Che bellezza! Le associazioni di genitori inorridiscono per la mancata censura ai minorenni per il film di Scorsese Gangs of New York. Senza nemmeno aver visto il film, ecco già le prime polemiche da parte di chi decide cosa è giusto vedere o non vedere al cinema; ma di voci contro l'immondizia che si può vedere in tv (pubblica, privata, fa lo stesso), oppure di inni contro la possibilità di un minorenne di affittare una qualsiasi videocassetta, o di dirigere la parabola del nuovissimo impianto satellitare hi-tech di papà verso luoghi lontani, non pare che se ne senta neanche una eco. Vediamo qualche estratto di agenzia dei giorni scorsi:

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Roma, 22 gen. (Adnkronos)- ''E' un caso che ricalca tutti gli altri precedenti''. L'avvocato Michele Lo Foco sta lavorando, su incarico del ministro dei Beni culturali, Giuliano Urbani, al nuovo progetto di riforma della censura. Ed usa poche parole per commentare le polemiche sul mancato divieto in Italia di 'Gangs of New York'. Lo Foco cita i casi di ''Seven'', di ''L'uomo senza ombra'', di ''Codice Swordfish'', di ''L'amore infedele'', tutti film usciti senza divieto. ''L'Italia -dice Lo Foco a proposito delle polemiche sul film di Martin Scorsese – si distingue in tutto il mondo per essere la societa' e la nazione piu' permissiva''.

Roma, 22 gen. (Adnkronos) – ''Le proteste e le lamentele unite alle accuse provenienti da chi e' componente della commissione censure come la Gisotti meritano un approfondimento doveroso, che al di la' del caso 'Gangs of New York', su cui occorre comunque fare chiarezza''. E' quanto afferma Maria Rita Munizzi, presidente del Moige, il Movimento italiano genitori, a proposito delle polemiche sul mancato divieto a 'Gangs of New York'. ''Occorre capire -spiega la Munizzi- perche' l'Italia sia l'isola felice del 'per tutti' dei film che negli altri Paesi occidentali hanno divieti ai minori. Il sistema della censura a tutela dei minori va riformato al di la' di logiche commerciali tenendo presente solamente il bene dei minori, ed i genitori devono essere parte preminente nelle commissioni censorie per i minori. Chiediamo al ministro Urbani risposte e soluzioni a questa tematica''.

Roma, 22 gen. – (Adnkronos/Cinematografo.it) – ''Non ho visto 'Gangs of New York' ma ho seguito la polemica sulla decisione di farlo uscire in sala senza divieti, un'altra occasione che rivela come l'attuale meccanismo di censura non funzioni''. Roberta Gisotti, giornalista di Radio Vaticana e rappresentante dell'Associazione Genitori nella terza Commissione di Revisione Cinematografica, riaccende la polemica sulla censura dopo il caso di 'Gangs of New York'. ''Sono mesi che diserto le riunioni – ha aggiunto – perche' le ritengo inutili, con tutto il rispetto degli altri membri''. ''Ho accettato questo incarico con la speranza che la nostra presenza avrebbe potuto influenzare positivamente le decisioni -aggiunge la Gisotti- Ma ho capito presto che le cose non funzionano, e non mi sono dimessa solo perche' l'Age me lo ha chiesto. I lati oscuri dell'attuale meccanismo di censura sono diversi e tutti altrettanto gravi: non c'e' criterio di trasparenza nell'attribuzione delle pellicole alle varie sezioni, ossia i film vengono proposti al giudizio piu' opportuno condizionato dai soliti diktat commerciali''.

Roma, 23 gen. – (Adnkronos) – Roberta Gisotti si e' dimessa dalla Terza Commissione di revisione cinematografica in cui rappresentava L'Associazione genitori. In una lettera inviata oggi al Dipartimeto dello spettacolo, la Gisotti spiega che l'hanno indotta a rassegnare le dimissioni. La Commissione, lamenta, ''non e' piu' in grado di svolgere il proprio compito''. Una istituzione, si legge nella lettera, ''inutile che non tutela l'infanzia e che e' dannosa ed ingannevole nei confronti delle famiglie che devono affidarsi ai suoi pareri''. Proprio ieri la Gisotti aveva espresso il suo disappunto per la decisione di far uscire senza alcun divieto 'Gangs of New York' di Martin Scorsese.

Roma, 23 gen. – (Adnkronos) – ''Un affresco impietoso sull'America di ieri che parla forse anche di quella di oggi: in questa prospettiva si puo' vedere il film con maggiore serenita' e accortezza per non lasciarsi andare al rifiuto che altrimenti si prova di fronte a sequenze crude e brutali''. E' questo il giudizio della Commissione nazionale valutazione film della Conferenza episcopale italiana, a proposito del film 'Gangs of New York' diretto da Martin Scorsese, che in Italia uscira' domani in circa 550 sale cinematografiche italiane senza nessun taglio o divieto. ''E' una decisione che lascia sconcertati -commenta la Commissione della Cei-. Negli Stati Uniti la pellicola e' accompagnata dalla sigla 'R', ossia 'Restricted', ingresso vietato ai minori di 17 anni non accompagnati. In Gran Bretagna e in Canada e' stato deciso il divieto ai minori di 18 anni. In Italia evidentemente i giudici ministeriali hanno ritenuto inesistenti le motivazioni di un divieto. Gli adolescenti italiani sono forse piu' 'maturi' dei loro coetanei stranieri?'' si chiede l'organismo della Cei: ''I nostri dodicenni e tredicenni hanno gia' acquisito una tale esperienza di vita da poter discernere, filtrare, distinguere, ragionare, muoversi sul giusto versante della misura e della concretezza?''.

Sul funzionamento della censura in Italia ed in altri paesi, consultate una delle news degli ultimi giorni.
Vedremo quale sarà il seguito; e vi terremo informati circa i nuovi eventuali strali lanciati dai "rappresentanti del benessere dei minori"…

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