29/10/2008 – Che film ha fatto Yvonne Sciò?

Il produttore Dammicco prende le distanze dalla moglie per la sua partecipazione a House of Flesh Mannequins. Replicano il regista e il produttore

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House of Flesh MannequinsSale la tensione tra l’attrice Yvonne Sciò e il marito, il produttore Stefano Dammicco, presidente della nuova società 360 Entertainment. La scorsa settimana, Dammicco ha diffuso un comunicato stampa nel quale rimarcava la sua assoluta estraneità rispetto alle ultime scelte professionali della moglie. La nota fa riferimento in particolare al film House of Flesh Mannequins, “definito dagli stessi produttori un film “estremo”, con reali scene di “sesso e violenza” e con la partecipazione della famosa pornostar Roberta Gemma Missoni”. La Sciò, secondo quanto dichiarato da Dammicco, avrebbe avuto “il cattivo gusto” di prendere parte al progetto senza riferir nulla al marito e nonostante fosse all’ottavo mese di gravidanza. Il produttore pertanto – conclude il comunicato – si è riservato “tutti i diritti di tutelare il proprio buon nome, oltre che quello della propria figlia Isabella Beatrice Dammicco, nelle sedi più opportune per l’enorme danno subito”. Non si è fatta attendere la risposta: il regista di House of Flesh Mannequins, Domiziano Cristopharo e i produttori Domiziano Arcangeli e Daniele Pannizza hanno replicato con un altro comunicato stampa, in cui si sottolinea che il loro film, pur violento ed estremo, non è affatto pornografico, ma s’inquadra a pieno titolo nel genere horror. Le riprese con la Sciò, inoltre, si sarebbero svolte nel mese di aprile, quando l’attrice era al quinto mese di gravidanza, e per di più alla presenza dello stesso Dammicco. Si trattava di un semplice “cameo”, “limitato alla recitazione di una frase, e l'attrice era vestita”. Per di più – continua la nota – nel montaggio definitivo non è stata inserita la scena in cui compare la Sciò, per cui il suo nome, in definitiva, non compare neanche nei titoli. La produzione, infine, dichiara di voler intraprendere le vie legali per tutelare il proprio nome. Sarà battaglia? (a.s.) 

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