Dopo una lunga assenza dal grande schermo Giuliano Montaldo (Sacco e Vanzetti, Gli occhiali d'oro, Gli Intoccabili, Giordano Bruno), che dai ’90 in poi si è dedicato prevalentemente alla regia di opere liriche, torna nelle sale con un nuovo film ispirato alla figura di Fëdor Dostoevskij, in uscita il 24 aprile. I demoni di San Pietroburgo, a parte le riprese in Russia, è stato girato a Torino con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nella città piemontese e in particolare tra le regge sabaude è stata ricostruita la San Pietroburgo del 1860, subito dopo l’attentato alla corte dello Zar. Dostoevskij (Miki Manojlovic, Underground, Gatto Nero Gatto Bianco, Promise me this, La polveriera, L’enfer, e recentemente Irina Palm), reduce dai lavori forzati in Siberia, provato dall’epilessia, dai creditori e dall’imminente scadenza dei termini di consegna di un nuovo libro, incontra Gusiev (Filippo Timi, intervistato qui), paziente di un ospedale psichiatrico, che gli confessa di essere stato fortemente influenzato dai suoi scritti e gli rivela l’esistenza di un gruppo terroristico determinato a eliminare un altro membro della famiglia imperiale. Di giorno lo scrittore lavora ai suoi romanzi con l’aiuto di una bella e giovane stenografa, Anna Grigorjevna (Carolina Crescentini, che interpreta quella che aiutò il grande scrittore a pubblicare Il giocatore e divenne poco dopo sua moglie); di notte, si mette all’affannosa ricerca dei terroristi, in particolare della donna che li guida, Aleksandra (Anita Caprioli), oppresso dalla responsabilità che proviene da un possibile fraintendimento delle sue parole.  “I vostri romanzi – gli dirà l’ispettore Pavlovic (Roberto Herlitzka) sembrano scritti contro i rivoluzionari, ma in realtà sono più incendiari dei proclami terroristici”… Nel cast anche Sandra Ceccarelli, Pamela Villoresi, Giordano de Plano, Patrizia Sacchi, Giovanni Martorana, Emilio de Marchi. La colonna sonora è stata composta appositamente da Ennio Morricone. Produce Jean Vigo Italia in collaborazione con Rai Cinema (di cui Montaldo è stato presidente dal 1999 al 2002), distribuisce 01. Il progetto è nato da un’idea di Andrej Konchalovskij interpretata da Paolo Serbandini. Dichiara Montaldo a proposito del film e di quello che definisce forse il più forte e coinvolgente romanzo di Dostoevskij, quello della sua stessa vita e delle sue passioni: “Quello che mi ha affascinato, e che negli anni ha lavorato in profondità dentro di me, è l’idea di poter raccontare il dubbio, di poter osservare un grande scrittore affrontare il demone della sua coscienza nel timore di essere stato il cattivo maestro per le nuove generazioni. Di cogliere l’attimo in cui Dostoevskij dopo la terribile esperienza della detenzione in Siberia, nel contatto con la sofferenza vera e con quella umanità disperata, fa il bilancio del suo impegno rivoluzionario. E capisce che ormai è interessato a cercare una sola cosa: l’Uomo.”

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Clip dei film di Montaldo – Nick & Bart (Joan Baez)

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