A Modern Cosmic Apocalyptic Sonic Discourse for The Book of Enoch: torna Angel Bat Dawid
L’artista pubblica il suo nuovo album, una traccia unica di 43 minuti che, ispirata dal libro di Enoch, riesce ad unire spiritualità ed impegno politico mescolando jazz, afrobeat e futuro

Angel Bat Dawid è una delle figure di punta dell’afrofuturismo di nuova generazione (ne abbiamo parlato con Shabaka Hutchings nel n.8 di SentieriSelvaggi21st). L’artista americana, cresciuta in Kenya, è clarinettista, cantante e compositrice. Innamorata della musica fin da bambina, rimane affascinata dalla complessità delle composizioni di Mozart, dopo aver visto Amadeus di Miloš Forman. Colpita dalla giovane età del compositore, decide di studiare il clarinetto, l’unico strumento disponibile nell’orchestra. Tuttavia, un grave problema di salute la costringe ad abbandonare la musica.
Nel 2019 incide il suo primo album, The Oracle, all’età di 40 anni, e da allora pubblica un disco all’anno: nel 2020 esce lo strepitoso LIVE con Tha Brothahood, registrato a Berlino durante il JazzFest Berlin, seguito da Hush Harbor Mixtape No. 1: Doxology nel 2021 e Requiem for Jazz nel 2023. A Modern Cosmic Apocalyptic Sonic Discourse for The Book of Enoch vede la collaborazione di Percy Metcalf alla voce, Vandy Harris (AACM) al sassofono e musicisti della scena avant-garde di Chicago.
Uscito a febbraio 2025, A Modern Cosmic Apocalyptic Sonic Discourse for The Book of Enoch presenta chiari riferimenti alla psichedelia, con strumenti a fiato, percussioni africane e influenze della musica yiddish. Il titolo stesso richiama il Libro di Enoch. Il singolo si configura come un’esperienza sonora immersiva, come sottolinea l’artista nelle note di accompagnamento, incorporando elementi spirituali e mistici.
Il Libro di Enoch tratta la figura dei Vigilanti, angeli della tradizione ebraica, ed è considerato un testo apocrifo: non fa parte del canone ebraico ufficiale, ma è altamente venerato dalla Chiesa ortodossa etiope e nella tradizione Beta israeliana. Angel Bat Dawid, in contrapposizione con razionalismo, ateismo e cultura occidentale, si riappropria di narrazioni antiche per esprimere l’esperienza umana nella sua complessità, intrecciando storie, musica e scrittura. L’artista ha dichiarato: “Nel comporre e orchestrare la musica ispirata ai temi del Libro di Enoch, mi sono confrontata con questa narrazione e ho voluto rivendicare il significato di queste storie, sottolineando la ricchezza e la profondità che possiedono.”
La compositrice attinge al passato e lo fonde con un ampio spettro di sonorità futuristiche, esplorando concetti come spiritualità, arte, esperienza umana e patrimonio culturale.
Per l’ascolto dell’opera, Angel Bat Dawid suggerisce alcune linee guida: leggere il Libro di Enoch ad alta voce, ascoltare il brano di 43 minuti per nove volte, così da coprire l’intero testo. Impegnarsi nella comprensione del legame tra musica e narrazione, prendere appunti, includendo riflessioni personali, interpretazioni e sentimenti ed analizzare il testo: prima da solo, poi nel suo contesto storico, e infine riflettere sulla sua attualità. Tutto questo, sottolinea l’artista, va affrontato con una mentalità aperta e fiducia nelle proprie interpretazioni.
Angel Bat Dawid ha sempre dichiarato apertamente la sua lotta contro il razzismo e le disuguaglianze che colpiscono le persone e gli artisti neri. Nella sua musica, unisce naturalismo africano, l’istintualità dell’improvvisazione, una ricerca che attraversa diversi riferimenti musicali e religiosi, e la scoperta della spiritualità ebraica. Racconta la sua storia, ma anche una storia più ampia di un popolo che si deve ritrovare. Angel Bat Dawid vuole guarirci dal male attraverso la sua arte, catartica.