9/9/2006 – La nube, la resistenza: quel loro incontro 3
A Fuori orario "Quei loro incontri" di Straub-Huillet e "Strade perdute" di David Lynch
Rai 3
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola Giorgini Melani Turigliatto e Bendoni
Venerdi 8 settembre dalle 1.45 alle 7.00 (5 ore e 15)
con i film
IL PITTORE E LA CITTA ' prima visione TV
(O pintor e a cidade, Portogallo, 1956, col.
Regia, fotografia e montaggio: Manoel de Oliveira.
Interpreti: Antonio Cruz (il pittore), Oporto (la città). P.: Manoel de Oliveira.
Al suo ritorno dalla Germania, dove si era recato negli anni Cinquanta per studiare il colore, decide di girare a proprie spese un nuovo documentario su Oporto, che esce nel 1956. O Pintor e a Cidade è una specie di ritorno alle origini (il suo film sul Douro) per avvicinare il fiume e la città in maniera del tutto diversa, fatto che è ompletamente sfuggito all'epoca dell'uscita del film. In opposizione a Douro, che era un film di montaggio, Oliveira sceglie di realizzare un film fatto di campi lunghi, in cui la durata assume per la prima volta il ruolo di concetto guida. Oliveira ha detto che questo film ha costituito la svolta più importante della sua carriera, assieme a Benilde ou a Virgem Mae, del 1975. Concludiamo con le sue parole: "Per la prima volta nella mia opera ho utilizzato dei campi lunghi, lunghissimi. In quel periodo non si giravano mai dei campi così lunghi, o se si facevano io non lo sapevo. Quello che mi interessa in O Pintor e a Cidade è il gioco con la durata. O Pintor e a Cidade non è un remake di Douro. In qualche modo ne è l'opposto, ed esprime, a partire da questo film, la mia nuova concezione del cinema".
(João Bénard Da Costa)
I DIPINTI DI MIO FRATELLO JULIO prima visione TV
(As pinturas do meu irmao Julio, Portogallo 1959-65, col.
regia, fotografia e montaggio: Manoel de Oliveira
La nostalgia dello scrittore José Regio, lontano dalla città natale, muove le immagini della memoria: i quadri di suo fratello Julio dos Reis Pereira, custoditi nella vecchia casa in cui tutti e due sono nati. Queste pitture esprimono il piacere sensuale, o le sofferenze, o la caricatura, o il delirio, o l'ossessione e le inquietudini dell'autore.
"Faceva parte di una serie in cui volevo affrontare i diversi aspetti della vita e dell'arte del popolo portoghese, e in particolare il lavoro dei suoi artisti. Doveva essere quindi un grande progetto, che purtroppo non ha trovato l'entusiasmo di nessun produttore. Io avevo già girato alcune scene e sono poi riuscito a ricavarne solo questo cortometraggio… " (Manoel de Oliveira)
ALTAR primavisioneTV
(Portogallo, 2002, 75', col., v.o. sott. it.)
Regia: Rita Azevedo Gomes
Storia di amore intensamente rarefatto e ritualità sognanti. Girato in video alla ricerca del nero della luce, del movimento della terra, dell'immobilità dei corpi.
BRIGHT FUTURE
(Akarui mirai, Giappone 2003,
Regia: Kiyoshi Kurosawa
Con: Joe Odagiri, Asano Tadanobu, Fuji Tatsuya, Sasano Takashi, Shiraishi Marumi
Mamoru, un giovane che lavora in una lavanderia, mette una medusa velenosa in un acquario con il desiderio utopico che di trasformarsi in una creatura d'acqua egli stesso. Dalle tensioni con il capo della lavanderia ne scaturisce un omicidio. Capolavoro di uno dei più intensi, interessanti, e produttivi autori dell'ultima generazione di cineasti giapponesi. Era in concorso a Cannes nel 2003. Totalmente inedito in italia.
CONVERSAZIONE CON KIYOSHI KUROSAWA
A cura di Donatello Fumarola e Cristina Piccino (2001,
LA FINE DEL GIOCO
(Italia 1970, b/n,
regia Gianni Amelio – con Luigi Valentino, Ugo Gregoretti
Un regista televisivo, nel corso di un'inchiesta conosce un ragazzo calabrese di dodici anni. Dopo le riprese il regista si interessa alla vita del ragazzo, che, deluso dalle attenzioni freddamente professionali del regista, scende improvvisamente dal treno in cui si trovano, dileguandosi nelle campagne calabresi. Era uno dei "programmi sperimentali" prodotti dalla Rai tra la fine degli anni '60 e i primi '70.
sabato 9 settembre dalle 0.40 alle 7.00 (6 ore e
con i film
(A caça, Portogallo, 1963, colore,
regia, soggetto, sceneggiatura, dialoghi, fotografia e montaggio: Manoel de Oliveira
con Joao Rocha de Almeida (Roberto), Antonio Rodrigues dos Santos (Jose), Albino Freitas (il calzolaio), Manuel de Sa (il monco)
Due ragazzi di un villaggio si inoltrano in una palude, senza fucile, e si mischiano ai cacciatori. Uno dei due, il più mite, sprofonda nelle sabbie mobili. L'altro chiama aiuto e, dopo un po', accorre un gruppo di persone – cacciatori, pescatori, anziani – che fanno di tutto per tirar fuori il giovane dalle sabbie, anche se probabilmente è già morto. Tuttavia la catena di solidarietà si interrompe poiché i partecipanti cominciano a litigare tra loro. Intanto, l'anziano che ha afferrato la mano del ragazzo sprofonda anch'egli nelle sabbie mobili. Raro cortometraggio (dagli echi bunueliani) di de Oliveira.
