La notizia arriva dagli States, dove un tribunale di San Diego, in California, ha stabilito che la Apple non poteva chiedere a due siti blog specializzati su questioni informatiche, e nel caso specifico sulle questioni proprio della Apple, di rivelare da quali fonti erano arrivate le notizie. Come spesso accade nella Sistema Giudiziario americano il caso diventa un precedente di giurisprudenza fondamentale per i casi successivi. Così i blogger americani si trovano ad essere difesi dalle stessi leggi che governano il mondo dell'informazione ufficiale. Il caso Apple vs. blogger risale al 2004 e la casa informatica invocava per i due siti PowerPage e AppleInsider l'accusa di frode industriale. A prendere le parti dei siti ci ha pensato la Electronic Frontier Foundation, un associazione no-profit che cerca di tutelare i diritti dei cittadini contro ogni forma di prevaricazione. Le motivazioni della sentenza hanno evidenziato come non ci sia alcun modo di distinguere in modo corretto tra informazioni vere e false. In particolare ogni tentativo di farlo è una minaccia al primo emendamento, riconoscendo al cittadino il diritto di esprimere le proprie opinioni al di là del mezzo di comunicazione utilizzato per diffonderle.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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