7/6/2008 – Scritto nel vento

A Fuori Orario "le cime tempestose" di Bunuel e Wyler

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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RAITRE

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Fuori Orario  cose (mai) viste

di Ghezzi  Di Pace  Francia  Fumarola  Giorgini  Melani  Turigliatto e Bendoni

presenta

 

Venerdì 6 giugno

LA FRONTIERA TRA GLI OCCHI
con i film

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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

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I due volti della vendettaI due volti della vendetta
(One Eyed Jacks, Usa 1961, colore v. o sott.li it, 140’54”’) Prima Visione TV
Regia: Marlon Brando
Con: Marlon Brando, Karl Malden, Katy Jurado, Pina Pellicer, Ben Johnson, Elisha Cook Jr., Timothy Carey,
Soggetto tratto dal romanzo di Charles Neider
Sceneggiatura: Calder Willingham Guy Trosper
Fotografia: (Vistavision) Charles Lang Musiche Hugo Friedhofer
Montaggio: Archie Marshek
Scenografia: Joseph McMillan Johnson Hal Pereira
Costumi: Yvonne Wood
Effetti: John P. Fulton
Due rapinatori sbagliano un colpo in banca. Uno fugge, l'altro è preso. Dopo cinque anni di carcere il secondo cerca vendetta. Unica prova di Brando regista: sgangherato, masochista, pretenzioso ma con suggestivi passaggi lirici e un ritmo lento, quasi orientale. Brando sembra monocorde, perché imposta la recitazione sui modelli del cinema muto più che sulla tradizione sonora. Uno dei rarissimi western dove si vede il mare, anzi il Pacifico. Probabilmente fu influenzato da Furia selvaggia (1958) di A. Penn, e a sua volta probabilmente influenzò i western di Peckinpah. Ultimo film girato in Vistavision.

Il ritorno di Harry Collings
(The Hired Hand, USA 1971 colore, 86’57”)
Regia: Peter Fonda
Con: Peter Fonda, Warren Oates, Verna Bloom, Robert Pratt, Severn Darden, Ann Doran, Ted Markland, Owen Orr, Al Hopson, Rita Rogers, Megan Denver, Michael McClure
Soggetto e sceneggiatura: Alan Sharp
Fotografia in technicolor Vilmos Zsigmond
Musiche: Bruce Langhorne
Montaggio: Frank Mazzola
Scenografia: Lawrence G. Paull
Costumi: Richard Bruno
Effetti: Roger George
Un cowboy lascia la famiglia per girare il West a caccia di avventure e guadagni. Sette anni dopo, stanco della vita vissuta, decide di tornare a casa, portando con sé un compagno di avventure. Ma la moglie nel frattempo è cambiata: non vuole soffrire più a causa del marito e permette solamente ai due uomini di restare alla fattoria come aiuti stagionali dormendo nel fienile. Poco a poco l'antico amore si rinnova e il cowboy riprende il suo posto in seno alla famiglia, mentre l'amico riparte. Ma la felicità non durerà: tempo dopo, infatti, l'amico viene catturato da una banda di fuorilegge e il cowboy lascia nuovamente la famiglia per accorrere in suo aiuto, trovando, però, la morte in un conflitto a fuoco. All'amico salvatosi resta il compito di prendersi cura della famiglia del cowboy.

 

Sabato 7 giugno

STANOTTE TI AMO PER SEMPRE
con i film

Il ginocchio di Artemide
(Italia-Francia, 2008, col. 26’ v.o. it. con sott. Fr) Prima visione TV
Regia: Jean-Marie Straub
Con: Andrea Bacci, Dario Marconcini
Soggetto tratto dal dialogo La belva, in Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese
Fotografia Renato Berta, Jean-Paul Toraille, Marion Befve
Suono Jean-Pierre Duret, Dimitri Haulet, Jean-Pierre Laforce
Montaggio Nicole Lubtchanski
Musica Gustav Malher, Heinrich Schütz
Straub racconta la tolleranza e la lotta, più che mai rilancia la contrapposizione vitale fra ciò che è tutto quello che deve esserci in un dato spazio e momento (la verità?) e il suo inesorabile inclinarsi, spezzarsi, tradirsi, “tardarsi” (Lorenzo Esposito per Filmcritica).

Quattro notti di un sognatoreQuattro notti di un sognatore
(Quatre nuits d’un rêveur, Francia 1971, colore., 76’14”)
Regia: Robert Bresson
Con: Isabelle Weingarten, Guillaume de Forêts
Salvata una notte da un tentativo di suicidio sul Pont-Neuf di Parigi, nelle successive tre notti Marthe racconta a Jacques il suo amore disperato per un uomo che aveva affittato una camera in casa sua e che è partito forse per sempre. L’amicizia per il salvatore sembra trasformarsi in amore, ma quando la ragazza vede tra la folla l’uomo che cercava, lo segue lasciando Jacques alla sua solitudine. Tratto da “Le notti bianche” di Dostoevskij.

