27/2/2007 – Parlami di Boldi

De Sica: "Forse torneremo insieme"

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Intervenuto come ospite a 'Il senso della vita', il programma condotto da Paolo Bonolis su Canale 5, Christian De Sica ha spaziato tra ricordi e omaggi stimolato dalle icone della consueta "fotointervista". L'attore, da pochi giorni in scena al Sistina con lo spettacolo 'Parlami di me', scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime, ha puntato l'attenzione sulla follia, vista come una caratteristica della sua famiglia. "Da parte di mia madre, c'e' pure un assassino, Ramon Mercader, detto il picconatore: e' lui che ha ucciso Lev Trotsky a picconate, per cui Bonolis non mi contraddire!" Questo l'incipit di De Sica che tra un ricordo di papà Vittorio e delle sue adorabili bugie e un omaggio al genio di Totò ha parlato di sé e del suo cinema. Partendo da un suo grande difetto: "Ho le mani bucate – ammette – Ho 56 anni, lavoro da quando ne avevo 16 e non ho mai messo una lira da parte. E' pur vero che non mantengo una famiglia, ma una cooperativa. E così mia moglie Silvia mi dà la paghetta. Adesso vado in giro con 50 euro in tasca. La benzina, invece, addirittura me la mettono loro".
La sua cinematografia, che consta di ben 84 pellicole, viene vista come "piena di stronzate ma anche di bei film". Dopo un ricordo autobiografico di una sua tourneè teatrale in Sudamerica a 18 anni per aggirare i confronti paterni, viene messo di fronte ad una foto di Massimo Boldi, l'ex compagno di tante avventure cinematografiche prima del divorzio di due anni fa. "E' la mia Mondaini, credo che abbiamo fatto più film insieme della coppia Hill-Spencer", attacca De Sica, "ora abbiamo fatto pace – continua – e ci siamo anche riproposti di tornare insieme. Sempre se ci vorranno, perche' ormai abbiamo una certa eta'!" Ha svelato poi anche i motivi della rottura: "Due anni fa, quando è morta sua moglie Marisa, Boldi ha rivelato la sua fragilità. Io vivevo a Roma e lui a Milano e, poichè stavo più vicino al nostro produttore De Laurentis, ha pensato che gli facessi le scarpe e che io potessi penalizzarlo nelle sceneggiature. In seguito, lui ha capito che non era così e ci siamo riavvicinati". (p.t.)

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