9/5/2007 – Gli Stati Generali del Cinema

"Centautori" firmano un appello e si confrontano con il governo

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Una nuova politica per il cinema italiano. E' in sostanza quanto chiedono a gran voce i Centautori, firmatari di un appello programmatico per una "costituente del cinema e della TV". L'iniziativa, nata da un'idea del regista Giuseppe Piccioni, ha raccolto l'adesione di oltre mille tra registi, attori, sceneggiatori, protagonisti del cinema italiano. E perché ogni proposito non restasse lettera morta, i Centautori hanno promosso un incontro cinema-politica, tenutosi lo scorso 7 maggio al teatro Ambra Jovinelli di Roma, in una sala a dir poco gremita. Da una parte il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Francesco Rutelli, il sottosegretario Elena Montecchi, i parlamentari Andrea Colasio e Vittoria Franco, dall'altro una nutrita schiera di personalità che hanno aderito al manifesto. Il gotha del cinema italiano: lo stesso Piccioni, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Verdone e Daniele Lucchetti, Virzì, Mimmo Calopresti, i fratelli Vanzina, Silvio Soldini, Isabella Ferrari, Ozpetek e Francesco Rosi, le sorelle Comencini, il produttore Angelo Barbagallo e tanti altri. Non potevano poi mancare i rappresentanti degli enti del settore, come Alessandro Battisti, presidente di Cinecittà Holding, e Alberto Francesconi, presidente dell'AGIS. Una serata di discussione, anche animata, in cui i Centautori hanno sollevato le loro critiche alla politica culturale del Paese ("L'anno scorso non ho mai sentito dai politici che mi preparavo a votare la parola cultura", ha affermato Bernardo Bertolucci) e avanzato proposte per una nuova regolamentazione in materia. Tantissime le idee: si va dagli incentivi fiscali alla tassa di scopo su tutti i soggetti della filiera del cinema, da una legge antitrust contro il duopolio RAI – Mediaset alla trasparenza nei bilanci dei finanziatori, da un nuovo Centro Nazionale del Cinema sul modello del CNC francese al potenziamento del Centro Sperimentale. Si propone, inoltre, l'inserimento del cinema tra le materie scolastiche e una maggiore tutela della produzione indipendente, una nuova legge antipirateria e la messa in rete degli archivi sulla storia del cinema italiano. L'invito a un intervento attivo del governo è forte e chiaro e un grande applauso ha accompagnato l'appello dello sceneggiatore Stefano Rulli: "…senza di noi il cinema non esiste… Il governo Prodi si schieri col potere forte del cinema italiano". Da parte sua, il Ministro Rutelli ha sottolineato come il governo, tramite nuovi fondi e un apposito decreto ministeriale, già abbia fatto passi avanti in direzione di una futura riforma e ha assicurato il dialogo con un'eventuale delegazione proposta dai Centautori. Apertura che, naturalmente, è stata accolta con favore dagli artisti e professionisti presenti in sala. Staremo a vedere. (a.s.)

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative