31/12/2007 – Dennis Hopper: bagno di sangue

I quarant’anni del ’68, una retrospettiva a Parigi e un film con Penelope Cruz

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"E' stato un bagno di sangue": alla vigilia delle celebrazioni del '68, la presa di posizione meno scontata arriva da un protagonista dell'epoca, quel Dennis Hopper che firmò Easy Rider, tra i film simbolo dell'epoca. Oggi Hopper ricorda la stagione di 40 anni fa senza la minima nostalgia.
"Le città erano in ebollizione, si manifestava ovunque – racconta Hopper ospite di Capri, Hollywood – Fu un'epoca dura, segnata dalle uccisioni di JFK, di Robert Kennedy, di Martin Luther King e Malcom X. Cercavamo di opporci alla guerra in Vietnam, tutti noi eravamo coinvolti nel movimento politico. Scrissi con Peter Fonda il film nel '67, lo girai nel '68 e uscì nel '69, volevo raccontare un storia di motociclisti ma con il clima dell'epoca venne fuori un film sulla libertà. Recentemente ho rivisto il film con alcuni giovani, le reazioni sono le stesse di tanti anni fa, evidentemente la sua funzione la fa ancora oggi".
Dennis Hopper – forse anche perché aveva dato il voto a Bush nelle ultime elezioni – ritiene la guerra in Iraq diversa dal Vietnam. "E' stato un evento sfortunato – dice Hopper – oggi trasformato in disastro. Non vedo un ritiro a breve, ma nel disastro lasceremo quel paese, oltre a tanti nostri soldati morti innocenti".
Non esita a definirsi un reietto di Hollywood, da quando ha dichiarato il proprio voto pro Bush: "Mi guardano per storto, e ancor di più in questo periodo elettorale. Ma non so se voterò ancora repubblicano, non vedo grossi personaggi. Mia moglie è promotrice di un comitato pro-Obama e io posso dichiararmi parte di quegli elettori indecisi".
Oltre a lavorare per il cinema, rigorosamente indipendente sin dall'epoca di Gioventù Bruciata ("é li che ho conosciuto James Dean e ho amato il suo talento per il resto della mia vita"), Dennis Hopper continua ad appassionarsi di fotografie e a dipingere, oltre ad avere una importante collezione di arte moderna. Il 15 giugno, a Parigi, si aprirà alla Cinemateque una grande retrospettiva sull'attore americano: "Tutti i miei film, i miei dipinti e parte della mia collezione privata d'arte. Sarà un'occasione per riguardare in profondità la mia vita".
"Il cinema di De Sica mi ha formato, come quello di Rossellini, Antonioni e Fellini. Almeno una volta torno in Italia per bearmi della vostra arte", dice Hopper annunciando anche molti nuovi film già prenotati dai festival. Come Elegy di Isabel Coixet, che andrà al festival di Berlino ("una commedia tragicomica in cui io e Ben Kingsley, professori di college, amici e donnaioli ci innamoriamo della stessa donna, interpretata da Penelope Cruz"), o Sleepwalking accanto a Charlize Theron al Sundance Festival insieme ad un altro film prodotto da Quentin Tarantino sul mondo delle motociclette, Hell Ride. Hopper ha girato anche a Palermo, interpretando la morte, il nuovo film di Wim Wenders The Palermo Shooting e preso parte al nuovo film politico di Kevin Costner dedicato a quel voto in New Mexico che decise le ultime elezioni Usa, Swing Vote.

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