31/5/2004 – Le conseguenze della Palma
I documentaristi italiani scrivono a Urbani
Sull'onda del successo a Cannes di Fahrenheit 9/11, primo documentario a vincere a Cannes 49 anni dopo Il mondo silenzioso di Jacques Costeau, l'Associazione Documentaristi Italiani (Doc/It) scrive una lettera aperta al ministro per i beni e le attività culturali Giuliano Urbani. ''Il documentario italiano -si legge nel comunicato- sta vivendo un momento di grande vivacita' artistica e produttiva che contrasta con le attuali, ancora avverse, condizioni di mercato, ed attende con impazienza il determinarsi di un nuovo quadro operativo reso possibile dall'imminente entrata in vigore della nuova legge cinema da un lato e dalla proclamata volonta' di nuove strategie di intervento da parte del Servizio pubblico Radiotelevisivo dall'altro''. ''Ci auguriamo -continua la Doc/It- che da Lei per primo, e dai decision makers del cinema e della televisione nazionali, arrivi questo riconoscimento e si manifesti espressamente la volonta' di offrire al documentario italiano il supporto ed il palcoscenico che si merita, ed al pubblico italiano la possibilita' di apprezzarlo''. ''L'interpretazione 'politica' del verdetto della Giuria internazionale, comparsa sulla maggior parte della stampa di oggi, non e' l'unica possibile -continua la lettera in riferimento ad una dichiarazione del minstro- Il presidente della giuria, il regista americano Quentin Tarantino, che mangia pane e cinema fin dall'eta' della ragione, ha proclamato: 'Il film e' bello e scatena passioni, questo e' cinema!''.