Rhames, Peter Falk, Michael Rooker.


Nel penitenziario di Sweetwater, il carcere di massima sicurezza sperduto nel deserto del Mojave dove sono detenuti i peggiori delinquenti di tutti gli Stati Uniti, arriva un campione dei pesi massimi, incriminato per molestie sessuali. Ma a Sweetwater c'è già un altro pugile e lo scontro tra i due è chiaramente inevitabile.


 


Fuori Orario Italian Remix   50'


Una selezione di corti italiani da Spazio Italia di Torino Film Festival 2005


 


ORME – (Italia, 2005, DVcam, 9', b/n)


regia, fotografia, montaggio, produttore/director, director of photography, film editor, producer Pietro Lassandro  – soggetto/story Kolik di/by Rainald Goetz  – suono/sound Giuseppe D'Amato  – interpreti/cast Edoardo Ribatto, Clelia Fumanelli


Dall'inizio. Stop. Presto la mattina mi sono svegliato e ho guardato intorno a me. Mi sono alzato e ho guardato chi era qui. L'orecchio sente ogni tanto qualcosa. Stop.


Qualcuno che non mi comprende. C'è stato qualcosa. Ma quello che brilla non è mai nero. Stupidità. Silenzio. Non vedo più niente. Resta ancora del tempo ora. Stop.


«Il film nasce dal confronto con un testo di Rainald Goetz, Kolik, da cui ho realizzato un film per uno spettacolo teatrale, in una forma dilatatissima. Orme è la versione "cinematografica", frutto di una lotta contro il materiale creato intorno alle sollecitazione di un testo che non chiedeva una descrizione. È un tragitto, una pulsione, tra luoghi e tempi scomposti, senza forzare il sorgere di un significato. Rimane qualcosa di aperto. Forse la storia di una deriva». (P. Lassandro)


 


ACQUA  – (Italia, 2005, Betacam, 10', col.)


regia, soggetto, sceneggiatura: Mauro Magazzino


interpreti: Daniele Carbotti, Rita De Lucreziis, Alfredo De Lucreziis


produttore: Antonio Magazzino


Un bambino si reca al mare con la sua famiglia. Il papà vorrebbe costringerlo ad andare in acqua ma il bambino ha paura. Rintanatosi sotto l'ombrellone, con un volo fantastico, si allontana sospinto dal vento fino a giungere in una tranquilla spiaggia deserta. Qui, lontano dalle urla di suo padre, imparerà a non temere il mare.


«Per questa breve favoletta morale intitolata Acqua mi piaceva l'idea di partire da una situazione realistica per poi svilupparla in termini fantastici. Quasi che la realtà fosse tanto insoddisfacente da cercare nuove strade che la trascendano. Costringere con la forza qualcuno a fare qualcosa non porta da nessuna parte. L'imposizione violenta non convince affatto, soprattutto non è giusta. E il bambino che ha paura dell'acqua non supererà le sue paure se non attraverso l'esperienza». (M. Magazzino)


 


PRIMA CHE ARRIVI IL BUIO- (Italia, 2005, DVcam, 6', b/n)


regia,montaggio:  Maicol Casale


Le immagini mostrano un rituale in una piccola porzione di cielo, in un paesaggio senza collocazione geografica precisa che potrebbe essere ovunque. I protagonisti immaginari del rito, reali migranti, galleggiano nelle loro forme astratte e creano segni che, ricostruendo il campo visivo, danzano secondo il loro consueto rituale prima che arrivi il buio, prima della notte.


«Le immagini del film sono "sporche", ma ho preferito lasciarle inalterate, grezze, senza alcun trattamento in fase di montaggio. Ho incontrato queste immagini casualmente nel cielo sopra a via Teulada, a Roma, nel dicembre 2004, e ho visto come uno spettacolo naturale così consueto da non attirare l'attenzione, attraverso lo schermo, poteva diventare uno scenario suggestivo…». (M. Casale)


 


IL SUICIDIO DI UN PERITO ELETTRICO – (Italia, 2005, DVcam, 8', col.)


