A Roma la settima edizione dell’Euro Balkan Film Festival
Dal 6 al 12 novembre al Cinema Aquila, la Casa del Cinema e il MAXXI il festival presenterà una varietà di film e cortometraggi sulla narrazione storica dei Balcani e sul rapporto con l’Italia
Dal 6 al 12 novembre sarà ancora la cornice di Roma a ospitare la settima edizione dell’Euro Balkan Film Festival, che, oltre alle tradizionali sedi come il Cinema Aquila e la Casa del Cinema, conterà su una nuova location come il MAXXI.
Organizzato dall’associazione italo-balcanica Occhio Blu – Anna Cenerini Bova e diretto da Mario Bova, l’Euro Balkan Film Festival vuole promuovere le risorse di un dialogo culturale attraverso il cinema, nell’incontro tra giovani autori italiani e balcanici, e alla volta di una crescita artistica e una maggiore integrazione europea.
In atto c’è una legittimazione storico-culturale dei Balcani, regione che ha spesso sofferto di narrazioni mediali univoche, arenate ai conflitti degli anni Novanta e all’isolamento politico dell’ex Jugoslavia.
Allora ecco che il cinema è chiamato a riscrivere un immaginario. O almeno, è ciò che sembra voler proporre l’Euro Balkan Film Festival, con il suo concorso di dieci film tra le migliori produzioni balcaniche degli ultimi due anni.
Tra i lavori spicca senz’altro il “film stratificato e denso” di Radu Jude Do Not Expect Too Much From the End of the World, Blaga’s lessons di Stephan Komandarev, Gran Premio della Giuria al RoFF18, e La gita scolastica di Una Gunjak, menzione speciale Cineasti del presente a Locarno.
Una sezione ancillare sarà poi composta da sei film fuori concorso, con un focus sulla memoria, dove le storie di guerra, cinema e teatro scavano nei meandri del ricordo e dell’identità storica.
Sarà il MAXXI a ospitare questa rassegna con una varietà di lavori italo-balcanici: da Uomini contro di Francesco Rosi a Teatro di Guerra di Mario Martone, passando per Silence of reason, il documentario di Kumjana Novakova vincitore di Archivio Aperto 2024.
Tra gli eventi complementari il concorso, anche l’omaggio allo scrittore albanese Ismail Kadare, con la proiezione de Il generale dell’armata morta di Luciano Tovoli e il focus sulla Bosnia Erzegovina, con il decennale de I ponti di Sarajevo, film collettivo sul “ritorno tra i fantasmi della città culla di ogni guerra novecentesca”.
Verrà presentata anche una selezione di dieci cortometraggi diretti da autori balcanici emergenti e curata dal regista Ado Hasanović, oltre a un workshop dedicato alla cooperazione tra Italia e Balcani per sostenere il dialogo e la coproduzione cinematografiche tra le due culture.