KILL GIL – Vol. 1 prima visione TV
(Italia, Svizzera, 2005, colore,
di Gil Rossellini – con Gil Rossellini e Isabella Rossellini
Il regista e produttore Gil Rossellini, figlio di Roberto, ripercorre il calvario della malattia che lo ha colpito il 19 novembre 2004 e lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Reduce dal successo veneziano di 'La principessa del Monte Ledang', da lui coprodotto, Rossellini si reca al Festival di Stoccolma per promuovere il film quando, improvvisamente, ha un malore e sviene. Ricoverato d'urgenza allo Swedish Hospital Karolinska, i medici per salvarlo lo sottopongono ad una ventina di operazioni. Dopo tre settimane di coma, si risveglia, ma solo il 23 luglio 2005, dopo un soggiorno in una clinica di riabilitazione, può fare ritorno in Italia. Il regista in una sorta di video-diario, con l'aiuto di sua sorella Isabella, racconta la sua odissea, come ha ricominciato a vivere e ha conosciuto nuovamente il mondo e le persone che gli sono vicine.
ESTASI DI UN DELITTO
(Ensayo de un crimen, Messico 1955, b/n,
di Luis Bunuel – con Ernesto Alonso, Miroslava Stern, Ariadna Welter, Rita Macedo
Arcibaldo de
IL VENTAGLIO (episodio del film collettivo QUESTA E' LA VITA )
(Italia 1953, B/N,
di Mario Soldati – con Andreina Paul, Miriam Bru, Pina Piovani, Giorgio Costantini
In un giardino pubblico, una giovane madre, senza mezzi, senza lavoro, senza casa, chiede l'elemosina. Non si preoccupa della sua triste condizione, e appena riceve dei soldi da un passante, li impiega nell'acquisto di un ventaglio di carta. Ilare e amaro episodio diretto da Soldati del film collettivo QUESTA E'
PAROLE, PAROLE, PAROLE
(On connait la chanson, Francia/svizzera/GB/italia, 1997, colore,
di Alain Resnais
con Sabine Azema, Agnes Jaoui, Pierre Arditi, Lambert Wilson, Jean-Pierre Bacri
Intrecci amorosi, tra desideri sfiorati o mancati e equivoci di parole. Un 'musicherello' brechtiano, sghembo e trasversale, ironico e spietato, che svela il margine attorno a cui 'gira' Resnais, sospeso sulle apparenze leggiadre della canzone sentimentale attraverso cui passano i nodi del film, coi suoi personaggi che sembrano evaporare nel playback esibito della loro stessa vita.
Domenica 10 settembre dalle 0.25 alle 6.00 (5 ore e 35)
con i film
QUEI LORO INCONTRI primavisioneTV
(Italia, Francia, 2006, colore,
di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub – con Angela Nugara, Vittorio Vigneti, Grazia Orsi
Quasi in contemporanea con la presentazione in concorso al festival di Venezia Fuori Orario rende omaggio a due dei cineasti più amati e a uno dei loro capolavori più definitivi (non solo di 'un' percorso intrapreso dai due autori che negli ultimi anni hanno messo in cinema le parole di due grandissimi scrittori italiani, Elio Vittorini e Cesare Pavese, nelle campagne vicino a Buti in Toscana). Tratto dagli ultimi dialoghi di "Dialoghi con Leucò" di Pavese, è il raggelante, tenero, duro e lucido scambio impari e spietato tra 'gli uomini e gli dei'.
QUEI LORO INCONTRI (VERSIONE TEATRALE) primavisioneTV
(Italia, 2006, colore,
di Romano Guelfi – con Angela Nugara, Vittorio Vigneti, Grazia Orsi
Ripresa dello spettacolo teatrale di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub, realizzata da Romano Guelfi al teatro di Buti, dove la coppia di registi ha messo in scena il testo di Pavese da cui successivamente hanno tratto il film QUEI LORO INCONTRI.
J'ECOUTE! PrimavisioneTV
(Italia 2006, colore,
di Giulio Bursi
con Danièle Huillet e Jean-Marie Straub, Angela Nugara, Vittorio Vigneti, Grazia Orsi, Renato Berta
Immagini dal set di QUEI LORO INCONTRI di Huillet/Straub.
STRADE PERDUTE
(Lost Highway, USA/Francia, 1996, 128'39")
regia David Lynch
Con Bill Pullman, Patricia Arquette, Balthazar Getty, Robert Loggia, Marilyn Menson
Il sassofonista Fred Madison, perseguitato da un individuo misterioso, si ritrova accusato dell'omicidio della propria moglie, di cui e' gelosissimo.. Ma in carcere si trasforma in un'altra persona (o ne viene sostituito?), il giovane meccanico Pete Dayton: che, liberato, inizia una relazione a rischio con la donna del pericoloso Eddy.
Lunedì 11 settembre – dalle 0.55 alle 2.15
NERO SU NERO
11 SETTEMBRE, UN SERIAL 2001-2006
Un montaggio sull'anniversario dell'11 settembre