regia, soggetto, sceneggiatura, fotografia: Francesco Guttuso


interpreti: Domenico Vullo  – produzione: Deus ex


Cronaca nera. Un perito di 49 anni costruisce una cassa e si tumula al suo interno. Viene ritrovato mesi dopo in stato avanzato di decomposizione. Elogio del suicidio, ostetricia della solitudine, un parto all'inverso nell'ultimo commiato alla vita. «Questo è il primo di una serie dedicata al suicidio. Dieci. Una sorta di decalogo. Realizzato a costo zero in due giorni di lavorazione, Suicidio di un perito elettrico visiona un episodio di cronaca nera. Come il protagonista suicida, il quale non lascia alcun messaggio, alcuna spiegazione, se non l'atto in sé, così io non lascio che immagini». (F. Guttuso)


 


e frammenti da: LE GABBIE DELL'INFINITO di Graziano Staino,  FOKU – FUOCO SPORCO di Claudio Bozzatello, A MING di Alessandro De Toni e Matteo Parisini, ZAKARIA di Massimiliano e Gianluca De Serio, e altri.


 


 


 


Sabato 26 novembre 2005, dalle 1.35 alle 7.00


CINEMA NELLE VENE (46)


 


con i film


TRAITE' DE BAVE ET D'ETERNITE'                                       prima visione TV


(Francia, 1951, b/n, v.o.  sott.li it., 119')


di Isidore Isou


Opera unica prodotta dall'avanguardia lettrista di cui facevano parte, tra gli altri, Guy Debord e Gil Wollman, all'epoca giovanissimi. Il film di Isou è il primo film composto interamente di materiali di repertorio, montati secondo il principio lettrista della poesia sonora. Film di deriva urbana attraverso le strade di Parigi.


 


ZERO DE CONDUITE                                                      


(Zero in condotta, Francia, 1933, b/n, v.o. sott.li it., 42')


Regia: Jean Vigo – Con: Jean Daste', Robert Le Flon, Delphin Du Verron, Louis Berger, Michelle Fagard, Louis Lefèbvre.


In un collegio diretto da un nano, quattro ragazzi puniti per cattiva condotta mettono in atto un'insurrezione incruenta, prendendosi una vendetta sui loro aguzzini e rovinando la festa ai notabili.


 


BRITISH SOUNDS                                                                  


(G.B. 1969, col. v.o. sott.li it., 50')


Regia: Jean-Luc Godard


Girato in Inghilterra nel febbraio del 1969, e' il primo film firmato dal gruppo Dziga Vertov. Doveva essere un'indagine sui gruppi minoritari della sinistra rivoluzionaria inglese, e' soprattutto un film sulla ricerca di nuovi rapporti fra immagini e suoni.. Ogni sequenza mostra un particolare aspetto della vita sociale e politica inglese. Godard dira' che non si tratta ancora di un film politico, "perche' non fa che enumerare i problemi (operaio, studente, fascismo ecc.) in termini sociologici, come Le Monde e l'Express", ma nello stesso tempo che lo era "perche' la sua stessa semplicita' consente a tutti di criticarlo facilmente".


FUORI ORARIO LOTTE IN ITALIA                           50' circa


Un montaggio di Fuori Orario da un girato di Jean-Luc Godard in italia al tempo del 'gruppo Dziga Vertov".


 


 


domenica 27 novembre 2005,  dalle ore  1.50 alle 6.00


CINEMA NELLE VENE (47)


con:


 


L'ESTATE DI KIKUJIRO 


(Kikujiro no natsu, Giappone 1999, 117')                  


Regia Takeshi Kitano


Con Yusuke Sekiguchi, Takeshi Kitano, Kazuko Yoshiyuki, Kayoko Kishimoto.


Il piccolo Masao che vive a Tokyo con la nonna, durante l'estate decide di partire alla ricerca della mamma, lo accompagnerà il burbero Kikujiro…


 


IL RAGAZZO DAI CAPELLI VERDI


(the boy with green hair, USA, 1948, colore dur. 78')


Regia: Joseph Losey – con  Pat O' Brien, Robert Ryan, Dean Stockwell, Barbara Hale


Un ragazzino di dieci anni orfano di guerra si sveglia una mattina con i capelli verdi. I compagni lo deridono, gli adulti pensano ad una rara malattia. Ma il piccolo, dopo un primo tentativo di ribellione, decide di accettare il proprio destino.


 


 


lunedi' 28 novembre 2005, dalle ore  0.55 alle 2.15


nero su nero


con


GILLES DELEUZE A SAINT DENIS (1987): LE POINT DE VUE  58'

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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