8/3/2002 – A Fuori Orario "La lentezza della luce"

Week-end con le Histoires (du Cinema)

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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FUORI ORARIO cose (mai) viste
di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto e Bendoni
presenta:
LA LENTEZZA DELLA LUCE: HISTOIRES (DU CINEMA)

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Da venerdi 8 marzo scatta l'appuntamento con una serie
di notti di F.O. (sabato 9, domenica 10, venerdì 15,
sabato 16) dal titolo:
LA LENTEZZA DELLA LUCE: HISTOIRES (DU CINEMA)
"Il cinema visto dagli occhi di chi fa il cinema" in
una sorta di rassegna sulle cinematografie nazionali.
I film offrono una visione caleidoscopica, persino
controversa, sul panorama del cinema mondiale. Faranno
parte delle notti i film-documento, sui primi 100 anni
di immagini su grande schermo della serie "THE CENTURY
OF CINEMA", prodotti da Colin Mc Babe e Bob Last in
associazione con il Museum of Modern Art di New York e
la partecipazione della Pinewood Foundation. La serie
viene così trasmessa integralmente.

Seguiranno:
LA NOTTE DEI REGISTI di Edgar Reitz (Germania)
IL CINEMA DELLE LACRIME di Nelson Pereira dos Santos
(Messico – Brasile)
OURSELVES ALONE – IL CINEMA IRLANDESE di Donald Taylor
Black
IO SONO CURIOSA – IL CINEMA SCANDINAVO di Stig
Björkman
CINEMA DEL DISAGIO di Sam Neill (Nuova Zelanda)
40000 ANNI DI SOGNI di George Miller (Australia)
AND THE SHOW GOES ON di Mrinali Sen (Cinema indiano)
TIPYCALLY BRITISH di Stephen Frears (Cinema inglese)
A PERSONAL JOURNEY WITH MARTIN SCORSESE THROUGH
AMERICAN MOVIES (Martin Scorsese, USA)

Venerdì 8 marzo 2002 dalle ore 1.10 alle 7.00
LA LENTEZZA DELLA LUCE:
HISTOIRES (DU CINEMA)
con i film:
Sortie d’Usine
(Uscita dalla fabbrica, Francia, b/n, 1895, 3’)
Regia: Louis e Auguste Lumière
La nascita del cinema con le prime immagini in movimento girate dai celebri fratelli Lumière.
Forgotten Silver
(id. Nuova Zelanda, col. 1996, 53’07”)
Regia: Peter Jackson
Un falso documentario sulla vita prodigiosa di un pioniere dimenticato del cinema neo-zelandese, Colin McKenzie. Personaggi illustri ne tessono le lodi di genio dimenticato da tutte le storie del cinema: inventore del sonoro già nel 1908 e utilizzatore del colore nel 1911, questo filmmaker sarebbe stato poi dimenticato, abbandonato alla sua follia e alla sua miseria.
Due volte 50 anni di Cinema Francese Prima visione TV
(Deux fois 50 ans de cinéma francais, col. e b/n, 1995, 50’28”)
Regia: Jean-Luc Godard e Anne-Marie Miéville
Realizzato in occasione del centenario della nascita del cinema, piuttosto che festeggiarlo o guardare alle sfide che lo attendono, Miéville e Godard lamentano il modo in cui il cinema è stato dimenticato. Il film ha due set: un hotel sulle rive di un lago e lo spazio di una cineteca mentale, un vasto repertorio di immagini, parole e musiche dei film francesi; potrebbe essere all’interno del cervello del grande archivista Henri Langlois. Jean-Luc Godard incontra l’attore Michel Piccoli, presidente dell’Associazione francese del Cinema del Primo Secolo, e intervista gli impiegati dell’albergo sulle loro conoscenze di cinema francese.
Allemagne Annee 90 Neuf Zero
(Germania nove zero, Francia, col., 62’)
Regia: Jean-Luc Godard
con: Eddie Constantine, Hanss Zischler, Claudia Michelsen, André Labarthe, Nathalie Kadem, Robert Wittmers, Kim Kashkashian
Nel thriller politico di Godard Eddie Constantine è ancora nei panni dell’agente Lemmy Caution. Alla ricerca di una ragazza scomparsa incontra una serie di personaggi bizzarri, tra cui Don Quichotte e Delphine de Stael, nella terra devastata che era una volta la Germania est. Denso di riferimenti letterari e cinematografici (Kafka, Goethe, Puskin, Rossellini, Ophuls) il film traccia una struttura ad aforismi e sussume secoli di cultura nel loro sfaldarsi insieme alla morte delle civiltà che li hanno prodotti.
Sergej Ejzenstejn: Autobiografia
(Russia, 1995, b/n, 88’)
Regia: Oleg Kovalov
Le memorie di Ejzenstein rese con la tecnica del “flusso di coscienza”, ispiratogli dalla lettura delle opere di James Joyce. Il film segue la traccia di un viaggio all’estero intrapreso da Ejzenstein nel 1929. Nel corso di questo viaggio, il regista ricorda episodi del suo passato e elabora le sue idee creative per il futuro. Dedicato al centenario della cinematografia e a quello della nascita di Ejzenstein.

