Blog VISIONI – A momentary lapse of vision… Le fotografie di Elena Pez

Riprendere il filo di queste personali Visioni con un inatteso lasso del movimento nel fotografico…
Al di là del cinema che occupa meravigliosamente questa calda estate di caldo lavoro…

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A momentary lapse of vision…

 

Che ci sta pure, come gioco (di parole), poiché l’occasione viene dagli scatti fotografici della giovanissima Elena Pez: vent’anni o giù di lì e nel bagaglio già un credito nazionale tutto da spendere. La personale di Elena Pez inaugurata il 17 agosto a Gioia del Colle (Bari, nella Villa Colapinto, organizzata dalla Associazione Etranger Film Festival e curata da Lara Angelillo in collaborazione con Giuseppe Procino) si intitola infatti “Visioni differenti” e parla di uno sguardo che materializza l’attimo, dissolve la fluidità del movimento nella scansione di uno stupore destinato a scoprirsi certezza.
Gli scatti di Elena Pez sanno di lucidità scoperta nella confusione della creazione, come fossero still life ribelli che non sanno stare ferme. Il tempo dell’esposizione è il varco che si apre nella tenuta dell’immagine da cogliere: Elena Pez lo dice chiaramente, lo pratica seriamente…
Prendete L’instant c’est moi :

L'instant c'est moi
questa bimba è l’occasione offerta dalla realtà del movimento allo scatto dell’artista, intrusione infantile in un set che prevedeva altre pose, altri soggetti e che ha rubato la scena, ha occupato l’otturatore.
Oppure considerate la lacrima di pioggia che bagna l’obiettivo e liquefa il volto della donna in Atonement #1

Atonement #1lasciando presagire la differenza e la diffidenza tra il corpo e il tempo, il qui e l’ora.

Elena Pez lavora in digitale, ma la cosa che emerge dall’osservazione dei suoi scatti è la sostanza materica delle visioni, la percezione di un lavoro in cui la figura è cuneo che apre i margini del tempo. Senti la materia organica di una natura inumidita dalla penombra, il contrasto della luce con l’obiettivo che sagoma le figure e le traduce in ombre, la dissoluzione filiforme della posa.

Godi poi di suggestioni godardiane che si accendono qua e là (la serie Calm blue sea)

Calm blue sea #1

Calm blue sea #2

Calm blue sea #3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

… attendi magari una sua non improbabile evoluzione filmica (interrogata, la fotografa – che dipinge anche – rispose di sì…).

Percepisci l’inversione dei set en plain air in luoghi occlusi, sempre ruvidi di arbusti e tonalità autunnali (Her own gravity #2 Quiddity )

Her own gravity #2

Quiddity

E la performance delle pose in studio in fughe diagonali e verticali di agognate altezze e profondità… O ancora i melodrammatici interni che sfuggono alla distorsione erotica del gioco tra spazio e corpo…  (Walked into the room #2 e Walked into the room #3)…

Walked into the room #2

Walked into the room #3

Link: http://elenapezzetta.blogspot.it/

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