Una delle pochissime iniziative d'Italia per ricordare Italo Calvino a vent'anni dalla morte si tiene a Reggio Calabria. Pone l'accento sulle straordinarie intuizioni dello scrittore a partire dalle sue Lezioni americane e focalizza l'attenzione su un aspetto, forse, non abbastanza esplorato. Sui rapporti tra Calvino e il cinema. È a questo che ha lavorato per l'intero 2005 il circolo del cinema "Cesare Zavattini" che, a partire da domani, lancia una nuova iniziativa: "Il Castello delle visioni incrociate: Italo Calvino e il cinema".

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Sarà il castello aragonese a fare da palcoscenico e schermo alle giornate calviniane di Reggio Calabria che avranno ospiti d'eccezione ed esperti delle opere di Calvino. Si parte oggi 28 ottobre con un laboratorio di sceneggiatura, dedicato agli studenti reggini, tenuto da Demetrio Salvi, condirettore della rivista di cinema "Sentieri Selvaggi". Nel pomeriggio, invece, a partire dalle 17 ci sarà la proiezione dei "film calviniani". Opere di grande rilevanza artistica dirette, tra gli altri, da Mario Monicelli e Francesco Maselli.

Il 29 ottobre, venerdì, ancora una giornata dedicata al corso di sceneggiatura per gli studenti. Nel pomeriggio, invece, un convegno su "Calvino e il cinema" al quale interverranno, tra gli altri, lo storico e critico del cinema Lorenzo Pellizzari che, nel lontano 1987, fu il primo a organizzare un convegno sul rapporto tra lo scrittore e il mondo della celluloide, i docenti Amelia Nigro (Unical) e Lello Carullo (Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria), Demetrio Salvi (Sentieri Selvaggi), Massimo Angelucci Cominazzini (Accademia di Belle Arti di Macerata) e il presidente dello Zavattini Tonino De Pace.
E sempre venerdì è la giornata di inaugurazione della innovativa e curiosa mostra caleidoscopio di frammenti calviniani "Il Castello delle visioni incrociate" che sarà visitabile, dentro il castello aragonese, fino al 4 novembre. Un mosaico di immagini da non perdere.

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