Sabato 9 marzo 2002 dalle ore 1.10 alle 8.45
LA LENTEZZA DELLA LUCE:
HISTOIRES (DU CINEMA)
con i film:
Adventures of Dollie
(Le avventure di Dollie, b/n, 1908, 8’)
Regia: David Wark Griffith; con: Linda Arvidson, Arthur V.Johnson, Charles Inslee, Gladys Egan
Il primo film di Griffith segna l’inizio della lunga e proficua collaborazione con la casa Biograph che porta alla concezione e al raffinamento della tecnica cinematografica moderna.
Il Museo dei Sogni
(Italia, 1953, b/n, 10’)
Regia: Luigi Comencini
Le ricchezze della storia del cinema rivisitate attraverso la cinepresa d’autore di Luigi Comencini.
Il Cinema Giapponese ha 100 anni Prima visione TV
(100 Years of Japanese Cinema, Giappone, 1995, col. e b/n, 52’28”)
Regia: Nagisa Oshima
Dall’inizio alla fine, Nagisa Oshima non ci mostra altro che scene e foto di film giapponesi: nessuna intervista, nessuna testimonianza, nessun riempitivo, nessuna distrazione. Supportata dall’ossessionante musica di Toru Takemitsu, la voce di Oshima fornisce un’analisi dei temi sviluppati dal cinema in Giappone. Solo una volta la voice over diventa soggettiva, parlando della sua carriera di filmmaker giapponese… una carriera che lo ha portato a fare film lontano dal Giappone.
Identità di genere nel Cinema Cinese Prima visione TV
(Nan sheng nu xiang/yang ± Yin, Cina, col. e b/n, 79’32”)
Regia: Stanley Kwan
Kwan rivisita la storia del cinema cinese dal punto di vista del gender, indagato in chiave psicoanalticia, mescolando interviste, brani di film, autobiografia spettatoriale e privata. In sei capitoli, il documentario passa dall’analisi del cinema maschile di Zhang Che e John Woo ai temi della transessualità in Tsui Hark e Wong Kar-wai, dal rapporto col padre al proprio outing omosessuale.
Cinema on the Road – Un saggio sul Cinema Coreano
(Gilwe-ui Younghwa, Corea, col. e b/n, 1995, 52’46”) Prima visione TV
Regia: Jang Sun-Woo
Questo film si fonda sulla percezione della stretta connessione tra la storia moderna della Corea e lo sviluppo del cinema coerano; e in questo senso, attraverso i fili che legano la nazione al suo cinema si muove lo sguardo di Jang Sun-Woo, che si domanda quello che la Corea era, è e sarà, cercando di portare alla luce le molte pagine mancanti nella storia del cinema coreano. E ancora più meritoriamente, celebra i film (passati e presenti) che hanno cercato di aggirare i limiti posti dalla censura cinematografica.
100 Anni Di Cinema Polacco Prima visione TV
(Polonia, 1995, col. e b/n., 62’06”)
Regia: Pawel Lozinski da un’idea di Krzysztof Kieslowski
Il documentario prodotto nell’ambito della serie THE CENTURY OF CINEMA dedicato alla storia del cinema polacco.
L’idea Russa Prima visione TV
(Russia, 1995, col. b/n, 50’40”)
Regia: Sergej Seljanov da un’idea di Nikita Mikhalkov
Il documentario prodotto nell’ambito della serie THE CENTURY OF CINEMA dedicato alla storia del cinema russo; costruito attorno all struttura del saggio omonimo di Oleg Kovalov.

Domenica 10 marzo 2002 dalle ore 1.10 alle 6.00
LA LENTEZZA DELLA LUCE:
HISTOIRES (DU CINEMA)
con i film:

Assunta Spina Prima Visione TV
(Italia, 1915, b/n, 7’)
regia: Gustavo Serena; con Francesca Bertini e Gustavo Serena
La prima delle opere cinematografiche tratte dall’omonimo dramma teatrale del 1909 di Salvatore di Giacomo. È uno dei più celebri film dell’epoca, soprattutto per l’interpretazione di Francesca Bertini, nel ruolo passionale e drammatico della protagonista.
Cinema di lacrime Prima visione TV
(Cinema de lagrimas, Messico-Brasile, 1995, col. e b/n, 52’24”)
Regia: Nelson Pereira dos Santos
Un affermato regista di teatro ricerca nei vecchi film messicani della sua infanzia le immagini e i personaggi che commuovevano la madre e tutta la sua generazione.
Prodotto nell’ambito della serie THE CENTURY OF CINEMA.
La Notte dei Registi Prima visione TV
(Di nacht der regisseure, 1995, col. e b/n, 51’)
Regia: Edgar Reitz
Prodotto estremamente sofisticato, grazie alla nuova tecnologia digitale per il montaggio e l’elaborazione delle immagini, il film di Edgar Reitz è ambientato a Monaco, luogo di nascita del Nuovo Cinema Tedesco degli anni Sessanta. Vi appaiono – in immagine, se impossibile fisicamente – numerosi registi (tra cui Wim Wenders, WernereHerzog, Volker Schlondorff, Margarethe Von Trotta, Hans-Juregn Syberberg, Helma Sanders-Brahms, Leni Riefensthal) in una magnifica nuova Kinemathek, evocando ricordi e sensazioni sul cinema tedesco. Ed ogni spezzone di film necessario a illustrare i loro discorsi è magicamente disponibile.
Ourselves Alone? – Il Cinema Irlandese Prima visione TV
(Irlanda, 1995, col. e b/n, 50’54”)
Regia: Donald Taylor Black
Il film guarda all’eroico lavoro dei pionieri del cinema in Irlanda tra gli anni ’30 e ’50, esaminando il modo in cui l’isola è stata rappresentata sullo schermo – con sequenze inedite di John Ford al lavoro in Irlanda – e la costante associazione, fatta dal cinema britannico, tra Irlanda e violenza. Nel demolire i luoghi comuni sulla’ “irlandesità”, il film affronta il problema del divario esistente tra la produzione locale e le esigenze internazionali.
Io sono curiosa – Il Cinema Scandinavo Prima visione TV
(Svezia, 1995, col. e b/n, 51’57”)
Regia: Stig Björkman
Il documentario prodotto nell’ambito della serie THE CENTURY OF CINEMA dedicato alla storia del cinema nordeuropeo.

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