DVD – "Partita di piacere", di Claude Chabrol

Il film di Claude Chabrol del 1975 torna a infliggere colpi mortali grazie al Dvd della No Shame. Non è un mondo dove tutto è stato già prestabilito, quello di cui fanno parte Philippe ed Esther. Possono ragionare e decidere, entrambi. Fino a quando l'uno non prevaricherà l'altro, in un istante di infinita amarezza

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Titolo originale: Une partie de plaisir

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Anno: 1975


Durata: 100'


Distribuzione: NoShame


Genere: drammatico


Cast: Paul Gégauff, Danièle Gégauff, Clemence Gégauff, Paula Moore, Michel Valette


Regia: Claude Chabrol            


Formato DVD/video: 1.78:1


Audio: Mono. Italiano, francese


Sottotitoli: italiano per non udenti


Extra: Introduzione, approfondimento, gallerie fotografiche, trailer


 

 


IL FILM


 


Lieve come un drappo nero e spietata come la morte. La "partita di piacere" si gioca a due. Ogni immagine ne prevede un'altra, che è il proseguimento della precedente. I volti si confrontano, sfuggendo continuamente allo sguardo della macchina da presa che, come un cacciatore, aspetta dietro i cespugli, per cogliere l'attimo, l'unico. Ne nasce un cinema che analizza, che sa attendere con pazienza, fino a quando non si sia spento l'ultimo alito di vita. Dove c'è vita ci sono sentimenti e assieme ad essi una crudele quanto distruttiva ricerca della perfezione. Si tenta di essere felici, si crede perfino di esserlo. Poi si cambia e quell' idillico rapporto ancorato al  "mai" e al "sempre" si sgretola, pian piano. Non esistono uscite d'emergenza, non ci sono strade che riportino al punto di partenza. Solo azioni e reazioni, scelte e conseguenze, figlie di un tempo che vorrebbe essere rivoluzionario, ma non riesce che a corrodere, dal di dentro.


Non è un mondo dove tutto è stato già prestabilito, quello di cui fanno parte Philippe ed Esther. Possono ragionare e decidere, entrambi. Fino a quando l'uno non prevaricherà l'altro, in un istante di infinita amarezza. Come il ragno e l'insetto, diventeranno l'uno il carnefice dell'altro, perché questa è la vita, orribilmente semplice.


È evidente il senso di scoraggiamento che traspare dalle immagini così perfette, schegge di un cupo dramma prigioniero della morte. All'inizio la gita in barca, le risate e l'amore. Minuti preziosi, prove di un'esistenza possibile. Poi il salto temporale, che riduce quei momenti lontani a un modello, una foto sul comò, un ritratto di quel che eravamo, un futuro irraggiungibile. Philippe e Esther l'uno contro l'altra, schiacciati dalle inquadrature, costretti a combattersi. Desiderio di ferirsi mascherato da un sorriso vuoto. Mancanza di reali discussioni, solo inutili giustapposizioni di idee. Niente lacrime. Forse solo un lamento, soffocato.


"Partita di piacere" è regolare, come un moto ondoso. Cadenzato, arrotondato. Un pugno nello stomaco, all'improvviso, secco e doloroso, che segue il tempo della natura. Non ha spigoli, non ha vuoti. Un altro pugno, sordo, l'ultimo, che ha il colore del nero, del bianco, del rosso. Morte, croce, sangue. "Sta zitta, è la vita".

 


IL DVD


 


Forse non era proprio necessario che ad introdurre il film di Chabrol ci fosse Lorenzo Esposito, giovane critico di Filmcritica. Sarebbe stato meglio far rientrare anche quelle poche battute iniziali, che nulla aggiungono al film (soprattutto prima di averlo visto), nella riflessione senz'altro puntuale dello stesso Esposito che, ricca di interessanti informazioni relative alla lavorazione della pellicola, si trova negli extra del Dvd distribuito dalla No Shame. Extra che si compongono inoltre di due interessanti gallerie fotografiche dedicate una a Chabrol e l'altra ad alcune scene di "Partita di piacere", (e quale scelta migliore per un film il cui impianto poggia fortemente sulle immagini?) che scorrono a colori o in bianco e nero. Il trailer del film, in versione originale, si aggiunge ai contenuti della sezione che, seppur scarna, offre strumenti essenziali per la comprensione e l'approfondimento di uno dei film più importanti del regista francese della Nouvelle Vague.


Peccato per la qualità delle immagini, che risultano leggermente sgranate, oltre che molto spesso soggette ad una cattiva equilibratura cromatica. Peccato anche per i menù, poco curati dal punto di vista grafico e poco intuitivi per ciò che riguarda la selezione delle singole voci.


Ad ogni modo, il Dvd distribuito dalla No Shame, costituisce una preziosa rarità per tutti gli amanti del cinema di Chabrol. Questo anche grazie alla scelta fatta, di proporre una versione della pellicola in un certo senso più completa, in cui spezzoni in lingua originale (pensati solo per la distribuzione nella madrepatria) integrano la parte italiana.   

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