La conclusione del Festival del cinema di Venezia – con il verdetto infausto per il film di Bellocchio, osannato da buona parte della critica e dal pubblico – ha dato inizio ad una serie di polemiche sull'operato del direttore Moritz De Hadeln, "colpevole" di non aver assicurato un esito migliore ai film di casa nostra.

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Il culmine della controversia è stato raggiunto nel pomeriggio di domenica 7, quando le agenzie di stampa hanno battuto la notizia che RaiCinema – per bocca del suo amministratore delegato Giancarlo Leone – ha comunicato di non voler più presentare film, da lei prodotti, alla Mostra del Cinema di Venezia. In una lettera a Franco Bernabe', presidente della Biennale, Leone scrive che "non crediamo ci siano garanzie sui criteri della selezione dei film, sulle giurie e in generale verso quell'attenzione al cinema italiano che vorremmo".

La notizia, piuttosto grave, arriva dopo i malumori suscitati dalla conduzione della serata finale da parte di Piero Chiambretti – molto criticata, secondo lo stesso De Hadeln, da diversi ospiti stranieri – nonché dopo la trasmissione sul Festival che Gigi Marzullo ha condotto sabato sera, dopo Italia-Galles; trasmissione che, sempre per De Hadeln, "era molto critica nei miei confronti".

La riconferma alla direzione della Mostra da parte di Moritz De Hadeln, quindi, diventa un punto interrogativo, nonostante Bernabè abbia più volte dichiarato di gradire il rinnovo della sua carica.

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