29/3/2002 – Venerdì (e sabato) santo a Fuori orario

film di Ciprì e Maresco, Herzog, Aristakisijan, Sokurov, Dumont, Rossellini, Seixas Santos

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FUORI ORARIO cose (mai) viste
di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto e Bendoni
presenta:

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Venerdi’ 29 marzo dalle ore 1.10 alle 7.00
VENERDI SANTO
(ECHI DA UN PAESE OSCURO)
a cura di Roberto Turigliatto
con il film:
Illuminati
(Italia, 1990, b/n, 5’)
Regia: Daniele Ciprì & Franco Maresco
Un uomo sulla carrozzella, in una strada, vittima sacrificale nella periferia palermitane dei due registi.

Paese del silenzio e dell’oscurità Prima Visione TV
(Land des Schwigens und der Dunkelheit, Germania, 1970/71, b/n, 82’) Vers.or. sottotitoli italiani
Regia: Werner Herzog
In una sequenza del film, un gruppo di giovani handicappati mostra una lettera di solidarietà firmata da una donna che si dichiara “amica dell’umanità”. E’ la sordo-cieca Fini Straubinger. Sarà lei a condurre Herzog nel “paese del silenzio e dell’oscurità”. L’argomento del film è, appunto, la lotta quotidiana di Fini, dolcissima quanto determinata, tesa ad alleviare la solitudine incommensurabile dei suoi “compagni di destino”. Seguiamo la protagonista in una serie di visite a persone o a istituzioni dove sempre riesce a trasmettere il suo calore, la sua serena energia interiore, comunicando attraverso una sorta di alfabeto tattile (‘una monografia sulle mani di una sordo cieca” – ha detto l’autore). Le riprese sono effettuate interamente a Monaco di Baviera, in un mondo situato a una distanza abissale dal nostro e inimmaginabile.

Ladoni – La palma della mano
(Ladoni, Russia, 1993, b/n, 138’)
Regia: Artur Aristakisijan
A Kisinev (in Moldavia) c’è un mendicante che cammina lungo le strade tutto il giorno e parla ad alta voce con un suo figlio mai nato. La gente lo ascolta. Anche il regista cammina per le strade di una città semidistrutta, popolata di mendicanti.

Madre e figlio
(Imat’i syn, Russia/Germania, 1997, col. 66’39”)
Regia: Aleksandr Sokurov
con Gudrun Geyer, Aleksej Ananishnov
In una campagna vicino al mare, un figlio assiste la madre morente: l’uomo di fronte alla natura e alla morte, l’amore filiale, la memoria.

Sabato 30 marzo dalle ore 1.15 alle 8.00
VENERDI SANTO
(FELICITA’ PER TUTTI)
a cura di Roberto Turigliatto

con i film:
scene da
“Palermo può attendere” Prima Visione TV
(Italia, 2002, col.15’)
Regia: Daniele Ciprì & Franco Maresco
Riprese di FUORI ORARIO dello spettacolo teatrale messo in scena per la biennale di Venzia, lo scorso febbraio.

L’Umanità Prima Visione TV
(L’Humanité, Francia, 1999, col. 139’)
Regia: Bruno Dumont
con Emanuel Schotté, Severine Caneele, Philippe Tullier
Il film è ambientato a Bailleul, nelle Fiandre, nel Nord-Est. Qui vive Pharaon de Winter, un giovane poliziotto. Nella campagna è stato trovato il corpo seviziato di una undicenne. Pharaon è incaricato di condurre le indagini, ma questo, per lui, significa soprattutto, patire in prima persona il male fatto dagli uomini. Pharaon è innamorato di Domino, una ragazza di 23 anni che, però, ha una relazione con Joseph. Domino è molto affezionata a Pharaon e vuole che faccia compagnia a lei e Joseph quando, nei fine settimana, si concedono qualche divertimento. Pharaon vive con la madre. Lunghe pedalate in bicicletta e la coltivazione di un piccolo orto sono i soli diversivi alla sua esistenza monotona. Il film si chiude su di lui, solo, nella stanza del commissariato con lo sguardo fisso e pieno di malinconia subito dopo l’abbraccio con l’assassino che ha appena scoperto.

Europa ‘51
(Italia, 1952, b/n, 121’)
Regia: Roberto Rossellini
con Ingrid Bergman, Alexander Knox
Irene, la moglie di un industriale americano che vive a Roma, dopo il suicidio del figlioletto che si sentiva trascurato, suggestionata dal cugino comunista si da’ alla carità sociale, diventando amica di una prostituta con prole e conoscendo l’alienazione del lavoro in fabbrica, prima che una società ipocrita e moralista la respinga dalla vita “normale” rinchiudendola in una casa di cura.

Mal
(id. Portogallo, 1999, col. 85’)
Regia: Alberto Seixas Santos con Pauline Cadell, Rui Morrison, Alexandre Pinto
In una città si intrecciano contemporaneamente migliaia di storie. Come quella di Cathy e Pedro, separati da tutto tranne che da un amore immenso e segnata dalla malattia incurabile della donna. La storia di Daniel, piccolo delinquente e del suo amico di colore, sempre in preda alla “discesa”, da cui cercano di risollevarsi e sempre alla ricerca di un po’ di pace sotto le stelle. La storia dei Cruz, coppia di gioiellieri che convivono per necessità, lacerati da un astio crudele. La storia di un nonno che arriva a Lisbona per cercare la nipote scappata di casa. La storia di una bambina, creatura abbandonata da Dio, fragile angelo dell’apocalisse, che sopraggiunge con il suo passo breve e sicuro per annunciare la fine del mondo…

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