30/7/2003 – "Con la legge Gasparri, addio ai documentari in Italia"
Secondo il produttore fiorentino Stefano Stefani
Lanciando un'iniziativa volta a tutti i cittadini italiani, ovvero una sottoscrizione per finanziare il documentario ''Crimini di pace – I veleni dell'Enichem'', diretto da Antonio Bellia, il produttore fiorentino Stefano Stefani ha colto l'occasione per denunciare un altro tra i rischi connessi all'eventuale approvazione del progetto di legge Gasparri inerente la riforma del sistema radiotelevisivo, in questi giorni al centro dell'attenzione da una parte per gli indiscutibili vantaggi che essa finisce per generare al "blocco" Mediaset, dall'altra per le discutibili modalità – in termini di luoghi e tempi di discussione – di analisi in Commissione parlamentare.
Stefani, infatti, ha evidenziato come ''con la nuova legge di riforma del sistema radiotelevisivo, la Rai non produrra' piu' documentari", ed ha aggiunto che questo fatto -assieme alla "scomparsa" di Tele+, che era uno dei maggiori produttori italiani di documentari, in seguito alla quale "da parte di Sky sono state tagliate tutte le risorse destinate a questo settore e interrotte le coproduzioni" – mette a rischio la possibilità stessa di sopravvivere a chi esprime le proprie potenzialità nel settore del documentario.