7/11/2003 – "La Corazzata Potemkin" in DVD

Per Paolo Villaggio rimane “una boiata pazzesca”…

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"L'occhio della madre" e la "carrozzina che cade" oggi potranno essere apprezzate anche dalle nuove generazioni: esce per la prima volta in dvd La Corazzata Potemkin. Ma per Paolo Villaggio, a distanza di quasi tre decenni dalla ricostruzione fantozziana della sequenza della scalinata di Odessa, il film resta "una boiata pazzesca, il frutto del tabu' intoccabile della sinistra, tipico degli anni '70, della supremazia del cinema sovietico".

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Lo sfogo di Villaggio e' contenuto in un'intervista esclusiva alla testata online dvdweb.it (www.dvdweb.it), concessa in occasione dell'uscita in formato digitale, ripulito e restaurato, del capolavoro (o presunto tale) di Sergej Ejzenstejn.


"La Corazzata Potemkin e' un film di una noia mortale", racconta Villaggio; "Mi ricordo che quando ero giovane, era quasi obbligatorio vederlo. Soprattutto per noi di sinistra. Subivamo l'influenza culturale dell'Unione Sovietica, e c'erano due tabù assolutamente intoccabili: la Resistenza e, ancora di piu', la superiorita' culturale del cinema e della letteratura sovietica". Il DVD? "Lo compreranno in due", profetizza Villaggio, "e se lo meriteranno. Anche in digitale rimane una boiata!". Insomma, nonostante gli anni il ragionier Fantozzi non si pente delle sue parole. E ancora oggi rivedrebbe il film "solo se costretto in ginocchio sui ceci".


"La prima volta con la Corazzata? Durante un cineforum a Genova, racconta ancora Villaggio, C'ero io, De Andre', e tanti altri. Ricordo che la scena della fucilazione sulla scalinata di Odessa venne proiettata dopo appena dieci minuti dall'inizio del film. E il responsabile del cineforum si alzo' e dichiaro' 'questo e' il piu' bel film di tutti i tempi!'. Noi del pubblico eravamo senza parole", prosegue Villaggio, "assolutamente attoniti. A quel punto, l'addetto alla proiezione si alzo' e confesso' di aver proiettato il film al contrario. Prima il secondo tempo, poi il primo. Il responsabile, imbarazzatissimo, non si lascio' prendere dal panico: 'bene, allora lo riguardiamo dall'inizio'. Fu un momento terribile".


Ma e' davvero cosi terribile il film di Eisenstein? "Non e' il film in se'", spiega Villaggio a www.dvdweb.it – "quanto il fatto che allora non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. Quando in Fantozzi dissi che la Corazzata era una boiata pazzesca, attaccai proprio quel mondo. Per la prima volta da sinistra si levava una voce contro la santificazione di certi miti".


"Uno dei momenti piu' emozionanti della mia vita, racconta ancora l'attore, fu quando andai a presentare Fantozzi in Unione Sovietica. Allora si era in pieno regime Brezneviano. E quindi Staliniano. C'erano seimila persone ad ascoltarmi. E quando dissi che la corazzata era una boiata, si scateno' davvero l'entusiasmo. La gente applaudiva davvero per decine di minuti. Travolsero le sedie, gridarono il loro entusiasmo. Fu davvero commovente".

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