Acqua alle corde, di Paolo Consorti

Un film capace di mostrare solo in parte tutto il suo potenziale. Una rocambolesca commedia sul mondo del teatro, contrassegnata da inequivocabili tinte surrealiste.

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Paolo Consorti, dopo Anime borboniche, torna dietro alla macchina da presa con una rocambolesca commedia sul mondo del teatro, contrassegnata da inequivocabili tinte surrealiste.

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Protagonista della vicenda è Angelo Santini, uno squattrinato autore locale di musical religiosi. In occasione dell’anniversario dei 500 anni dalla nascita di Paolo Sisto V, il sindaco di Montalto, paese natale di Angelo, lo ingaggia per dirigere uno spettacolo sullo storico Papa. La drammaturgia scritta da Angelo sotto l’asfissiante supervisione del parroco è destinata ad essere stravolta da una popolare quanto stravagante compagnia di musical, assoldata dal regista anche grazie alla loro fama. Allo spirito religioso di partenza dell’opera subentrerà un’atmosfera ridicola e demenziale che creerà, inevitabilmente, numerose tensioni.

Angelo è un uomo timido, prigioniero delle insicurezze sul proprio lavoro, sulle proprie idee e, per forza di cose, verrà sopraffatto dalla forte personalità dei mestieranti. Incapace di controllare la gestazione del suo spettacolo, il regista perderà il timone di comando, lasciato in balia dell’improvvisazione, tra insulti, scenate e tradimenti dietro le quinte.

Consorti racconta il dramma e al contempo la fortuna di fare arte, mettendo insieme un grosso (e spesso confuso) pastiche. Nel suo piccolo, il film viaggia spesso su velocità sostenute, eccedendo consapevolmente sul pedale del surrealismo. Il caos meta teatrale messo in scena è anche coadiuvato da adeguati interpreti, come Enzo Iachetti ed Elio, entrambi calati bene nella parte.

C’è da dire che il film di Consorti è capace di mostrare solo in parte tutto il suo potenziale. La destrutturazione dello spettacolo teatrale, la forte impronta ironica di autocritica e un interessante (a tratti) taglio surrealista, col passare dei minuti, comincia a sbiadire, dimostrando tutti i difetti di un montaggio che lascia a desiderare. Decisamente stucchevole, infine, l’approccio al tema “relazioni”, condito troppo in fretta e con un’eccessiva dose di retorica.

Regia: Paolo Consorti
Interpreti: Elio, Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta, Natasha Stefanenko, Cristiano Caldironi, Rebecca Liberati, Stefano Nosei, Guenda Gloria, Fabrizio Apolloni, Valeria Romanelli
Distribuzione: Kimerafilm e Opera Totale
Durata: 104’
Origine: Italia, 2022

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.3
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Il voto dei lettori
4.18 (33 voti)
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