Venerdì 6 agosto 2004 ore 1.50 – 3.00

CORTO KIARO(STAMI)

con

I CORTOMETRAGGI DEGLI ESORDI DI ABBAS KIAROSTAMI

Nel 1969 Abbas Kiarostami, agli esordi della sua carriera cinematografica, viene contattato dal direttore del Centro per lo sviluppo intellettuale dei bambini e dei ragazzi (Kanun) di Teheran che, colpito dalla raffinatezza degli spot pubblicitari girati dall'autore l'anno precedente, lo invita a creare la sezione cinematografica dell'istituto. L'anno seguente gira, per l'istituto, il suo primo film, un cortometraggio dal titolo Pane e vicolo. Nel corso della puntata di Fuori Orario di questa sera vengono presentati, in prima visione tv, Pane e vicolo e altri cortometraggi della prima fase dell'attività del regista sui temi dell'infanzia e dell'interazione sociale.

Questi i titoli:

PANE E VICOLO

(Nan va Koutcheh, Iran, 1970, b/n, 10', v.o. con sott. it.)

Regia: Abbas Kiarostami

Un bambino, di ritorno a casa con una pagnotta in mano, deve fronteggiare un cane che gli sbarra il passo; dapprima cerca di aggregarsi ad un vecchio che, però, prende un'altra strada; riuscirà a rabbonire il cane lanciandogli un pezzo di pane ed a raggiungere la sua meta.

LA RICREAZIONE

(Zang-e Tafrih, Iran, 1972, b/n, 11', v.o. con sott. it.)

Regia: Abbas Kiarostami

Uno scolaro viene allontanato ed escluso in nome della sua passione.

DUE SOLUZIONI PER UN PROBLEMA

(Dow Rahehal Baraye yek Massaleh, 1975, col., 5', v.o. con sott. it.)

Regia: Abbas Kiarostami

Due scolari vengono messi di fronte alla scelta di picchiarsi o di risolvere la questione civilmente.

IL CORO

(Hamsarayan, 1982, col., 17', v.o. con sott. it.)

Regia: Abbas Kiarostami

Un vecchio si sconnette dal mondo a suo piacimento, modulando il volume del suo apparecchio auricolare.

IL SILENZIO                                                                                 

(Le Silence/Sokout, Francia/Iran/Tagikistan 1198, col. 72'34")

Regia: Mohsen Makhmalbaf

Con Tahmineh Normatova, Nadereh Abdelahjeva, Golbibi Ziadolahyeva

Tagikistan: Khorsid, ragazzino cieco che vive facendo l'accordatore, viene sempre attratto, distratto e ingannato dai suoni che sente lungo il cammino tra la casa e il negozio; girovagando per la citta' cerchera' di comporre la sua Quinta sinfonia, riorganizzando i rumori della realta'.

IL CERCHIO                                         

(Dayereh, Iran 2000, col. 87'27")

Regia di Jafar Panahi.

Con Fereshteh Sadr Orafai, Maryiam Parvin Almani, Nargess Mamizadeh, Elham Saboktakin.
Otto stoire di donne che hanno origine e si concludono nel medesimo luogo: la prigione, metafora esplicita dell'essere donna nell'Islam contemporaneo.