61 PRIX ITALIA: se a Torino sfila il meglio di tv, radio e web

Ha aperto i battenti domenica 20 settembre 2009 a Torino. E’ il Prix Italia, il più antico e concorso internazionale per programmi di qualità radiofonici, televisivi e del Web. La location dei lavori è di particolare fascino: negli edifici di Via Verdi della Rai di Torino, dove è nata la Tv, ci si trova a fare una sorta di percorso alla scoperta dell’archeologia di radio e piccolo schermo. Si concluderà poi il 26 settembre quello che potrebbe definirsi un  incontro al vertice all’ombra della Mole di 87 enti radio televisivi pubblici e privati. Una settimana di proiezioni, workshop, incontri dibattiti. da quest'anno aperti al pubblico e non solo agli addetti ai lavori

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Ha aperto i battenti domenica 20 settembre 2009 a Torino. E’ il Prix Italia, il più antico e concorso internazionale per programmi di qualità radiofonici, televisivi e del Web.
Fondato dalla RAI a Capri nel 1948, il Prix Italia quest’anno si tiene nella città  che ha  tenuto a battesimo radio e tv italiane. La location dei lavori è quindi di particolare fascino: negli edifici di Via Verdi della Rai, dove è nata la Tv, ci si trova a fare una sorta di percorso alla scoperta dell’archeologia di radio e piccolo schermo.
Si concluderà poi il 26 settembre quello che potrebbe definirsi un  incontro al vertice all’ombra della Mole di 87 enti radio televisivi pubblici e privati. Una settimana di proiezioni, workshop, incontri dibattiti. E la novità di quest’anno è che i lavori del Prix non saranno solo appannaggio degli addetti ai lavori e della stampa, ma il pubblico ha libero accesso a proiezioni e incontri.  Saranno poi le Giurie ufficiali a decretare i vincitori del concorso, che vede in lizza programmi tv, documentari, format radiofonici e siti web.
E le giurie sono già al lavoro da ieri  in  gruppi che avranno il compito di selezionare tra tutti i programmi partecipanti una lista di 6 finalisti ciascuno.
Nella fase finale i due gruppi di giurati si riuniranno per selezionare tra i 12 finalisti una lista di 3 vincitori, che verranno proclamati al dibattito pubblico delle Giurie TV, venerdì 25 settembre 2009 alla presenza di  Robert Rabinovitch, presidente del Prix Italia.
Nella sala dedicata al Video on Demand, presso l’Auditorium della Rai, è possibile per tutti visionare e ascoltare le opere in concorso. Ad ogni partecipante viene assegnata una postazione con cuffie e pc da cui è possibile accedere a tutte le trasmissioni in lizza e votare la migliore.
La sezione dedicata ai documentari è una vera e propria finestra sul mondo. Quarantasei paesi, tra cui anche l’Italia, hanno presentato il meglio della loro produzione documentaristica. I generi sono molto diversi:  si va dalla trasmissione Tv Canadese Decouverte, condotta da una sorta di Piero Angela d'oltreoceano, che ci porta alla scoperta de "L'arctique en pleine mutation" e di come l’Artico sia un punto di vista privilegiato per monitorare lo stato di salute del nostro pianeta, ai reportage di guerra. Ne è un esempio Georgia,  aspettando la primavera del nostro connazionale Maurizio Di Schino che mostra le difficile condizioni di vita dei profughi georgiani, all’indomani dell'invazione russa. Mentre i bambini ancora disegnano scene di bombardamenti e sequestri di donne, Shura 74 anni è scappata a piedi con nulla di più del vestito che indossa, per trovare rifugio in un tugurio di Tbilisi.
Molto avvincente il documentario tv Afghan Star di  Havana Marking (Channel Four). Dal 1996 in Afghanistan è un crimine cantare, ascoltare musica, guardare la tv. Questi semplici gesti, soprattutto ad una donna, possono costare la vita. La gente lo fa di nascosto e in un Paese tenuto sotto scacco dai Taliban anche cantare può essere un atto davvero rivoluzionario. Così la tv indipendente afgana Tolo Tv riesce a produrre un programma che di chiama "Afghan Star", una sorta di "X Factor" mediorientale. Il programma viene seguito da 11 milioni di persone che via sms di puntata in puntata votano i loro beniamini. Arrivano in finale due donne, che però dovranno vedersela con l’oscurantismo dei vertici afgani e con il severo giudizio dei loro connazionali. Mentre i Taliban fanno pressioni per sabotare il programma, gli afgani sperimentano l’unità e la democrazia almeno nel chiuso delle loro case, seguendo un programma tv. Poetico e sferzante allo stesso tempo.
Sul fronte del web poi c’è molta attesa per l’incontro con uno dei guru di Internet. Kenneth C. Estenson, Senior Vice President e General Manager della CNN.com (nonché colui che ha orchestrato la campagna presidenziale di Obama on line) sarà a Torino per svelare i segreti di un sito internet di successo. Estenson terrà un workshop aperto a tutti  (nello studio Radio di via Verdi, 31, giovedì 24 settembre alle ore 17,00).
Il Prix è appena iniziato e già promette molte sorprese.

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