Reinette e Mirabelle
(Quatre aventures de Reinette e Mirabelle, Francia 1986, col., 94’53”)
Regia: Eric Rohmer
Con: Jessica Forde, Marie Riviere, Fabrice Luchini
Rimasta appiedata in una strada di campagna per una foratura, la giovane Mirabelle trova aiuto dalla coetanea Reinette che vive in un cascinale. Le due ragazze divengono sinceramente amiche, e dopo aver assistito una mattina all'alba all'"ora blu", zona magica tra la notte e il giorno, vanno insieme a Parigi, dove vivono piccole avventure quotidiane tra allegria e malinconie, piccole furbizie e scrupoli di onestà.

Le baccanti
(Italia 1961, col., 96’39”)
Regia: Giorgio Ferroni
Con: Alberto Lupo, Pierre Brice, Alessandra Panaro, Taina Elg
Il re di Tebe decide di offrire in sacrificio all'irato dio Dioniso la figlia dell'indovino di corte. La fanciulla sarà salvata dalla divinità stessa e il re, che in realtà è un usurpatore, verrà ucciso dal vero erede al trono.

 

Domenica 8 giugno

SCRITTO NEL VENTO

con i film

 

Cime tempestose o Abissi di passione di BunuelCIME TEMPESTOSE                                         88’

(Messico, 1953, col.)

Regia: Luis Bunuel

Con: Jorge Mistral, Irasema Dilian, Lilia Prado, Ernesto Alonso

Tratto dal romanzo di Emily Brontë, è la disperata, tempestosa storia dell'amore ardente tra Alejandro e Catalina. L'inquieta ragazza cerca la serenità e l'amore nella normalità senza sapere che il suo destino è segnato.

 

LA VOCE NELLA TEMPESTA                        99’36”

(Wuthering Heights, USA 1939, b/n)

Regia: William Wyler

Con Laurence Olivier, Merle Oberon, David Niven

Tratto dal romanzo di Emily Brontë: Heathcliff, un orfano scontroso e passionale, s'innamora ricambiato della figlia del proprietario terriero presso il quale lavora.

 

 

 

Lunedì  9 giugno

AFFERRA IL TEMPO: QUARANT’ANNI DI TV/CINEMA DI

 ANTONELLO BRANCA CINEASTA TOTALMENTE CURIOSO

a cura di Ciro Giorgini

 

BONAVENTURA E LE PIUME                                       inedito   primavisionetv   6’

Di Antonello Branca e Gilberto Tofano (1984)

A metà degli anni ottanta Antonello Branca, acquista i diritti del personaggio creato da Sergio Tofano e realizza, con una nuova e apposita società, una serie di brevi cartoni incentrati sulle dolci storie del Signor Bonaventura. In questo episodio Branca racconta un’altra fiaba a lieto fine destinata inevitabilmente a concludersi con l’ambito premio da un milione.

 

COME LEGGERE TRE VOLTE UNA POESIA                                                                      10’35”

Con questo breve prodotto Antonello Branca osserva il mondo dei bambini, che esplorerà in modo più approfondito nella parte finale della sua professione. In una classe della scuola dell’obbligo Branca e i suoi collaboratori compiono un percorso didattico intorno alla poesia rendendola più “amica” e fruibile da parte dei bambini. Un filmato dolce e denso di stupore sincero.

Trasmesso il 1/3/76

 

FOTOSTORIE     I DUE FOTOGRAFI                                                                          12’15”

Fotostorie è un format semplicissimo e di concezione elementare e tenera. Su un montaggio di fotografie una voce off  racconta una storia. Esplicitamente rivolto al pubblico più piccolo, Antonello Branca esprime una narrazione quasi radiofonica. Un papà, fotografo per passione,  regala una fotocamera al figlio adolescente, ma insieme pretende di educarlo al suo gusto e alle sue tecniche, che il ragazzo  rifiuta  sentendole imposte. Pian piano riesce ad impossessarsi dell’apparecchio e ad esprimere un suo modo di ritrarre la realtà, che verrà addirittura premiato in un concorso per  giovani fotografi.

Trasmesso il 13/4/72         

 

FOTOSTORIE   LETTERA DALLA GROENLANDIA                                                           15’03”

Realizzato quasi rossellinianamente col riuso del girato di un precedente TV7, Branca racconta ancora, con la tecnica di Fotostorie, un’isola senza alberi, base missilistica Usa, che ospita appena 36 case in legno. E’ un luogo desolato, dove tutte le sere si ascoltano solo le leggende degli anziani. L’inverno scorre interamente tra i ghiacci e “forse” è la parola per ogni momento, legata alla cosa più vitale per gli abitanti: l’incertezza del clima e la necessità quotidiana dell’approvvigionamento, spesso e  pericolosamente a pesca sui minuscoli kayak..

Trasmesso il 27/4/72

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