"A morte!" politici e baroni sotto torchio
Nel secondo film di Gianluca Sulis. TRAILER
Il nuovo lungometraggio di Gianluca Sulis, già regista di La fontana di Morù (presentato al festival di Roma nel 2008 nella sezione The Business Street e invitato al Festival di Lisbona nel 2009) sembra esprimere in chiave grottesca l'esasperazione di una generazione di giovani e colti italiani senza futuro. Sulis, nato in un piccolo paese sardo e professore di liceo, dirige A morte!, storia di Marco, giovane laureato a pieni voti, che tenta di prendere la seconda laurea, cercando di mantenersi prima con una fallimentare esperienza in un callcenter, poi lavorando come clown. La storia d'amore con Sara e l'amicizia con Occhialino, corteggiatore di papere al parco e cantore di improbabili rap per le strade di Cagliari, non bastano a smorzare la sua legittima rabbia e il ragazzo si trasforma in giustiziere: rapisce due professori universitari e un politico e li sottopone, all'esterno di una vecchia miniera abbandonata, a una serie di singolari interrogatori dal gusto surreale (a un certo punto nel trailer vediamo anche le inquietanti maschere del carnevale sardo, i mamutones) cercando di ottenere con la forza le risposte che tanti suoi coetanei aspettano da tempo, spaziando dai mali della scuola a quelli della politica, da Pericle a Tangentopoli. (m.p.)
A morte! di Gianluca Sulis, il trailer