7° Festival Cinema Europeo – A Lecce sotto il segno di Lucia Bosè e Andrej Tarkovskij

Un programma ricco di proiezioni e incontri per la manifestazione salentina che entra oggi nella sua terza giornata. Tra i protagonisti Gianmarco Tognazzi, interprete di "Cecenia", e Pierfrancesco Favino, al centro delle "Giornate degli attori". In Concorso l'italiano "Sandra Kristoff" di Vito Vinci

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La Settima Edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce si è aperta sotto il segno di Andrej Tarkovskij. Nel corso delle sei giornate di manifestazione sarà possibile (ri)vedere tutti i capolavori del grande regista russo (Rublev, Solaris, Lo Specchio, Stalker, Nostalghia, Sacrificio), alla presenza del figlio Andrej e col commento critico del Prof. Vincenzo Camerino. La prima giornata di Festival ha visto la proiezione di un sorprendente mediometraggio degli inizi, Il rullo compressore e il violino, e del primo e unico Leone d’Oro a Venezia di Tarkovskij, L’infanzia di Ivan. Lunedi era stata inaugurata l’esposizione di 60 polaroid scattate dal Maestro in Russia e in Italia, Luce Istantanea, presso una chiesetta sconsacrata leccese.

Sono iniziate anche le Giornate degli Attori, con un incontro con Pierfrancesco Favino e la proiezione di El Alamein, il film di Enzo Monteleone che vede impegnato proprio Favino. Altri attori che saranno ospiti della kermesse salentina sono Giammarco Tognazzi (di cui verrà riproposta l’interpretazione in Cecenia, di Leonardo Giuliano), Iaia Forte e Tommaso Ragno (la coppia del film Chimera di Corsicato che sarà proiettato al Festival).

Vera protagonista di questa Edizione rimane però Lucia Bosè, con una mostra fotografica a lei dedicata in Piazza Sant’Oronzo di Lecce, la presentazione del volume monografico a lei dedicato dal Festival, a cura di Massimo Causo e Alberto La Monica, e una rassegna dei suoi film più significativi: Non c’è pace tra gli ulivi di De Santis, Cronaca di un amore di Antonioni, Le ragazze di Piazza di Spagna di Emmer, Gli Sbandati di Maselli, Sotto il segno dello scorpione dei Taviani, e Per le antiche scale di Bolognini.

La prima giornata di proiezioni si è chiusa con Puglia Show, una rassegna di cortometraggi di registi pugliesi, a cui seguirà domenica un’altra serie di corti (quelli dell’European Film Academy in concorso e i vincitori del Prix UIP in Tour 2005), Short Matters!, e che è solo uno degli Eventi Speciali del Festival, come le anteprime del film a più mani Bambini, e dell’inglese These Foolish Things di Julia Taylor-Stanley, con Angelica Huston, Lauren Bacall e Terence Stamp. La Scuola Nazionale di Cinema porta i Film di Diploma degli allievi di regia del Centro Sperimentale, e una copia restaurata proprio dalla Cineteca Nazionale del Casanova di Fellini, evento imperdibile di domenica.E ora, i convegni: Il cinema di Tarkovskij, ovviamente, con Attolini, Camerino, Morandini, Torri; Il cinema nei paesi dell’area euromediterranea, a cui è associata una rappresentativa rassegna del Cinema Albanese – potremo vedere Lettere al vento di Budina, Moonless Night di Minaroli, Black Flowers di Shanaj, Dear Enemy di Xhuvani, Tirana anno zero di Koci – ; e un incontro con Arcopinto, Pastorin, Volpi, riguardo Cinema&Sport (segue proiezione di Come a Cassano di Mezzapesa, E.A.M. Estranei Alla Massa di Marra, La città che corre di Verra). Nell’ambito del festival si svolge anche il corso di formazione per docenti (con relativo convegno sabato pomeriggio) “Insegnare cinema a scuola” organizzato dalla Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, che vede impegnati Massimo Causo e Demetrio Salvi. Infine, due parole riguardo ai film in concorso, provenienti da Francia (Fraticide di Arslan), Grecia (Hostage di Giannaris), Austria (Keller di Urthaler), Macedonia (Kontakt di Stanojkovski), Olanda (Live!, di van de Sande Bakhuyzen), Germania (Lucy di Winckler), Russia (The italian di Kravchuk), Slovenia (Tuning di Sterk), e Italia: Sandra Kristoff, opera prima del regista teatrale Vito Vinci, primo film in concorso a venire proiettato in questa Edizione del Festival, martedi. Un film in alcuni punti interessante e quasi ipnotico, viziato però da una serie di cadute di gusto e da una certa pretenziosità di fondo anche nelle parole del suo regista, che ha dichiarato di non aver voluto fare “un film destinato ad un pubblico ampio”. Al contrario, da qualche edizione a questa parte, i film in concorso al Festival del Cinema Europeo hanno trovato una certa visibilità e in alcuni casi proprio la via della distribuzione nelle sale (Fragole al Supermarket, Tu devi essere il lupo).

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