Si è chiuso il 30 ottobre, la seconda edizione del Festival del Cinema Italiano di Belgrado, la manifestazione organizzata dall'associazione culturale "Blackout" Onlus di Napoli, dalla F.I.C.C. (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema) e dall'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado, col contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema.

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Il festival è stato inaugurato venerdì 24 ottobre, alla presenza del sindaco di Belgrado e del ministro serbo della Cultura, dallo scrittore e sceneggiatore Niccolò Ammaniti, che ha presentato Io non ho paura di Gabriele Salvatores, tratto dal suo romanzo e selezionato dall'Italia per la corsa agli Oscar 2004 (tra l'altro, film e libro escono mercoledì prossimo in Serbia Montenegro). A dirigere la manifestazione sono due giovani storici del cinema italiani, il napoletano Vincenzo Esposito (responsabile anche dell'Italian Film Festival di Stoccolma) e Roberto Lippi, mentre il presidente è l'importante regista serbo Goran Paskaljevic.

Il Festival del Cinema Italiano di Belgrado s'è svolto interamente all'interno del Sava Centar, il principale centro congressi della capitale serbo-montenegrina sede delle più importanti manifestazioni culturali del Paese. In questa prestigiosa cornice sono stati proiettati i seguenti film italiani: oltre a Io non ho paura, Pater Familias di Francesco Patierno, L'imbalsamatore di Matteo Garrone, Figli – Hijos di Marco Bechis, Il posto dell'anima di Riccardo Milani, Prendimi l'anima di Roberto Faenza e Fortezza Bastiani della coppia Rossi-Mellara. Ospiti del festival, assieme ad Ammaniti, sono stati proprio i due giovani registi di Fortezza Bastiani e Riccardo Milani, tutti presentati al folto pubblico direttamente dal presidente Paskaljevic.

Lunedì 27 ottobre è stata ufficialmente presentata, dal critico cinematografico Alberto Castellano, una Retrospettiva dedicata a Carlo Lizzani e composta da dodici titoli, tra i quali: Achtung Banditi, L'oro di Roma, Banditi a Milano, Torino nera, La casa del tappeto giallo, Esterina. Questa sezione del festival è organizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale di Belgrado.

Il Festival del Cinema Italiano di Belgrado è diventato, dopo appena due edizioni, l'evento culturale più importante dedicato all'Italia tra quelli organizzati nei Paesi della ex Jugoslavia.

Proprio grazie al festival e alla F.I.C.C., tra l'altro, è nato da pochi mesi – prendendo spunto dal modello italiano dei circoli del cinema – il primo Circolo del Cinema dell'intera storia della ex Jugoslavia, poiché prima erano proibite associazioni di questo tipo: è stato costituito a Novi Sad e vede già l'attiva partecipazione di diverse centinaia di appassionati. Un altro cine-circolo davvero speciale si sta per formare, invece, proprio a Belgrado: lo presiederà direttamente Goran Paskaljevic, mentre tra i soci fondatori ci saranno anche Philip David (sceneggiatore di fiducia del regista serbo) e Pedrag Delibasic (per tanti anni professore di Storia del Cinema a Belgrado). Entrambi i circoli di Novi Sad e Belgrado saranno affiliati alla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema.

Il lavoro che ha portato alla costituzione dei primi due circoli del cinema della ex Jugoslavia è durato molti mesi, tra mille difficoltà dovute al fatto che tutto ciò era tassativamente proibito fino a pochi anni fa.

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