6/8/2007 – Peter Greenaway, ronda notturna a Venezia
"Se Rembrandt vivesse nella nostra epoca, potrebbe essere un mélange tra Mick Jagger e Bill Gates. All’età di 23 anni era famoso, estremamente ricco e al passo con le mode del suo tempo. Le sue opere vennero esposte in tutta Europa, ma dopo aver dipinto il famoso quadro La ronda di notte, la sua carriera ricevette una scossa violenta e cominciò a perdere tutto: fortuna, reputazione e posizione sociale. Fu una bancarotta totale" afferma Peter Greenaway, da sempre alla ricerca di una riflessione sull’interpretazione dell’immagine, in un’esaustiva intervista sul suo prossimo film in concorso a Venezia, Nightwatching. Come per il precedente progetto di “cinema totale”, The Tulse Luper Suitcase, anche questo film fa parte di un progetto più ampio che comprende un allestimento artistico e una pièce teatrale e che ha visto il regista anglosassone impegnato a manipolare luci, suoni e immagini in movimento all’interno del Rijksmuseum di Amsterdam, in un’installazione dedicata alla “Ronda di Notte”, capolavoro misterioso del 1642 che non smette di suggerire interpretazioni, in coincidenza con una nutrita serie di eventi di estrema importanza culturale che a partire dal 2006 hanno celebrato il 400° anniversario della nascita del grande pittore fiammingo Rembrandt van Rijn. Nightwatching , che si sofferma su un tragico periodo di lutti nella vita dell’artista, è stato girato in Galles e