7° Euro Balkan Film Festival – Tutti i premi
Si è svolto dal 6 al 12 novembre a Roma il festival del cinema Balcanico, che ha coinvolto 10 paesi. L’edizione di quest’anno è stata particolarmente ricca di incontri e proiezioni. Tutti i premi
Euro Balkan Film Festival organizzato dall’associazione Occhio Blu è arrivato alla settima edizione. L’obiettivo è promuovere il dialogo culturale tra i paesi balcanici e l’Italia attraverso il cinema. Gli organizzatori, guidati da Mario Bova, direttore del festival, e Ludovico Cantisani, direttore esecutivo, sono riusciti ad ampliare i paesi coinvolti, che ora includono Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Turchia, Montenegro, Macedonia del Nord, Grecia e Kosovo.
Il concorso ufficiale comprendeva 10 film, caratterizzati da un forte legame con la modernità e l’attualità delle loro realtà. Il premio per miglior film è andato a Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude, già premiato al Festival di Locarno. Il film segue Angela, assistente alla produzione di uno spot sulla sicurezza sul lavoro, e racconta le contraddizioni della moderna società rumena. La motivazione del premio è stata: “Per il suo approccio audace alle questioni odierne che influenzano le vite nella regione, per l’integrazione del materiale filmico dell’epoca comunista e per l’eccezionale carattere della protagonista”.
Il regista turco Selma Nacar è stata premiato come miglior regista per il suo film Hesitation Wound, la protagonista Canan, un’avvocata penalista che si trova a dover fare una scelta morale che potrebbe cambiare la sua vita e quella di altre persone. Già presentato in concorso nella sezione Orizzonti alla 80° Mostra del Cinema di Venezia, è stato premiato per “l’originalità del suo sguardo autoriale, attento alle difficili scelte che le persone comuni affrontano, dovendo fare i conti con la sottile corruzione di una città di provincia che potrebbe essere una qualunque dei Balcani”.
Per quanto riguarda la recitazione sono stati premiati Jovan Ginic per il ruolo in Lost Country di Vladimir Perisić e Eli Skorcheva per la sua interpretazione in Blaga’s Lessons di Stephan Komandarev. Lost Country, è un coming-of-age durante le proteste studentesche contro Milosevic in Serbia nel 1996. Mentre Blaga’s Lessons racconta di un’insegnante in pensione che cerca di acquistare una tomba di granito per il marito ma viene truffata e non si arrende. Menzione speciale per la regista Luàna Bajrami con Phantom Youth (Bota Jonë), ritratto del Kosovo del 2007, quando la nazione aveva appena ottenuto l’indipendenza e stava cercando la propria identità.
Nel concorso di cortometraggi, composto da 10 opere dirette da giovani cineasti balcanici e curato da Ado Hasanović, regista bosniaco, è stato premiato come miglior cortometraggio The Man Who Could Not Remain Silent di Nebojša Slijepčević. La motivazione è stata: “attraverso una drammatica storia vera, il regista è riuscito a riportare alla luce in modo brillante un conflitto silenzioso e terribile avvenuto nei Balcani, come il massacro di Štrpci. Ogni elemento del cortometraggio è intriso della tensione necessaria affinchè lo spettatore si senta profondamente coinvolto in questa tragedia”. La miglior regia è di Bye Bye Turtle di Selin Öksüzoğlu, mentre ha ricevuto la menzione speciale @Tiktok_Cowboy di Anastaseu Ștefan.
La Giuria Giovani ha premiato come miglior film Blaga’s Lessons e come miglior regista Vladimir Perisić per Lost Country. Dimitra Vlagopoulou è la migliore attrice per il suo ruolo in Animal di Sofia Exarchou. Samuel Vargu ha ricevuto una menzione dalla direzione artistica per la sua interpretazione nel cortometraggio Four Seasons di Jonida Koçi.