6/4/2008 – E' morto Charlton Heston, eroe di Hollywood
E' scomparso all'età di 84 anni l'attore Oscar per il kolossal Ben-Hur
Nato il 4 ottobre
Data la sua poderosa muscolatura e i tratti del viso regolari e decisi, Heston viene da subito scelto per interpretare eroi e personaggi del passato; infatti recita già al suo secondo lungometraggio Giulio Cesare (1950, sempre di Bradley) nei panni di
Ma la consacrazione avviene nel 1952, anno in cui prende parte al kolossal di De Mille Il più grande spettacolo del mondo; lo stesso regista lo chiamerà pochi anni dopo anche per il ruolo di Mosè ne I dieci comandamenti (1956). Questi sono anni impor
tanti per l’attore americano, nel ’58, infatti, è il messicano Vargas ne L’infernale Quinlan di Orson Welles e nel ’59 vince l’Oscar come miglior attore protagonista per il kolossal di William Wyler, Ben-Hur, in cui interpreta la parte principale.
Negli anni Sessanta, la sua propensione per i ruoli storici porta Heston ad interpretare l’eroe spagnolo El Cid Campeador nel film El Cid (1961) di Anthony Mann, Giovanni Battista in La più grande storia mai raccontata (1965) e Michelangelo ne Il tormento e l’estasi (1965).
Ma, come si è visto per il film di Welles, Heston non rimane imprigionato nel ruolo che Hollywood cerca di attribuirgli: nel 1965, infatti, recita in Sierra Charriba e nel 1968 prende parte all’inusuale western di Tom Gries Costretto ad uccidere; lo stesso anno è il protagonista del film Il pianeta delle scimmie e l’anno dopo del suo seguito.
Interprete di oltre cento film, di cui due anche dietro la macchina da presa (All’ombra delle piramidi, 1963 e I predatori della vena d’oro, 1983), Heston è stato anche un attivo uomo politico: più volte presidente del sindacato degli attori e poi dell'American Film Institute; al fianco di Martin Luther King (del cui assassinio sono appena ricorsi i quarant’anni) per il movimento dei Diritti Civili; dal 1998 al 2003 presidente della National Rifle Association, lobby americana delle armi sostenitrice del diritto dei cittadini a difendersi.
Proprio per questo suo ultimo incarico, Michael Moore lo aveva ripreso nel suo Bowling a Colombine (2002) con il fucile stretto tra le mani tremanti per l'Alzheimer (di cui soffriva da alcuni anni) mentre rivendica il suo diritto di possedere quante più armi vuole: “Il Secondo Emendamento mi dà il diritto di possedere armi”.
Come molti dei suoi personaggi, Heston aveva un carattere tenace ed ostinato; a dimostrazione della suo spirito agonico è sintomatica una sua battuta tratta da una delle ultime interviste: “Il mondo è un posto difficile, nessuno ne esce vivo”.