Winona Ryder è stata riconosciuta colpevole di aver rubato beni dal valore complessivo di oltre 3500 dollari nell'esclusivo "supermercato" di Beverly Hills. Potrebbe essere condannata a tre anni di carcere, anche se il pubblico ministero ha dichiarato che non chiederà al giudice una pena così grave. Nel corso del processo, durato sei giorni, la Corte ha ricostruito come l'attrice abbia preparato l'"attacco" al negozio Saks, armata con forbici, un borsone e carta per avvolgere i beni sottratti; ha anche verificato il fatto che Winona abbia pagato quattro articoli rubandone altri venti. In sua difesa, gli avvocati hanno dichiarato che la star credeva che il negozio avrebbe messo tutti gli articoli "in conto": ma è apparso evidente che non esisteva alcun "conto" tenuto dal negozio in capo all'attrice. Alcune guardie giurate hanno poi testimoniato che, quando la Ryder è stata colta sul fatto, ha sostenuto di essere stata incaricata da un regista di commettere il furto, in preparazione di un ruolo da affidarle. Il procuratore distrettuale, laconicamente, ha riassunto così la vicenda. "E' andata nel negozio, ha rubato, se ne è andata. Fine della storia". Fine anche dell' "età dell'innocenza".

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