Marco Bellocchio riceverà, il 12 luglio al Regina Isabella di Ischia, l'European Global Award. Il popolare regista emiliano, accolto con ben otto minuti di applausi al Festival di Cannes (nella sezione Un Certain Regard col film "Il regista di matrimoni") si confronterà, successivamente col collega Paul Haggis (vincitore di due premi Oscar '06 col film Crash") nell'atteso Kimbo Cinema Forum sulla sceneggiatura.

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66 anni e 32 opere tra film, fiction e documentari, Bellocchio è tra gli intellettuali della macchina da presa che possono dichiararsi "indipendenti"; status che il regista di Piacenza ha ribadito con orgoglio anche sulla Croisette, come riportato dalla stampa internazionale. «Preferirei non parlare, è una questione di stile, scivoleremmo nel cattivo gusto, c'è una commissione che ha selezionato, punto e basta – ha detto Bellocchio a chi gli ha chiesto il perché dell'esclusione del suo film dalla gara principale del Festival francese – E poi, quando si presenta un film, si è sempre in competizione, nel senso che si viene sottoposti ai giudizi di chi lo vede» ha aggiunto l'artista. D'altra parte per Bellocchio sono altre le cose che contano: «Non ho mai avuto, per mia volontà, nessun padrino, nè a destra, nè a sinistra, nè al centro, sono evidentemente destinato a una posizione aristocratica, e in effetti l'unica cosa che davvero m'interessa è mantenere integra la mia personalità. Faccio un cinema d'immagini e le immagini corrispondono alla propria vita».

Oltre al consenso del pubblico, entusiasmanti anche i commenti della stampa internazionale sulla sua ultima opera che ha come protagonisti Sergio Castelletto e Donatella Finocchiaro; per il giornale Le Monde Marco Bellocchio è «l'ultimo dei Mohicani della Nouvelle Vague italiana» perchè nelle sue opere continua «a sottomettere alla prova della realtà le utopie e le rabbie della sua giovinezza». E continua: guai a definire il suo film «una satira misantropica» (come in qualche giudizio volato sulla stampa italiana). L'opera possiede infatti «una vitalità divertente».

A Ischia l'autore di film culto come "I pugni in Tasca" e "Sbatti il Mostro in Prima Pagina" e più recentemente de "L'Ora di Religione" e "Buongiorno Notte" riceverà il plauso degli altri grandi protagonisti del cinema mondiale che hanno già aderito alla manifestazione, oltre al canadese Haggis: gli autori John Landis, Terry Gilliam e Michael Radford, il chairman della Fox Jim Gianopulos, i produttori indipendenti Jeremy Thomas, Jim Penotti, Larry Turman, Fulvio Lucisano e Riccardo Tozzi. E poi gli attori Raoul Bova, maestro di cerimonie di Ischia Global 2006, e l'attrice Ute Lemper (ambasciatrice del cinema Tedesco a cui l'Accademia Internazionale Arte Ischia dedicherà parte del festival secondo la tradizione che ha voluto negli anni scorsi protagoniste sull'Isola Verde le filmografie di India, Cina e Russia).

Tra le altre adesioni già confermate all'evento il leggendario compositore Burt Bacharach (già vincitore di tre premi Oscar) a cui sarà consegnato il William Wolton Legend Award, la costumiste Coleen Atwood (premio Oscar '06 per "Geisha" (vincitrice dell'Ischia Arts Award) e il giovane compositore Dario Marinelli (candidato all'Oscar per la colonna sonora di Orgoglio e Pregiudizio".

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